Marco Camapanella (Sergio Castellitto) è un ex-impiegato delle poste ormai cinquantenne con famiglia e una devastante dipendenza dal gioco d’azzardo, dipendenza che ne mina credibilità e volontà, e che lo rende una mina vagante pronta a distruggere in qualsiasi momento la sua sempre più precaria stabilità familiare.
Come tutti i giocatori incalliti anche Campanella è un irriducibile bugiardo che crede nel colpo di fortuna che cambia la vita, pensa che ne basterebbe solo uno, e intanto i debiti aumentano e il gioco diventa una sorta di maniacale bisogno di rischio, e il nostro italiano medio si lancia in spericolate e ripetute scommnesse, sfidando la fortuna e continuando a perdere non solo denaro, ma anche la dignità di fronte ad una moglie incapace di porre rimedio alla deriva presa dal marito.
Il matrimonio della figlia sarà per lui motivo di riscatto, l’uomo si offrirà di provvedere alle spese del matrimonio, e per la moglie motivo di orgoglio e anche di rivalsa su un quotidiano ormai invivibile, minato dalle figuracce e dai debiti che il marito colleziona ormai da anni.