Aspettando Cannes, ecco la giuria del Festival

La crème della crème sullo schermo e dietro la cattedra. La croisette ospiterà il sedici maggio una giuria di lusso, chiamata a giudicare i film in concorso a Cannes. A cominciare da un Presidente che è entrato ormai da molti anni nella leggenda della settima arte. Guidati da Steven Spielberg i giurati saranno: Nicole Kidman, Lynne Ramsay, Vidya Balan, Naomi Kawakase, Christolph Waltz, Ang Lee e Christian Mungiu.

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Sarà dunque Steven Spielberg a presidere la giuria della sessantaseiesima edizione del Festival di Cannes. Accanto al regista e produttore americano, si accomoderanno quattro uomini e quattro donne, ognuno pluridecorato.
Partiamo da Nicole Kidman, che nel 2003 ha vinto un Oscar come migliore attrice grazie al film “The hours”. La Kidman si fece notare anche a Cannes due anni prima, presentando il famosissimo “Moulin Rouge” nel 2001.

Gradito il ritorno a Cannes della regista inglese Lynne Ramsay, nella croisette per la terza volta dopo aver presentato qui il suo primo cortometraggio Ratcatcher nel 1999, e successivamente “ E Ora Parliamo di Kevin” nel 2011.  Dall’industria cinematografica indiana di Bollywood troviamo invece l’attrice Vidya Balan, la cui presenza non è casuale bensì serve anche a giustificare la celebrazione del centesimo anniversario del cinema indiano.

Spostiamoci dall’altra parte del mondo. Arriva dal Giappone la regista Naomi Kawakase. Sono già molti i premi da lei vinti a Cannes. Tra questi figura il Premio Speciale della giuria conquistato nel 2007 con “Mogari No mori”.

Un altro gradito ritorno è quello del padrone di casa Daniel Auteuil, attore protagonista del film “L’Ottavo Giorno”, che gli valse il prestigioso ed omonimo premio a Cannes nel 1996. Quest’anno siede in giuria.

Dal set di “Django unchained” il sempre ottimo Christolph Waltz, fresco di Oscar come migliore attore non protagonista in “Bastardi senza Gloria” e nell’ultima fatica di Quentin Tarantino. Durante la notte magica del Dolby Theatre a Los Angels, quest’anno, la statuetta al miglior regista è stata appannaggio di Ang Lee con e per “Vita di Pi”. Troviamo il direttore d’orchestra della pellicola, in veste di giurato, anche a Cannes.

Dulcis in fundo, Christian Mungiu, regista rumeno che vinse nel 2007 la Palma d’Oro con “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni” e che lo scorso anno si aggiudicò in loco il premio per la miglior sceneggiatura con “Oltre le colline”.