Il senso di Smilla per la neve, recensione

Smilla Jasperson (Julia Ormond) nata in Groenlandia dove ha perso la madre oggi è una donna indipendente che vive e lavora a Copenaghen, ma non ha dimenticato le sue origini e il legame con i ghiacci della sua terra natia che ancora oggi restano vivide reminiscenze nel suo istinto.

La morte di un Isaiah, un ragazzino di sei anni che Smilla conosceva bene, non la convince, il suo corpo trovato senza vita sul tetto di un palazzo dove Isaiah viveva con la madre vedova e alcoolizzata che condivide con Smilla le origini eschimesi fa pensare ad una tragica fatalità, ma saranno proprio le tracce lasciate sulla neve dalla piccola vittima a far propendere Smilla per l’omicidio.

Smilla deciderà di seguire la pista dell’omicidio da prima ostacolata nelle sue indagini e poi aiutata dal padre medico e supportata anche da un vicino di casa, un ragazzo con cui Smilla avrà una relazione. Le indagini la riporteranno tra i ghiacci sulle tracce di un complotto tra burocrazia, ricerca scientifica ed interessi economici, una miscela letale che potrebbe costarle la vita.

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La sposa cadavere, recensione

Victor è in procinto di convolare a nozze con la sua fidanzata ufficiale, il fatto di andare incontro ad un matrimonio combinato rende il futuro sposo alquanto agitato, tanto da creare scompiglio in casa e non riuscire ad impare al meglio il suo giuramento nuziale.

Rifugiatosi nottetempo nella foresta in cerca di un pò di tranquillità e inscenando la sua promessa con tanto di anello infilato in una radice che spunta dal terreno, Victor inconsapevolmente giurerà eterno amore alla sposa cadavere che giaceva defunta sotto ai suoi piedi.

Victor catapultato nel mondo dei morti scoprirà che Emily, la sua nuova sposa è un’anima in pena sedotta a suo tempo da un truffatore che dopo averla circuita la uccide derubandola, ma Victor non ha intenzione di accettare un matrimonio riparatore con una sposa defunta e ingannando Emily la convince ad accompagnarlo fuori dal regno dei morti…

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Venezia 2010 venerdì 3 settembre: ieri applausi per La pecora nera, oggi Leone d’oro a John Woo

Terza giornata alla sessantasettesima Mostra del Cinema di Venezia, ieri secondo appuntamento, dopo la versione restaurata di Profumo di donna, con l’omaggio a Vittorio Gassman con la prima mondiale del documentario Vittorio racconta Gassman-Una vita da mattatore realizzato da Giancarlo Scarchilli e Alessandro Gassman.

Ieri anche un incontro tra Lino Banfi, Barbara Bouchet e il regista Quentin Tarantino, i tre hanno parlato di ipotetiche collaborazioni e scherzato su un ruolo pulp per nonno Libero, mentre sette minuti di applausi hanno seguito la proiezione de La pecora nera, opera prima dell’attore Ascanio Celestini che ha raccontato la vita dentro le mura di un manicomio.

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The American, recensione in anteprima

Jack (George Clooney) è un killer americano che a causa del suo lavoro si trova in perenne movimento e non può avere ne radici, ne rapporti duraturi che ne possano mettere a rischio la copertura, la solitudine e il tempo che a volte sembra non passare mai vengono mitigati da gesti e abitudini che scandiscono il quotidiano.

Come spesso capita il rapporto continuo con la morte, il fardello di una coscienza che prima o poi presenta il conto e la solitudine, portano Jack a voler uscire dal giro, a spingerlo verso questa decisione anche un recente lavoro che non è andato come previsto, così comunicato al suo contatto la decisione di lasciare. jack accetta un ultima commissione in cui dovrà mettere a frutto la sua grande manualità assemblando un arma di precisione per una misteriosa cliente.

Jack per portare a termine l’incarico sceglie come location l’Italia e un paesino abruzzese in cui oltre ad incontrare la bella Clara (Violante Placido), con la quale inizierà una focosa relazione e a instaurare un rapporto d’amicizia con il parroco locale (Paolo Bonacelli), sembrerà trovare almeno per un pò la quiete tanto agognata.

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Miral, trailer italiano

Domani uscirà nelle nostre sale Miral, il film diretto da Julian Schnabel, con Freida Pinto, Willem Dafoe, Vanessa Redgrave, Alexander Siddig, Hiam Abbass, Omar Metwally …

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Monica Bellucci in Manuale D’Amore 3, Paula Patton in Mission Impossible 4, primi nomi per Nemesis

Sarà Monica Bellucci ad interpretare la donna che farà perdere la testa a Robert De Niro, professore americano divorziato in pensione, in Manuale d’amore 3, la commedia di Giovanni Veronesi che dovrebbe uscire a San Valentino del 2011.

Tony Scott punta ad avere uno tra Brad Pitt e Johnny Depp per Nemesis, l’adattamento del nuovo fumetto di Mark Millar, che racconta di un genio miliardario di nome Matt Anderson deciso a perseguitare le forze dell’ordine per vendicarsi dei poliziotti che arrestarono i suoi genitori, veri criminali.

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Venezia 2010, il photocall di Machete

Alla Mostra del Cinema di Venezia ieri a mezzanotte c’è stata tra le proiezioni inaugurali anche la prima mondiale dell’action-thriller di Robert Rodriguez Machete, con protagonista Danny Trejo, l’attore feticcio del regista di origini messicane e la splendida Jessica Alba.

Se il film ha inevitabilmente diviso la critica sembra che l’ultimo lavoro dell’istrionico regista del progetto Grindhouse condiviso con il collega ed amico Quentin Tarantino abbia entusiasmato e soprattutto divertito la platea veneziana.

Sono stati proprio Rodriguez, Trejo e Jessica Alba i protagonisti di un divertente e divertito photocall che li ha visti posare per l’esercito di fotografi giunti sul Lido a caccia di star. Dopo il salto troverete una galleria fotografica con tutte le immagini. (foto: Il Gazzettino/Zimbo/Infonotizie)

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Venezia 2010, Il regista Antonio Capuano polemizza sulle selezioni

Dalla Mostra del cinema di Venezia dopo il caso Avati ecco un altro regista che polemizza sui tanto discussi metodi di selezione per i film in concorso al Lido, a lamentarsi è Luigi Capuano che afferma di avere un conto aperto con la Mostra dai tempi del suo film La guerra di Mario, allora secondo il regista snobbato dalla selezione ufficiale come accaduto anche stavolta per il suo ultimo film L’amore buio.

Il regista napoletano si è dovuto accontentare per la sua pellicola di una sezione collaterale, l’autonoma Giornate degli autori, da dove Capuano palesemente indispettito dall’ennesima esclusione non usa certo mezzi termini per descrivere il suo pensiero sull’organizzazione della prestigiosa rassegna:

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