Arriva il reboot di Scarface di Luca Guadagnino

Aveva già fatto parlare di sé con Suspiria e di nuovo il regista italiano scommette su se stesso: arriva il reboot di Scarface di Luca Guadagnino, già autore del capolavoro Chiamami col tuo nome.

Nessuno dimentica la versione storica di Brian de Palma del 1983 con Al Pacino nel ruolo di Tony Montana che a sua volta riprendeva la prima versione del 1932 di Howard Hawks che ben si prestava agli anni del proibizionismo.

Per il reboot di Scarface Luca Guadagnino lavorerà su una sceneggiatura scritta da Joel ed Ethan Coen con la produzione di Dylan Clark. Le riprese avranno luogo a Los Angeles e anche a questo giro Luca Guadagnino si pone faccia a faccia con un film che ha fatto la storia del cinema. Si era assunto il rischio con il reboot di Suspiria di Dario Argento e aveva diviso il pubblico tra puristi e avanguardisti: a coloro che gridavano allo scandalo cinematografico su un film ritenuto intoccabile si affiancavano coloro che invece avevano apprezzato il tentativo.

L’idea, infatti, non era quella di un vero e proprio remake ma di un film ispirato al capolavoro del maestro Argento. Il progetto potrebbe essere simile a Suspiria, un’opera di devozione al grande cinema che ripropone una pellicola ai canoni contemporanei, restituendo al pubblico un personaggio così leggendario da rendere difficile una rivisitazione.

In Suspiria, per esempio, Luca Guadagnino aveva fatto partecipare anche quella Jessica Harper che nell’opera di Dario Argento aveva interpretato Susy Benner, come prova dell’omaggio che il regista voleva fare al maestro di Profondo Rosso.

Probabilmente nel reboot di Scarface di Luca Guadagnino vedremo un Al Pacino in qualche cameo, o una Michelle Pfeiffer per pochi minuti. Nel frattempo, però, Guadagnino è al lavoro sulla serie TV We Are Who We Are per l’HBO in cui racconta la storia di due quattordicenni in una base militare americana in Italia.

Sul reboot di Scarface di Luca Guadagnino non si hanno ancora notizie in termini di cast e uscita nelle sale, ma c’è già tanto hype e tanta curiosità, oltre a qualche prematuro naso storto: il regista non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito.

15 remake di film che hanno segnato il cinema

R10Ci sono film che hanno fatto epoca al momento della loro uscita. Diventati instant-cult, hanno sbancato al botteghino e/o conquistato la critica. Negli anni il loro mito è rifiorito. Il cinema, questo è ormai lampante, è quella macchina capace di farli ripartire. Cosa? I miti, per l’appunto. Vengono tenuti in disparte per un pò di anni e poi vengono presentati come nuovi o ‘usati’ di lusso per essere riproposti a una nuova generazione oppure accontentare i nostalgici.

Brian De Palma e Al Pacino di nuovo insieme per il Biopic su Joe Paterno

Dicono che la numerologia abbia un peso specifico anche nel mondo dell’immateriale che diventa immagine o musica, l’arte. Dicono che i numeri, in altri termini, vuoi per la cabala o per darsi un’ordine preciso, siano importantissimi. Non parliamo di incassi, parliamo di date. Parliamo di Brian De Palma e Al Pacino, due che si sono fusi due volte per fare la storia.

La leggenda inizia con “Scarface”, nel 1983. Il primo era alla regia, il secondo davanti alla macchina la presa, riuscendo nell’intento di entrare nell’Olimpo degli attori più bravi di sempre.

La leggenda tornò a far parlare di sé dieci anni dopo, nel 1993, con “Carlito’s Way”. La via di Carlito è stata percorsa da De Palma e Al Pacino in lungo in largo e in tutto il mondo.

1983, 1993. E nel 2003? Qualcuno un po’ se lo aspettava un terzo film a distanza di 10 anni dal secondo. Non andò così, a dimostrazione che i numeri hanno, si, un peso specifico, ma non sono tutto quello che ‘conta’ nel mondo dell’immateriale che diventa immagine o musica. L’arte.

Così, alla voce ‘filmografia’, Brian De Palma non sbarrò nessuna casella dieci anni fa. Il suo film più vicino al 2003 arrivò un anno prima (“Femme fatale”). Al Pacino, per compensare l’assenza dalle sale dell’amico lontano fece invece due film, seppur ‘minori’ nella sua copiosa produttività cinematografica:

La regola del sospetto“, per la regia di Roger Donaldson, e “Amore estremo – Tough Love“, per la regia di Martin Brest. A dirla tutta fece anche una mini-serie tv, ma restiamo sul grande schermo.

2013, il Biopic su Joe Paterno

Questa volta, insomma, ci hanno fatto aspettare 20 anni per tornare insieme. Brian De Palma e Al Pacino tornano insieme per un nuovo progetto cinematografico. Si tratta del biopic su Joe Paterno. Chi era? Forse non tutti lo sanno, ma Joe Paterno era un autentico mito. Molto più che un allenatore. Il suo nome è scritto a caratteri cubitali nella storia del football NCCA, in virtù di una carriera sfavillante. Pensare che dal 1966 al 2011 allenò la squadra del Penn State Nittany Lions dell’Università della Pennsylvania.

Poi fu il baratro.

Nel novembre del 2011, Joe Paterno venne licenziato in quanto coinvolto nello scandalo del suo ex assistente Jerry Sandusky, reo di aver abusato sui minori tra il 1994 e il 2009. Perché JoePa venne ritenuto colpevole? Perché non parlò. Omessa denuncia, si direbbe oggi nel mondo del calcio. Voleva evitare lo scandalo, e difendere implicitamente la carriera del suo fido assistente.

Così, Paterno passò dalle luci della ribalta di una lunga e vincente carriera, al buio. Il buio che si vede quando apri gli occhi al mattino e sai do dover andare in un tribunale per difenderti. O ancora il buio finale. L’ultimo. Già, perché Joepa non superò questo trauma. Morì il 22 gennaio 2012, portato via da un male incurabile.

Happy Valley

Chi meglio di loro può parlarne? Siamo sinceri. Nessuno. Brian De Palma e Al Pacino sono i migliori narratori delle storie compromesse in partenza o sul finale. Il secondo, peraltro, di allenatori e di carisma se ne intende, “Ogni maledetta domenica”, docet.

Il film ha un titolo provvisorio, “Happy Valley”. I diritti della trasposizione cinematografica di JoePa sono stati già opzionati da Edward R. Pressman, produttore di New York.

Curiosa la vita. Il sodalizio ritorna in auge per parlare di un uomo che si è buttato per terra da solo. Ma questa vuole essere solo una riflessione (amara) ‘a latere’.

Scarface, l’action figure di Al Pacino

Oggi per lo spazio gadget cinematografici ripeschiamo il cult Scarface, proponendovi una impressionante action-doll di Tony Montana alias Al Pacino in una bellicosa edizione War con abiti in tessuto e superaccessoriata. Il truce protagonista del memorabile crime di Brian De Palma è divenuto ad oggi una vera e propria icona del rampantismo criminale collegato al narcotraffico ed in particolare ai fiumi di cocaina che negli anni ’80 invasero gli Stati Uniti. Dopo il salto trovate immagini e ulteriori dettagli sulla figure.

Scarface, David Ayer scriverà il remake

Sembra che il progetto della Universal di un remake per il cult Scarface stia procedendo spedito, ricordiamo che lo studio ha voluto specificare che non si tratterà di un vero e proprio remake del film di De Palma, bensì di un mix di elementi presenti sia nel classico del 1932 del regista Howard Hawks, che nel suo moderno rifacimento datato 1983 interpretato da Al Pacino.

La Universal prepara un nuovo Scarface

Deadline ci informa che una terza versione di Scarface è in cantiere, la Universal sta attualmente sviluppando una nuova versione di uno dei classici di sempre del gangster-movie. La prima versione è stata quella di Howard Hughes datata 1932 che si basava sulla vita di Al Capone, Brian De Palma nel 1983 ne fece una strepitosa rivisitazione con Al Pacino nei panni di un ambizioso immigrato cubano che conquista il mercato della cocaina nella Miami degli anni ’80 ed ora la Universal sta preparando un terzo film.

The devil’s double, prime immagini del nuovo film di Lee Tamahori

Oggi vi proponiamo le prime immagini ufficiali della biopic firmata dal neozelandese Lee Tamahori The devil’s double, pellicola che parteciperà fuori concorso al Sundance Film Festival 2011 che si terrà negli States in Gennaio.

Tamahori dopo il fantascientifico Next tratto da Philip K. Dick si ispira alle vicissitudini dell’iracheno Latif Yahia, guardia del corpo e sosia del figlio di Saddam Hussein, costretto a sostituire il figlio del dittatore iracheno nelle occasioni pubbliche ad alto rischio.

Nelle immagini che trovate dopo il salto e che ci riportano alla mente alcune suggestioni del cult Scarface con Al Pacino, troviamo il protagonista Dominic Cooper che nel film interpreterà sia Yahia che Uday Hussein e che ritroveremo anche nell’atteso cinecomic Capitan America: The First Avenger. (foto Collider)

10 automobili da cinema

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Altro giro altra classifica, stavolta ne stiliamo una con le automobili più famose del grande schermo, chiaramente abbiamo evitato di citare film come Fast & Furious ed affini visto che in queste pellicole i modelli sono molteplici e poco caratterizzanti.

Dopo il salto la top ten in cui non mancano grandi classici come la Ecto-1 di Ghostbusters piuttosto che la Delorean di Ritorno al futuro, senza tralasciare la mitica, superaccessoriata e inossidabile Aston Martin bondiana, e qualche curioso outsider come la memorabile Bianchina del ragionier Ugo Fantozzi.

I 10 migliori film di Al Pacino

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Settant’anni or sono nel quartiere East Harlem di Manhattan nasceva l’attore Alfredo James Pacino, che ad oggi, insieme ai colleghi Robert De Niro e Jack Nicholson, rappresenta il top della Hollywood Factory. In occasione del suo compleanno Il Cinemaniaco dedica all’attore italoamericano una classifica da hoc.

Omaggiamo Pacino con una top ten delle sue migliori interpretazioni scegliendo tra le pellicole più conosciute e amate, quelle che hanno contribuito ad alimentare successo e gloria per questo monumentale performer da grande schermo.

Dopo il salto potrete tovare la nostra personale top ten e due video. Buon proseguimento.

I 10 film più violenti della storia del cinema

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Classifica intrigante quella che vi proponiamo oggi, la violenza nel cinema, un argomento controverso di cui ci siamo già occupati qualche post fa stilando una lista di film che contenevano la violenza espressa in diversi contesti e modalità puntando alla provocazione estrema e allo spettatore più sensibile.Nella classifica di oggi abbiamo inserito quelli che secondo noi rappresentano il top della violenza esposta su schermo, violenza sulle donne, violenza verbale, persino violenza sugli animali o a sfondo religioso, insomma c’è n’è davvero per  tutti i gusti.

Naturalmente prima di lasciarvi alla classifica vi segnaliamo le nostre menzioni d’onore per quei film che sono rimasti fuori dalla classifica per vari motivi, tra questi Arancia meccanica di Kubrick che ad oggi ha perso molta della sua carica violenta restando comunque un capolavoro assoluto, il war-movie di Brian De Palma Vittime di guerra, Il giorno degli zombi di Romero, il pasto finale t0cca punte di truculenza e violenza di raro spessore

Concludiamo con due outsider, Pasto umano di Ryan Nicholson, pessimo horror con una serie allucinante di efferatezze totalmente gratuite, sciorinate su schermo con una nochalance un pò inquietante e Il Branco di Marco Risi, un cast spinto all’estremo per una violenza  all’insegna del bestiale.

Scarface, recensione

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Anni’ 80 a Cuba alcuni detenuti vengono scarcerati e spediti, con la scusa di riabbracciare i loro cari, in quel di Miami. Assiepati in centri di accoglienza dall’immigrazione molti di loro riusciranno ad uscirne con un visto, e se alcuni cercheranno di perseguire il sogno americano onestamente, altri come Tony Montana (Al Pacino), sceglieranno il crimine come scorciatoia per soldi e successo.

Montana sa esattamente quello che non vuole, non finirà a fare lo sguattero per qualche dollaro l’ora o il tirapiedi di qualche boss, così una volta inseritosi nell’organizzazione di Frank Lopez (Robert Loggia) boss dedito al traffico di cocaina, inizierà la sua personale scalata al potere.

L’irruenza e la franchezza dell’uomo prima conquisteranno Lopez che lo sceglierà per affiancare il suo braccio destro Omar Suarez (F. Murray Abraham), poi capita sino in fondo l’ambizione sfrenata del suo nuovo pupillo Lopez tenterà di eliminarlo e non riuscendovi decreterà la sua condanna a morte.

Frasi da cinema: Scarface

Tony Montana (Al Pacino) ormai è in vetta, coca e  paranoia sono parte integrante del suo quotidiano, Elvira (Michelle Pfeiffer) schiava della droga è ormai l’ombra di se stessa, in preda alla depressione e sull’orlo dell’anoressia, la coppia è a pranzo in un lussuoso ristorante, i due battibeccano, lei accusa lui di essere diventato peggio del suo ex, lui cerca di farla mangiare, lei rifiuta.

Lui ormai ubriaco e barcollante biascica qualche insulto, lei fa per alzarsi, lui la ferma afferrandola, lei reagisce stizzita. Nel ristorante la clientela guarda e mormora frasi di disapprovazione all’indirizzo del tavolo di Montana e signora. I due gorilla nei pressi del tavolo fanno per intervenire, Tony e in piedi la sedia su cui era seduto è a terra. gli sguardi della gente si fanno sempre più insistenti il mormorio nella sala aumenta.

I film più volgari della storia del cinema

Per quanto riguarda la volgarità nei film bisogna prima decidere se quest’ultima è accettabile nel contesto e nelle situazioni in cui è inserita o se è meramente un basso e furbo escamotage per strappare qulche risata facile. Nel primo caso possiamo parlare di volgarità alla fine ben contestualizzata e necessaria, come quella dei gangster-movie di Scorsese, uno su tutti Quei bravi ragazzi , dove il turpiloquio in gergo irtaloamericano si è guadagnato all’epoca dell’uscita il titolo di film con più parolacce della storia del cinema, battendo un cult come Scarface con un conteggio finale di 246 tra insulti, imprecazioni e minacce varie.

Tra gli italiani in testa alla classifica si piazzano alcune performance viste nei vari cinepanettoni, dai doppi sensi a sfondo sessual-pecoreccio della coppia Boldi/De Sica, al re della parolaccia, il comico Enzo Salvi alias er cipolla, che riesce a competere con il repertorio di un altro campione della categoria, l’attore Tomas Milian, da guinness la sua performance da sboccato rapper in Natale in India.

Recensione: Il Padrino

Anni ’40, Don Vito Corleone (Marlon Brando) boss della mafia italo-americana, muore, anche il suo naturale successore, il figlio  Sonny (James Caan) muore in un’imboscata ordita ai suoi danni da un clan rivale, così toccherà a Michael (Al Pacino), figlio arruolatosi nell’esercito e per nulla intenzionato a seguire le orme del padre, prendere le redini della Famiglia.

E’ il 1972, Mario Puzo e il regista Francis Ford Coppola realizzano Il Padrino, che sarà, dopo il classico Nemico pubblico (1931) con James Cagney , il capostipite del gangster-movie, che figlierà sequel, e altri classici come Quei bravi ragazzi di  Martin Scorsese e Scarface di Brian De palma.