
In Where You’re Strange vengono scrupolosamente narrati esordi, ascesa, affermazione e quasi inevitabile caduta della band californiana dei Doors e del loro frontman, il cantante e poeta Jim Morrison che tra droghe, alcol e un’aria da angelo caduto si trasformò in un’icona della contestazione giovanile. portando una ventata di anarcoide estro creativo nel panorama della musica rock, che tra gli anni ’60 e ’70 visse il suo periodo di maggior fragore.
Il regista indipendente Tom DiCillo, lo stesso che regalò nel ’91 il primo ruolo da protagonista a Brad Pitt con il suo film d’esordio Johnny Suede che narrava di un’aspirante cantante Rockabilly, stavolta si cimenta con un gruppo leggendario che ha segnato un’epoca e lo fa con estrema cura per la verità senza voli pindarici all’insegna dell’iconografico, non per niente il tastierista del gruppo, Ray Manzareck ha definito il documentario di DiCillo come l’anti-Stone e la vera storia dei Doors, riferendosi naturalmente al film The Doors che il regista di Platoon diresse nel ’91 e in cui nessuno della band si riconobbe.
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