Educazione siberiana, John Malkovich nel nuovo film di Salvatores

Il sito Collider riporta una casting-news via Variety a conferma che l’attore John Malkovich è ufficialmente nel cast di Educazione siberiana di Gabriele Salvatores, adattamento dell’omonima autobiografia di Nicolai Lilin cresciuto in Transnitria, una comunità senza legge tra la Moldavia e l’Ucraina che ancora mantiene un rigido codice morale.

Secondo Variety, Malkovich interpreteràNonno Kuzja, che insegna al nipote Kolyma (interpretato dall’attore lituano Arnas Fedaravicius) la morale dei ‘criminali onesti’.

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Non dire gatto, cortometraggio di Giorgio Tirabassi

Oggi per lo spazio cortometraggi ripeschiamo Non dire gatto, divertente corto scritto e diretto dall’attore romano Giorgio Tirabassi, protagonista delle fortunate fiction Distretto di polizia e Paolo Borsellino, mentre di recente l’abbiamo visto su grande schermo ne La pecora nera e nel corale Figli delle stelle.

Tirabassi ripesca una famosa e famigerata leggenda metropolitana di recente rivisitata anche da Salvatores nel suo Happy Family scegliendo come protagonisti Natale Tulli, già visto ne Il branco di Marco Risi e Roberto Nobile, altro volto noto della serie Distretto di polizia dove interpreta il poliziotto Antonio Parmesan.

Dopo il salto trovate il corto diviso in due parti che ricordiamo ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui un David di Donatello come miglior cortometraggio del 2001.

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Tre uomini e una gamba, recensione

Aldo, Giovanni e Giacomo sono i dipendenti del negozio di ferramenta Il paradiso della brugola, Giacomo in particolare sta per impalmare la terzogenita del suo capo, il trucidissimo cavalier Eros Cecconi (Carlo Croccolo) che ha già sistemato le altre due con Aldo e Giovanni.

La cerimonia di nozze si svolgerà in una località del sud, quindi il terzetto chiuso il negozio dovrà attraversare l’Italia in automobile per raggiungere la residenza estiva del Cavaliere, ma non prima di aver ritirato La gamba, pregiatissimo pezzo di arte contemporanea che il suocero ha acquistato e che i tre hanno il compito di consegnargli insieme all’amatissimo Ringhio, il Bulldog di casa Cecconi.

Naturalmente il viaggio subirà più di qualche ralllentamento tra un tamponamento con colpo di fulmine del futuro sposo Giacomo che si innamorerà della bella Chiara (Marina Massironi) e la brutta fine di ringhio, ma alla fine i tre capiranno che le angherie del dispotico suocero devono finire e aiuteranno Giacomo ad evitare un matrimonio infelice.

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Festival di Roma 2 novembre: oggi Julianne Moore, Salvatores e l’omaggio a Suso Cecchi d’Amico

Sesta giornata per il Festival Internazionale del Film di Roma, ieri eventi di punta le proiezioni di Rabbit Hole e The Social Network che hanno visto sfilare rispettivamente sul red carpet Aaron Eckhart per la prima  produzione targata Nicole Kidman e Jesse Eisenberg per l’atteso film su Facebook firmato da David Fincher.

Eisenberg durante la conferenza stampa ha sfoggiato una certa sicurezza tenendo testa alle domande dei giornalisti:

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Venezia 2010 lunedì 6: ieri entusiasmo per 1960 di Salvatores, oggi fuori concorso il Vallanzasca di Placido

Ultima settimana per la Mostra del Cinema di Venezia, ieri  il documentario fuori concorso 1960 di Gabriele Salvatores, il boom economico italiano vissuto attraverso i ricordi di due fratelli, ha conquistato una gremitissima platea che ha accompagnato i titoli di coda con dieci minuti di applausi.

Il regista a Venezia anche in veste di giurato ha confermato la messa in onda del suo documentario il 16 ottobre su Rai Tre e parlato di consumismo e politica:

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Venezia 2010 domenica 5: ieri applausi per Mazzacurati, oggi fuori concorso Salvatores e Ligabue

Si chiude il primo week-end della Mostra del Cinema di Venezia, ieri protagonista Catherine Deneuve che in Potiche del francese Francois Ozon veste i panni di una moglie-trofeo che si trova a dover sostituire il marito sequestrato da alcuni scioperanti alla guida di una fabbrica di ombrelli:

Spero davvero che questo film possa aiutare le donne ad acquisire maggiori diritti e spazio nel mondo, perchè seppur un miglioramento c’è stato col passare degli anni, ancora non c’è lo stesso riconoscimento nella società.

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Io non ho paura, recensione

Il piccolo Michele (Giuseppe Cristiano) è un ragazzino di dieci anni che vive un’infanzia condivisa con molti altri suoi coetanei che abitano piccoli paesini del sud italia con giochi all’aria perta, biricchinate condivise con la sorellina e un padre spesso assente a causa di un lavoro da camionista che lo porta spesso lontano da casa.

La vita di Michele sarà sconvolta da una terribile scoperta fatta per puro caso mentre insieme alla sorella ed alcuni amici gioca nei pressi di una casa diroccata, all’interno di un buco Michele scorge un ragazzino che vive segregato divenuto quasi cieco a causa dell’oscurità perenne che lo avvolge, dopo un primo e comprensibile spavento Michele tornerà dal ragazzino e instaurerà un legame con il piccolo prigioniero, portandogli acqua e cibo e tenendogli compagnia.

La verità ben presto però verrà a galla con tutto il suo carico di orrore, il ragazzino è Filippo Carducci vittima di un sequestro avvenuto nel nord italia di cui il padre di Michele è complice, l’arrivo in paese della banda di sequestratori intenzionati ad eliminare l’ormai scomodo ostaggio scatenerà la reazione di Michele e sarà l’anticamera di una tragedia annunciata.

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Venezia 2010: in giuria anche Salvatores e Guadagnino

Dopo aver annunciato i film d’apertura e di chiusura del Festival di Venezia 2010, la direzione ha reso noto i nomi che comporranno la giuria internazionale della manifestazione e che l’11 settembre, dopo aver visto tutti i film in concorso, assegneranno i premi ufficiali.

Ad affiancare il presidente di giuria Quentin Tarantino ci saranno anche due italiani: il regista premio Oscar Gabriele Salvatores e il regista e sceneggiatore Luca Guadagnino, già presente al Lido lo scorso anno nella sezione Orizzonti con Io sono l’amore.

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Happy Family, recensione

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Lo scrittore, anzi autore, Ezio (Fabio De Luigi) si barcamena tra un’ispirazione altalenante, una relazione appena terminata e una realtà che spesso si confonde con la fantasia partorendo vividi ricordi mai vissuti, ma solo immaginati. Nasce così un nuovo racconto che lo vede ritrovarsi voce narrante e ospite nel bel mezzo di una cena tra due famiglie i cui rispettivi figli, appena sedicenni, hanno deciso di sposarsi.

Per Ezio il suo parto di fantasia subirà numerosi stop creativi, ma di certo troverà l’amore in una bella e complessata pianista di musica classica, assisterà al lento, ma inesorabile disfacimento fisico di una madre ottantenne e di suo figlio, lei affetta da Alzhaimer, lui da un cancro, a cui si aggiungono un paio di mogli insoddisfatte, un marito che non vuole crescere, e tanta voglia di raccontare e raccontarsi.

Durante i voli pindarici di Ezio i suoi personaggi si riveleranno invadenti, insoddisfatti, logorroici, faranno richieste e si ribelleranno ad alcune scelte creative, come un finale troppo frettoloso, ma alla fine tutti saranno accontentati almeno in parte, i loro personaggi troveranno un epilogo, se non definitivo almeno in evoluzione, ed Ezio finalmente esausto proverà a tornare alla realtà in cerca di un contatto umano e reale, di cui ora, dopo tanta rumorosa solitudine, sente davvero il bisogno.

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Happy Family, galleria fotografica

HappyFamily

Mancano ancora 22 giorni all’esordio cinematografico di Happy Family, la nuova commedia di Gabriele Salvatores, scritta da Alessandro Genovesi, con Diego Abatantuono, Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio, Fabio De Luigi, Carla Signoris, Valeria Bilello, Gianmaria Biancuzzi ed Alice Croci.

Del film, presentato al Los Angeles Italia Film, di cui una settimana fa vi avevamo mostrato il trailer, oggi vogliamo proporvi una ricca galleria di immagini e la locandina. Prima vi ricordo di cosa parla attraverso le parole del suo regista:

Happy Family è una commedia che racconta la vita come se fosse un film. Oppure è un film che racconta la vita come se fosse una commedia … Happy Family è una famiglia non normale, la famiglia infatti siamo noi che stiamo attraversando la vita in questo mondo, in questo Paese. Abbiamo il diritto di essere felici e se riusciamo a guardarci da più vicino probabilmente avremo la chance di esserlo. Non dobbiamo avere paura.

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