Paradise Lost, Comic-Con 2011: tre concept art

Dal panel della Legendary Pictures al Comic-Con 2011 arrivano tre concept art di Paradise Lost, ambizioso adattamento del Paradiso perduto di John Milton messo in cantiere dal regista Alex Proyas che ricordiamo ha anche diretto il piccolo gioiello fantascientifico Dark City. Di recente Proyas ha comunicato che nella realizzazione del suo film utilizzerà la motion capture, tecnica molto amata dal registra Robert Zemeckis.

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Paradiso perduto, Alex Proyas gira in motion capture

Collider riporta nuovi dettagli riguardo il regista Alex Proyas (Knowing) e l’adattamento del poema epico del 17° secolo di John Milton Paradiso perduto. Confermata lo scorso maggio la presenza di Bradley Cooper come protagonista e che il film dovrebbe includere scontri aerei. Ulteriori news ci aggiornano sulla produzione che avrà luogo a Sydney con 20 settimane di pre-produzione, 8 settimane di riprese e 72 settimane di post-produzione, con Proyas che utilizzerà il motion capture per realizzare il film.

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Catherine Hardwicke per The Maze Runner, Alex Proyas per AMP, Ruben Fleischer dirigerà Gangster Squad

Catherine Hardwicke dovrebbe dirigere l’adattamento del romanzo The Maze Runner, il primo libro della trilogia firmata da James Dashner, che racconta la storia di Thomas, un uomo che si risveglia in ascensore senza memoria, che viene accolto in uno spazio chiuso, centro di un labirinto, da un gruppo di persone, i Gladers, che come lui non hanno idea di come siano finiti in una simile situazione.

Alex Proyas adatterà per il grande schermo AMP, il romanzo fantascientifico di Daniel H. Wilson, che racconta una storia thriller che riflette sul significato di essere umani.

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10 film rompicapo

Ieri è uscito nelle sale italiane l’atteso film-evento Inception, il regista Chris Nolan presenta un’ambiziosa incursione nel mondo dei sogni, interi mondi partoriti dal subconscio che diventano materia malleabile da menti allenate e anche se il film vista la complessità delle  tematiche trattate e dalla profondità dei concetti messi in campo non è immune da difetti e mancati intenti, possiede indubbiamente tutto il fascino dell’opera visionaria di un’arte, quella cinematografica capace di materializzare stupefacenti e sempre più immersivi universi paralleli a misura di spettatore.

Così visto il complesso rompicapo di immagini, visioni e suggestioni subliminali che hanno dato corpo e anima al blockbuster di Nolan, abbiamo pensato di dedicare una classifica ad hoc che raccolga dieci pellicole che utilizzino nel loro percorso narrativo un immaginifico e labirintico percorso in cui lo spettatore si possa piacevolmente perdere, con l’assoluta certezza di guadagnare col sopraggiungere dei titoli di coda una comoda via di fuga che lo riporti alla realtà con qualche frammento di emozione in più da poter condividere e su cui riflettere.

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Inception, recensione

Dom Cobb (Leonardo DiCaprio) è un abile estrattore di sogni, la sua abilità è creare architetture oniriche nelle quali inscenare dei veri e propri furti all’insaputa del sognatore di turno, rubare idee e segreti direttamente dal subconscio nel momento in cui il soggetto scelto abbassa le proprie difese.

Stavolta Cobb non dovrà affrontare il solito furto su commissione da spionaggio industriale, un magnate giapponese gli chiederà di instillare un’idea nel subconscio di un giovane che sta per diventare unico erede di una potente multinazionale, le cui azioni una volta acquisiti i diritti ereditari dal padre morente potrebbero cambiare le sorti dell’economia globale.

Cobb accetterà il lavoro in cambio della possibilità di tornare in patria dove ha lasciato i suoi figli dopo una fuga e l’esilio, conseguenza dell’accusa di aver ucciso la moglie. Ad aiutare Cobb in questa operazione ad alto rischio un team di specialisti, ognuno con specifiche capacità indispensabili per penetrare nel subconscio prescelto ed allestire una messinscena credibile.

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La Warner pensa a Pinocchio, Takashi Miike a Harakiri, Alex Proyas a Paradise Lost

La Warner Bros. ha deciso di riportare al cinema la favola di Pinocchio: il produttore Dan Jinks sta sviluppando la nuova versione in live-action scritta da Bryan Fuller e ha intenzione di renderla più divertente, un po’ come Alice nel Paese delle meraviglie di Tim Burton.

Alex Proyas dirigerà Paradise Lost il film adattamento del poema epico di John Milton del 1667 che racconta lo scontro nell’aldilà tra gli arcangeli Michele e Lucifero. Il film dovrebbe essere girato in 3D.

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V per Vendetta, recensione

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Inghilterra 2019, la popolazione è oppressa da un regime che oltre ad una efficiente e spietata polizia segreta, ha il totale controllo sui mass-media, La dittatura non solo mediatica, e la violazione dei più basilari diritti civili, è figlia  dalla necessità di uscire da un periodo buio in cui lo scontro politico ha causato la morte di molti cittadini britannici, coinvolti in manifestazioni di protesta, sfociate in una violenta guerriglia urbana.

Dalle macerie di questi scontri e di una nazione in balia di caos, violenza e terrore sorgerà, alimentando ad arte la paura, un partito neoconservatore appoggiato dal popolo e capeggiato dall’Alto Cancelliere Adam Sutler (John Hurt), che porterà si la pace, ma anche la fine di ogni libertà.

Il regime però finirà per figliare contrapposti estremismi, e cosi Londra diventerà il palcoscenico di una nuova figura mascherata conosciuta come V (Hugo Weaving), che ispirandosi  alle gesta del famigerato Guy Fawkes, cospiratore britannico che tentò nel 1605 di far saltare il Parlamento inglese, seminerà il panico nelle istituzioni, con incursioni mediatiche e attentati dinamitardi.

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Segnali dal futuro, recensione

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Dopo un prologo ambientato alla fine degli anni ’50 in cui in una scuola elementare si seppelisce una capsula temporale con alcuni disegni fatti dagli alunni e un foglio fitto di numeri disegnati da una taciturna e inquetante bambina di nome Lucinda, si torna al presente, sono trascorsi circa cinquant’anni, al disseppellimento della capsula assistono John e Caleb Koestler, John (Nicolas Cage) è un astrofisico che insegna all’MIT e che ha perso di recente la moglie, Caleb è suo figlio, è a lui che viene consegnato il misterioso foglio.

John in una notte agitata in cui in preda alla depressione beve un pò troppo, scopre casualmente che i numeri che sembrano scritti a caso sul foglio hanno in realtà un senso, poi grazie ad internet i numeri diventano date di catastrofi e numeri di decessi, infine un evento devastante mette John davanti ad una terrificante verità, le ultime tre cifre riportate sul foglio sono di disastri non ancora avvenuti.

Cosi Kostler comincia a cercare indizi, provando a rintracciare Lucinda la bambina che aveva scritto cinquant’anni prima le profezie numeriche, nel frattempo strane presenze cominciano a visitare la sua casa, mentre il piccolo Caleb è terrorizzato da strane voci e apocalittiche visioni.

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David S. Goyer: un fumettaro ad Hollywood

David Samuel Goyer nasce il 22 Dicembre 1965 a Ann arbor (Michigan-USA), dopo il normale iter scolastico si iscrive alla School of Cinema and Television dove nel 1988 si diploma.

Gli esordi sono come sceneggiatore, si specializza in action e scrive gli script di Kickboxer 2 e del carcerario Colpi proibiti, primi successi del roccioso Jean-Claude Van Damme.

L’esordio come autore nel genere fantastico è con il poco memorabile Giocattoli infernali, seguito dal virtual-horror Impatto virtuale e dal sequel Giocattoli assassini.

Il fantastico sembra calzare a pennello alla scrittura di Goyer, che comincia a sfornare dei buoni lavori, come il sottovalutato Il corvo 2, l’ottimo Terrore dalla sesta luna, omaggio agli ultracorpi di Siegel, ed il poco conosciuto e stupefacente Dark city di Alex Proyas, regista de Il corvo.

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Patrick Tatopoulos: un artista del fantastico

Patrick tatopoulos è uno scenografo ed un esperto make-up artist, un artista che ha sempre collaborato a creare il giusto look ad una lunga serie di film fantastici ed horror e  contribuendo a popolarli di strane ed inquietanti creature partorite dalla sua immensa creatività, il suo lavoro è visibile in almeno l’ottanta per cento dei grandi blockbuster fantastici degli ultimi quindici anni.

My life:

Patrick Tatopoulos ha vissuto e studiato a parigi fino all’età di 17 anni, frequentando prestigiose scuole e forgiando il suo stile attraverso lo studio di pittura, scultura e design. Appena maggiorenne si traferisce a Roma dove rimarrà per tre anni lavorando come illustratore freelance, per poi spostarsi in Grecia ed infine negli Stati Uniti dove dal 1989 comincia a collaborare nel settore cinematografico. Dal 2001 è stata istituita a suo nome, per meriti nel campo cinematografico una borsa di studio che lo stesso regista offre a studenti particolarmente creativi e brillanti che sappiano mettersi in luce.

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Knowing, Grace, Land of the lost, The international, Tokio, Frozen River, video

Torniamo ad occuparci dei video dei film che vedremo prossimamente al cinema, dando uno sguardo ai trailer di Tokio!, Grace, Lando f the lost, Frozen River, della clip di oltre quattro minuti di The International e dei due spot tv di Knowing.

Cominciamo dal trailer di Tokyo! Il film presentato al Festival di Cannes, che raccontata la città giapponese attraverso tre storie e tre punti di vista differenti, quelli dei registi Bong Joon-ho, Leos Carax e Michel Gondry.

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