Berlino 2011 film in concorso, nessun italiano in gara

Sembra che anche quest’anno l’edizione 2011 del Festival di Berlino che si svolgerà dal 10 al 20 febbraio non ospiterà nella sezione competitiva nessuna pellicola italiana,  salgono così a tre edizioni consecutive, l’ultima con un titolo italiano è stata quella del 2008 con il Caos Calmo di Antonello Grimaldi, in cui il cinema italiano non potrà concorrere al prestigioso Orso D’oro.

Saranno in tutto 19 i titoli in gara, mentre ad inaugurare la prestigiosa rassegna ci sarà il remake Il grinta dei fratelli Coen che parteciperà fuori concorso insieme al tributo in 3D di Wenders che omaggia la coreografa tedesca Pina Bausch.

Dopo il salto trovate tutta la Selezione ufficiale in lizza per l’Orso d’Oro, i film fuori concorso e gli eventi speciali. (fonte IGN news)

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Caos calmo, recensione

Pietro Paladini (Nanni Moretti) non riesce a superare un’empasse emotiva nata da un episodio che che lo ha visto salvare una vita mentre la sua compagna perdeva la sua, all’uomo rimane Claudia (Blu Yoshimi), una figlia di dieci anni su cui riversare il sostegno e la protezione che non è riuscito a dare alla moglie, una situazione che lentamente lo porta in una sorta di consapevole oblio in cui le idee non riescono ad avere un senso compiuto e in cui l’unico punto di riferimento e certezza diventa propria la piccola Claudia.

Pietro si ritrova così a promettere alla figlioletta di aspettarla tutti i giorni su una panchina di fronte alla scuola, tutto il tempo delle lezioni, così che alla sua uscita lei possa sempre trovarlo lì, così da diventare una costante per la piccola che non dovrà mai più aver paura che nel momento del bisogno lui non ci sia.

Così quella panchina e un piccolo bar in quello scampolo di verde diventeranno l’universo di Pietro in cui la sua mente vagherà senza meta tra un passante e l’altro, non tanto alla ricerca di risposte, quanto in attesa che la realtà torni ad essere quel minimamente tollerabile da poter essere vissuta.

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Kasia Smutniak: la bellezza del talento

Katarzyna anna Smutniak alias Kasia Smutniak nasce a Wojewoda (Polonia) il 13 Agosto 1979, figlia di un pilota dell’aviazione, Kasia ha come il padre la passione del volo ed un talento innato che a soli sedici anni le fa prendere un brevetto per aliante, ma la sua bellezza non passa inosservata e a 17 anni è già catapultata nel mondo della moda in quel di Milano rappresentata dalla nota agenzia Why not?

Dopo qualche spot pubblicitario, il cannonico calendario, servizi fotografici e qualche apparizione tv, nel 2000 il debutto cinematografico nell’ambizioso e sfortunato Al momento giusto al fianco di Giorgio Panariello, nonostante un cast notevole, tra gli altri Athina Cenci e Giovanni Cacioppo, il film è un flop ma Kasia comunque ha la visibilità necessaria per poter iniziare una carriera d’attrice.

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Isabella Ferrari: emozioni di donna

Un’attrice particolarmente intensa, diafana, dalla bellezza spigolosa e dagli intensi chiaroscuri interpretativi, più portata per il drammatico che per la comedy, una commistione di dolcezza e severità che le permette di sfaccettare ambiguamente le sue interpretazioni colorandole di un fascino particolarmente intrigante.

Isabella Fogliazza alias Isabella Ferrari nasce a Ponte dell’Olio il 31 Marzo 1964, a sedici anni isabella si fa subito notare per la bellezza, vincendo un concorso per Miss Teenager, attirando l’attenzione di Gianni Boncopagni, autore e regista televisivo che l’anno successivo la vuole nella sua trasmissione Sotto le stelle.

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Valeria Golino: un talento internazionale

Un’attrice intensa molto apprezzata oltreoceano, l’abbiamo vista lavorare molto negli States, in patria predilige il cinema d’autore e più ricercato, sicuramente una recitazione molto particolare che potrebbe essere paragonata a quella di Margherita Buy per un impronta espressiva molto rIconoscibile  e costruita su alcune peculiarità fisiche e caratteriali proprie.

Valeria Golino nasce a Napoli il 22 Ottobre del 1966, da padre italiano e madre greca, da piccola in seguito al divorzio dei genitori vivrà tra Napoli ed Atene. Il mondo dello spettacolo la vedrà modella sedicenne in grecia per poi trasferirisi a Roma dove incontrerà la regista Lina Wertmuller che colpita dalla ragazza la scritturerà per il film Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigrante di strada (1983). Certo un esordio folgorante per un’aspirante cardiologa che vede ormai ben definita la propria strada.

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Italians, colonna sonora

Dopo l’uscita e l’inevitabile successo della pellicola di Giovanni Veronesi Italians fa seguito la pubblicazione della colonna sonora del film contenente il successo dei Negramaro Meraviglioso, coinvolgente cover omaggio al grande Domenico Modugno, italiano DOC, il video dei Negramaro relativo al singolo è stato diretto dallo stesso Veronesi.

Le musiche del film sono curate dal maestro Paolo Buonvino, firma molto conosciuta tra i registi italiani che lo hanno scelto in svariate occasioni per musicare molte pellicole di successo come L’ultimo bacio, Manuale d’amore 2 e Caos calmo per quest’ultimo Buonvino si è aggiudicato un Nastro d’Argento per le musiche.

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Alessandro Gassman: storia di un figlio d’arte

Alessandro Gassman nasce a Roma il 24 Febbraio 1965, figlio del grande Vittorio Gassman, nonostante la pesante eredità paterna il giovane Alessandro si butta anima e corpo nella recitazione, studiando per due anni alla Bottega teatrale di firenze, fino al suo debutto sul grande schermo nel 1982 proprio accanto al padre, nella biopic sulla famiglia Gassman Di padre in figlio, seguito dal nostalgico sequel I soliti ignoti vent’anni dopo (1985).

Dopo il primo ruolo importante ne La monaca di monza-eccessi, misfatti e delitti (1987), una serie di commedie, Quando eravamo repressi (1992), Uomini senza donne (1996), e Facciamo fiesta (1997) in quest’ultima recita accanto al collega e amico Gianmarco Tognazzi.

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Cinema d’essai, nel 2008 aumentano gli incassi e invariate le presenze

E’ stato un buon anno il 2008 per il cinema d’essai, soprattutto se si tiene conto che l’intero mercato ha registrato un calo del 4% delle presenze. A rivelarlo è Cinetel, che ha elaborato i dati riguardanti l’esercizio d’essai.

Nel 2008, grazie a produzioni italiane come Gomorra, Il Divo, Caos Calmo, Bianco e Nero e Pranzo di Ferragosto, che occupano cinque delle dieci posizioni della graduatoria dei film più visti, le presenze sono rimaste pressoché invariate (+ 0,07%) rispetto al 2007, per un totale di 13,7 milioni di biglietti staccati e gli incassi sono aumentati del 1,04% arrivano a 76,7 milioni di euro.

Il commento del presidente della federazione dei cinema d’essai (società che raggruppa circa 800 sale in tutta Italia), Mario Lorini, di fronte a simili risultati è stato (fonte Giornale dello spettacolo):

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Cinema Italiano 2008: non solo Gomorra

Insomma insomma, che anno difficile questo 2008! E quanto cinema ci siamo visti, a volte nostro malgrado, devo dire; mi è accaduto spesso, infatti, il venerdi sera, di andare al cinema ed essere imbarazzato nel constatare che niente suscita realmente quella spinta motivazionale alimentata sicuramente da una rosa sempre variopinta di scelte possibili!

Col cinema italiano, poi, si deve andare particolarmente cauti; non che abbia alcunchè in meno rispetto al cinema d’oltralpe, semplicemente si tratta secondo me di un genere a sè, per lo meno è come lo vivo io, anche se una simile affermazione banalizza il mio pensiero.

Ad ogni modo, iniziamo ricordando Amore Bugie e Calcetto di Luca Lucini, e Caos Calmo, di Antonello Grimaldi, con Nanni Moretti; entrambi hanno fatto parlare di sè per motivi assolutamente diversi.

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Gomorra e Caos Calmo, continua il loro successo all’estero

Continua l’ottimo momento del cinema italiano all’estero, a livello di pubblico e di critica. Le notizie di oggi arrivano da Londra e da Chicago.

A Londra l’importantissima rivista Time Out posiziona in testa alla classifica da andare a vedere al cinema Caos Calmo e Gomorra. Il film di Matteo Garrone, tra l’altro, al box office londinese è terzo dietro a produzioni del calibro di Burn After Reading e Eagle Eye.

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Villerupt – Festival du film Italien

Il cinema italiano è protagonista nel mondo, o almeno in Europa: non siamo infatto solo noi, in casa, a celebrarlo: ci pensano anche a Villerupt, dove è stato organizzato un’interessante rassegna sul cinema italiano, il Festival du film Italien.

La manifestazione è di consolidata tradizione, dato che è giunta alla sua 31 edizione. Lo scopo è quello di render eomaggio ai grandi maestri del cinema italiano, con particolare enfasi posta anche sui compositori che hanno accompagnato il cinema non solo come semplice sostegno sonoro, ma che ne hano creato una parte consistente e fondante.

Le sezioni in cui è diviso il festival sono abbastanza prevedibili: avremo due sezioni, una competitiva, l’altra non competitiva, detta Panorama. Non mancheranno retrospettive, monografie, workshop e conferenze.

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CineMadeInLazio

Vi invito oggi a tornare ad essere, per un momento, molto italiani, e a recarvi di corsa alla terza edizione di Cinemamadeinlazio. Si tratta di una gustosa rassegna, peraltro giovanissima, che avrà luogo dal 19 al 27 Settembre, in cui avremo occasione di vederne delle belle.

Il festival è dedicato a un grande territorio di cinema, il Lazio, i cui paesaggi, raccontati dalla settima arte, hanno nutrito la nostra visione del mondo, la nostra storia e la cultura di milioni di spettatori.

Il festival è organizzato dall’Associazione Culturale La Fornace, e in questa terza edizione si snodano due differenti competizioni di film, i cui vincitori saranno decretati da una giuria popolare: LungoLazio, dedicato ai lungometraggi, e Doc&CortoLazio, dedicato invece ai cortomeraggi ed ai documentari; semplice e schietto.

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Silvio Orlando: la storia del trionfatore dell’ultimo Festival di Venezia

Un nome, una garanzia per il cinema italiano, attore sobrio e misurato, Silvio Orlando si presenta come uno degli attori più verstaili del cinema del nostro paese, forte di una recitazione sobria e misurata, graditissima al grande pubblico.

Gli esordi per Silvio Orlando sono teatrali e televisivi poi, ma grazie a Gabriele Salvatores avviene il passaggio al grande schermo, anche se in punta di piedi: gli offre infatti un piccolo ruolo in Kamikazen – Ultima notte a Milano, dell’ormai lontano 1987.

Nel 1991 recita in Il portaborse, per la regia di Daniele Luchetti, e nel 1993 viene diretto per la seconda volta da Gabriele Salvatores , stavolta da protagonista, insieme ad Antonio Catania, in Sud.

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