Il protagonista della nostra storia è un grigio e anonimo impiegato come tanti, vessato dal proprio lavoro, vittima dello stress e drogato di percentuali e marketing. Il lavoro diventa con il tempo un male cronico, incurabile, con tanto di sintomatologia annessa, insonnia, stati d’ansia e depressione, unico sollievo frequentare alcuni gruppi di ascolto per persone affette da malattie terminali, una forma voyeuristica di catarsi che in parte raggiunge il suo scopo.
A parte queste brevissime pause dallo stress regalate dalle riunioni, riunioni in cui incontra la stramba Maria cha il suo stesso hobby, la frustrazione aumenta in maniera esponenziale, finchè un bel giorno ecco spuntare l’eccentrico e fuori di testa Tayler Darden, rappresentante di saponette e indomabile anarchico.
I nostri due amici diventeranno inseparabili, cominceranno col mollare il lavoro, vivere insieme e organizzare incontri clandestini di combattimento a mani nude, il Fight Club, un arena segreta dove tutti sono ammessi, unica regola inviolabile mantenere il segreto. Il club diventerà un modo per ristabilire un contatto con il proprio istinto animale, lontano dalle convenzioni, solo sangue, sudore e muscoli doloranti.
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