Voglia di tenerezza, recensione

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Aurora (Shirley MacLane) ed Emma (Debra Winger), madre e figlia, iperprotettiva la prima, insicura e ribelle la seconda. Il carattere di Emma è figlio di un’infanzia vissuta all’ombra di una madre possessiva che scatenerà un conflitto tra le donne che le porterà ad un insanabile rottura.

Aurora non parteciperà neanche al matrimonio della figlia con Flap Horton (Jeff Daniels), un insegnante che la donna non ha mai accettato e che forse la figlia ha voluto sposare proprio per questo. Il lavoro di Flap porterà Emma, che nel frattempo ha avuto due figli, in giro per gli States da una città all’altra portando con sè un fardello di frustrazioni e rimpianti che sfoceranno in una relazione extraconiugale.

Mentre Aurora nonostante una folta schiera di spasimanti non ha mai pensato di risposarsi e si lascia corteggiare dal vicino Garreth Breedlove (Jack Nicholson), astronauta in pensione con una passione per donne e alcolici, Emma scopre che il marito ha un flirt con una sua alunna.

Dopo un fisiologico periodo di recriminazioni, accuse reciproche e sensi di colpa, Emma consapevole di aver sbagliato quanto il marito, tenta una riconciliazione lasciando il suo amante per scoprire che il marito in realtà la sta ancora ingannando.

Durante un normale controllo medico programmato da tempo Emma scoprirà di avere un cancro e tutta la sua vita cambierà di colpo. Con la consapevolezza di avere poco tempo da vivere, tutto assumerà una diversa prospettiva e i conflitti che prima riempivano la sua vita non sembreranno più così importanti, portando la donna a riavvicinarsi prima al marito, che ora convive con la sua amante e poi alla madre, che nel frattempo ha mollato Garreth rivelatosi un inguaribile cacciatore di sottane.

Solido melò familiare diretto con mano sìcura dal regista James L. Brooks, all’attivo il romance Qualcosa è cambiato con Jack Nicholson e la comedy Spanglish con Adam Sandler, che adatta un romanzo del Premio Pulitzer Larry McMurtry, co-autore tra l’altro della sceneggiatura de I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee.

Nel 1984 Voglia di tenerezza sbanca l’Academy e si accaparra cinque premi Oscar su undici nomination, miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior attrice portagonista (Shirley MacLaine).

Brooks allestisce un’efficace messinscena passando con sicurezza da registri comedy a drammatici fruendo di un cast di veterani a dir poco stellare, a supportare Shirley MacLane e Debra Winger, le due protagoniste femminili che si esibiscono in memorabili duetti, un cast maschile che oltre a Jack Nicholson e Jeff Daniels vede tra i protagonisti anche Danny DeVito e John Litgow.

Note di produzione: Il personaggio di Garreth interpretato da Nicholson non è presente nel romanzo originale di McMurtry ed era stato creato in origine pensando a Burt Reynolds.