Elio Germano, un italiano a Cannes

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Il palcoscenico internazionale del Festival di Cannes quest’anno ha consacrato come miglior attore in La nostra vita di Daniele Lucchetti il nostro Elio Germano, che non solo viene accostato al veterano Javier Bardem con cui condivide ex-aequo la miglior interpretazione maschile, ma rompe il lungo digiuno che durava dal lontano 1987, anno in cui il grande Marcello Mastroianni conquistò la giuria della kermesse francese con il ruolo di Romano nella pellicola russa Oci ciornie di Nikita Mikhalkov.

Che Germano fosse destnato a diventare uno dei talenti di punta del cinema italiano era ormai solo una questione di tempo, ben pochi sono gli attori che si possono confrontare con il talento genuino dell’attore romano, tra questi Stefano Accorsi e Riccardo Scamarcio, dal collega li separano in entrambi i casi dieci anni e la diversa provenienza geografica, mentre se cerchiamo tra i talenti provenienti dalla Capitale vengono alla mente subito Valerio Mastandrea e Kim Rossi Stuart entrambi più grandi di Germano di qualche anno e con molti punti in comune a livello di recitazione con il collega, vedi una certa spontaneità nel porsi di fronte alla macchina da presa, naturalmente talento ancora in via di definizione e alla ricerca di una propria identità, tra i coetanei citiamo anche  Nicolas Vaporidis.

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La nostra vita, recensione

Claudio ( Elio Germano) è un operaio trentenne che lavora nell’edilizia e vive alla periferia di Roma, in lui è ben radicato il senso della famiglia ed è per questo che con la bella moglie Elena (Isabella Ragonese) ne ha costruita una fatta di piccole soddisfazioni quotidiane e gesti di un amore genuino con cui crescere due figli e sperare in un futuro per il terzo in arrivo.

La vita di Claudio ed Elena scorre sui binari di una quotidianità in cui si confondono piccole perle di tranquillità goduta, con i pensieri e il bisogno impellente di arrivare a fine mese, centellinando le poche risorse affinchè, a piccole dosi,ci si possa togliere qualche sfizio, magari un mobile per il salotto, la tv nuova o una vacanza sognata da anni, per una rigenerante fuga da Last minute.

Come spesso accade la vita però ha ben altri piani e così Elena muore per delle complicazioni post-parto e Claudio perde il suo punto di riferimento, ritrovandosi perduto e incapace di riempire una voragine di dolore troppo grande e troppo profonda, così i suoi figli riceveranno un surplus di amore e attenzioni che porteranno Claudio verso una sorta di patologico tentativo di compensazione materiale, sia della figura materna che della moglie perduta.

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Cannes 2010 domenica 23, aspettando la premiazione

Giornata conclusiva del Festival di Cannes, anche quest’anno i film hanno di certo accontentato un pò tutti, dal cinefilo al semplice appassionato e quello che ha colpito di più oltre alla massiccia presenza di pellicole orientali, un trend che segue le ultime edizioni di molti altri prestigiosi festival, è la mancanza in concorso del cinema americano, limitata quest’anno al solo Doug Liman con il suo thriller-politico Fair Game, anche se Hollywood porta due anteprime fuori concorso di alto profilo come il Robin Hood di Ridley Scott e il sequel Wall Street 2-Il denaro non dorme mai di Oliver Stone.

Anche l’Italia si presenta sulla croisette con una sola pellicola in concorso, La nostra vita di Daniele Lucchetti, apprezzato alle proiezioni, ma considerato dalla stampa internazionale inferiore al più solido Mio fratello è figlio unico, anche se il protagonista Elio Germano entusiasma e si candida come miglior attore, poi ci pensa Sabina Guzzanti e il suo Draquila-L’italia che trema ad accentrare l’attenzione convincendo la critica ed entusiasmando la prestigiosa rivista americana Variety:

Anche per gli italiani abituati agli scandali del loro paese Draquila è un pugno nello stomaco…

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Cannes 2010, La nostra vita in concorso per l’Italia

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Sarà La nostra vita di Daniele Lucchetti il film italiano che concorrerà alla Palma d’Oro al prossimo Festival di Cannes  2010 (12-23 maggio). Il film drammatico, con Raoul Bova, Elio Germano, Isabella Regonese e Luca Argentero, racconta la storia di un operaio romano che, dopo un lutto, cerca di rimuovere il dolore con i soldi.

Fuori concorso, invece, sarà presentato Draquila – l’Italia che trema, il documentario su L’Aquila dopo il terremoto di Sabina Guzzanti.

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Sognando il cinema, cortometraggio

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Cosa volevano fare da grande tutti quelli chi oggi lavorano nel mondo del cinema italiano? La domanda è abbastanza esplicita, insomma quanti di noi oggi fanno un lavoro diverso da quello sognato in gioventù, e che magari hanno intrapreso attraverso un percorso di vita tutt’altro che lineare e intenzionale.

I filmaker Antonella Cecora e Simone Damiani hanno pensato bene di raccogliere tutti questi sogni, desideri e progetti in una divertente e intrignate serie di video interviste a personaggi noti e meno noti, che oggi lavorano nel mondo del cinema e della fiction, aggiungendovi anche le dichiarazioni di quelli che professionalmente orbitano in questo mondo e ne sono parte vitale, come operatori di ripresa, elettricisti, autisti e via discorrendo.

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Giffoni Experience 2009: tredicesima giornata

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Ieri è toccato all’attore Elio Germano raccontarsi a fan e giornalisti, mattatore assoluto del red carpet, ha mostrato senza remore non poche perplessità sul sistema produttivo del cinema italiano, puntando il dito sulla mancanza di coraggio nel voler rischiare su storie e giovani autori alternativi, ma anche sul pubblico che si lascia troppo guidare verso scelte commerciali rassicuranti.

l’attore reduce dal set dell’ultimo film di Daniele Lucchetti, sarà presto sugli schermi con il musical Nine del regista Rob Marshall. Ieri anche la proiezione e premiazione del commovente Il film dei sogni, toccante documentario realizzato con i piccoli degenti dell’ospedale S. Gerardo di Monza, oltre ad una meritata e commossa standing ovation, il mediometraggio si è guadagnato  il premio Gifffoni Experience 2009 per il sociale.

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Cristiana Capotondi: nata libera

Cristiana Capotondi nasce a Roma il 13 Settembre 1980, una ragazza decisa, volitiva e dotata di un certo talento naturale che ne fa attrice spontanea che naturalmente la televisione non si lascia sfuggire e la fiction opedaliera Amico mio è il set del suo debutto, è il 1993.

Un esordio con i fiocchi per la giovane che si rtitrova al fianco di un cast di grandi attori e caratteristi, tra gli altri Massimo Dapporto, Nino Castelnuovo, Pierfrancesco Favino, Ugo Pagliai e molti altri, cui farà seguito la miniserie tv Italian restaurant (1994) accanto a Gigi Proietti, ma il suo viso sbarazzino si era fatto già notare in uno spot per una nota marca di gelati, diretto da Daniele Lucchetti.

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