Qualche Nuvola, recensione in anteprima

Opera prima di Saverio di Biagio, Qualche Nuvola racchiude la storia di due giovani, Diego e Cinzia, prossimi alle nozze: i ragazzi si conoscono da sempre, vivendo nello stesso quartiere, nello stesso palazzo, sullo stesso pianerottolo; se da una parte ci sono i sogni e le speranze di una vita da favola per Cinzia, Diego lascia che la fidanzata sia felice, ma infondo nemmeno lui sa se la scelta di sposarsi sia quella giusta, che renderà tutti felici e contenti.

La pellicola è ambientata in una delle difficili periferie di Roma, al Quadraro, dove Diego ha scelto il lavoro di muratore piuttosto che la piccola criminalità tipica della zona, lavorando sodo in cantiere e cercando di mediare tra Umberto, il suo futuro suocero, e Sandro, collega e amico di Umberto, con l’ingegnere.

Diego dimostra di essere brillante e appassionato al mestiere, guadagnandosi la fiducia e la simpatia dell’ingegnere, suo capo, che gli propone un lavoro extra per ristrutturare la casa della nipote Viola, che appartiene a un altro mondo: vive in centro e la sua vita sembra lontana dalla borgata e dal cantiere, dove tutto è più difficile e condividere i fatti della vita è una consolazione di alto valore umano – ma sempre una consolazione.

Diego si infatua della ragazza, che lo corteggia tra sguardi ammiccanti e sorrisi genuini, ma sulla testa del ragazzo incombe il matrimonio.

C’è qualche nuvola in cielo: nuvole di dilemmi, di scelte non ponderate o prese da qualcun altro; a volte, invece di portare pioggia, le nuvole servono a interrompere la routine del cielo sereno, del sole che riscalda e sempre più spesso scotta, così come l’arrivo di Viola nella vita di Diego potrebbe essere una parentesi per chiarire una volta per tutte che la sua scelta è Cinzia, quella giusta per lui.

Anche quando la ragazza si trova di fronte a una scelta, anche lei cerca qualche nuvola, ma per lei c’è un vero amico pronto a porgerle una spalla su cui piangere, su cui versare lacrime come gocce di pioggia che scacciano via il temporale; e, alla fine, sotto un cielo velato di stelle, ogni cosa si ricompone, va a posto.

Qualche Nuvola è certamente un film delizioso e molto carino, giovanile, dove il tipico inciucio di quartiere e il chiacchiericcio di borgata è tenue e non aggressivo, non eccede dal punto di vista cinematografico; in questo modo, la delicatezza delle immagini e della sceneggiatura può concedere un utilizzo del dialetto romano, che diventa confidenziale e godibile per ogni tipo di spettatore.

Da segnalare il personaggio di Don Franco, interpretato dal quasi irriconoscibile Michele Riondino (Il Giovane Montalbano, Rai 1), fastidioso e divertente al punto giusto, come il venditore incarnato dal grande Elio Germano, che danno un tocco di cinismo e sarcasmo alla pellicola.

Note di Produzione: Qualche Nuvola è stato presentato nel 2011 alla 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Controcampo Italiano, ma il riconoscimento più importante si deve al Premio Solinas che nel 2004 lo inserì nella rosa dei finalisti della sezione Leo Benvenuti.