Josie (Pat Shortt) lavora in una stazione di servizio, combatte quotidianamente con lo scherno di alcuni concittadini che scherzano sul suo disagio mentale impegnandosi con entusiasmo nel suo lavoro, lavoro al quale si aggrappa per costruirsi una quotidianità ed una routine che se per gli altri possono rappresentare solo noia e voglia di fuga, per lui sono l’unico modo per rimanere saldamente ancorato alla realtà che lo circonda.
Un bel giorno nella solitudine di Josie fa capolino un giovane e introverso adolescente che lo aiuterà con la pompa di benzina durante i lunghi week-end e l’orario extra, tra i due nascerà un’amicizia ed una complicità che aiuterà entrambi a combattere disagi diversi ma dalla comune radice.
Purtroppo Josie non possiede gli anticorpi necessari a combattere pregiudizio e maldicenza, pane quotidiano per molti dei suoi concittadini, e si ritrova esposto al male che pervade inesorabilmente l’essere umano, l’amicizia con il ragazzo non verrà ben vista dall’iperprotettiva madre di quest’ultimo che innescherà con una denuncia un malevolo meccanismo che sgretolerà il mondo ovattato e sicuro costruito con tanta fatica da Josie.