Agente 007 Moonraker-Operazione spazio: recensione

moonraker_ver4Il miliardario Hugo Drax (Michael Lonsdale) ha costruito e donato al governo britannico l’avanzatissimo shuttle Moonraker per poi rubarlo a sua volta e lanciarlo in orbita insieme ad altri cinque shuttle con a bordo sei coppie, novelli Adamo ed Eva selezionati per dar vita nello spazio ad una nuova e perfetta razza umana.

L’idea del folle miliardario consiste nel salvaguardare le sei coppie dal suo piano di pulizia del pianeta con l’aiuto di una serie di potenti bombe al gas  nervino da sganciare sulla terra cercando di sfoltire il più possibile gli scomodi e imperfetti terrestri.

Le bombe sono piazzate ad arte su una stazione spaziale orbitante intorno alla terra, ben coperta da alcuni scudi anti-radar, toccherà a James Bond (Roger Moore), stavolta smesso lo smoking in favore di una più adatta tuta spaziale, evitare lo sterminio di massa programmato, sempre con la canonica bella alleata di turno, stavolta l’agente della CIA, dottoressa Holly Goodhead (Lois Chiles).

Budget stratosferico ed il maestro degli effetti speciali Derek Meddings (Superman, Batman) dietro Moonraker-Operazione spazio, sfarzoso quarto capitolo dello 007 di Roger Moore. Alti e bassi narrativi ed il villain più fuori di testa di sempre per il secondo maggior incasso della storica serie.

Decisamente spettacolare, divertente, in alcuni punti un pò sopra le righe, ma ciò fa indubbiamente parte del gioco quando si parla di 007, non apprezzabile invece  la seconda apparizione del cattivissimo Squalo (Richard Kiel) che perde zanne ed aggressività innamorandosi e finendo in un discutibile quadretto romance.

Il resto unziona e diverte, Moore è sempre più gigione, non mancano le bellezze e gli effetti speciali ci ricordano l’aprirsi di un periodo d’oro per il cinema di fantascienza, inaugurato due anni prima dal cult di George Lucas Star Wars. STELLARE.