Fire with Fire, recensione in anteprima

Jeremy Coleman (Josh Duhamel) è un vero eroe americano che dopo la morte dei suoi genitori in un incendio ha deciso di salvare più vite possibili diventando un vigile del fuoco, un lavoro che fa maledettamente bene e che gli riempie la vita. Purtroppo il destino ha piani diversi per Jeremy quando gli fa incrociare la strada del boss criminale Hagan (Vincent D’Onofrio), spietato leader della gang nota come Potere bianco. Jeremy vedrà l’uomo compiere due omicidi a sangue freddo sparando ad un ragazzo e a suo padre proprietario di un negozio di alimentari.

Jeremy scampato miracolosamente agli uomini di Hagan deciderà di testimoniare contro il boss, pur essendo stato minacciato e anche dopo che il detective Mike Cella (Bruce Willis) lo avverte sulle implicazioni della sua scelta e sulla spietatezza di Hagan, responsabile di aver brutalmente e impunemente ucciso il suo partner.

Jeremy entra così nel programma protezione testimoni dell’FBI che per un po’ sembra riuscire a proteggerlo, ma a pochi giorni dal processo Hagan riuscirà a scovarlo e invierà un killer ad eliminarlo. Scampato ancora una volta alla morte e consapevole che Hagan non si fermerà, Jeremy prende una decisione drastica sfuggendo alla custodia dei federali e divenuto un fantasma senza identità deciderà di eliminare personalmente Hagan, costi quel che costi.

Fire with Fire nasce come un action-thriller concepito per il mercato home-video, che in realtà vista la qualità della confezione, il cast di alto profilo e una buona dose di violenza non avrebbe sfigurato affatto se fosse transitato nei cinema statunitensi.

Il regista e produttore televisivo David Barrett debutta con un lungometraggio di notevole impatto cinematografico che pesca a piene mani dal filone dei revenge-movies, tra i crediti di Barrett ci sono numerose regie di seconde unità tra cui quelle dei thriller Final Destination 2 e Orphan nonchè del remake-horror The Fog.

Barrett può contare su un protagonista, l’imponente Josh Duhamel del franchise Trasformers, che caratterizza un personaggio eroico, ma nel senso più normale del termine, un uomo come tanti trasformato dalle circostanze straordinarie in cui si viene a trovare e che usa la violenza contro il suo stesso volere.

Se il protagonista funziona anche lo stellare cast di supporto non è da meno, con un Bruce Willis in un ruolo decisamente corposo (dimenticate quindi sfuggevoli cameo come quello in La fredda luce del giorno), un cattivissimo Vincent Vaughn che dopo la recente e notevole performance del serial killer Bob in Chained sembra aver trovato nuova linfa e la bellissima e talentuosa Rosario Dawson nei panni di un agente dell’FBI.

In un affollato mercato come quello dell’home-video americano spesso costellato di pellicole di buon livello vedi il recente The Samaritan, questo Fire with Fire si pone una spanna sopra a molte pellicole similari e potrebbe competere benissimo con molti film decisamente mediocri approdati nelle nostre sale.

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Note di produzione: nel cast figurano l’attore inglese Vinnie Jones, apparso in The Snatch – Lo straccio e nel remake Mean Machine e in un cameo l’attore e rapper 50 Cent che è anche co-produttore della pellicola.