Cyrus, recensione in anteprima

John (John C. Reilly) è un quarantacinquenne divorziato ormai da sette anni, che ancora non è riuscito a rcostruirsi una vita a causa di una palese difficoltà a reinserirsi in un contesto emotivo che gli permetta di superare la separazione dalla moglie.

L’occasione giungerà piuttosto inaspettata durante una festa in cui John, da poco appreso che l’ex-moglie sta per risposarsi, trova l’input giusto per conoscere Molly (Marisa Tomei), che oltre a trovare un inaspettato feeling con l’uomo, rivelerà un figlio ormai adulto a cui è molto legata, l’infantile Cyrus (Jonah Hill) che dal canto suo non ha alcuna intenzione di abbandonare il nido.

John dovrà riuscire ad inserirsi in un equilibrato e sin troppo solido contesto costruito a mo’ di microcosmo edipico, in cui la sua presenza verrà vissuta inevitabilmente come disturbante corpo estraneo, ma l’uomo non vuole che la storia con Molly naufraghi e si confronterà con Cyrus intenzionato a far sì che la sua inattesa storia d’amore abbia un futuro.

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Suck, recensione in anteprima

Jennifer (Jessica Parè) bassista degli Winners, rock-band appena mollata dal loro manager convertitosi all’hip-hop giapponese, passa una nottata di fuoco con un vampiro che ha un debole per le musiciste mutando in una fascinosa succhiasangue.

Riunitasi al gruppo la ragazza finirà per seminare cadaveri lungo le tappe del tour, mentre grazie al carisma da dono oscuro Jennifer catalizzerà sulla band l’attenzione da sempre agognata e mentre i concerti degli Winners cominceranno a dare i loro frutti, un temibile ammazzavampiri (Malcolm McDowell) si metterà sulle loro tracce.

Purtroppo Joey (Rob Stefaniuk) leader della band comincerà a sospettare che la sua pallidissima bassista nonchè ex-fidanzata abbia qualcosa che non va, sino a che non la troverà come si suol dire con le mani nella marmellata a pasteggiare allegramente con i resti del leader di una nota band.

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Liam Neeson in An Ordinary Man, Kirsten Dunst in Hick, Carey Mulligan e Michael Fassbender in Shame

Liam Neeson potrebbe recitare nella pellicola indie An Ordinary Man, il film diretto da Brad Siberling, che racconta la storia di un criminale di guerra in fuga (ispirato alla figura del serbo Slobodan Milosevic).

Kirsten Dunst reciterà insieme a Chloe Moretz in Hick, l’action movie diretto da Derick Martin, che racconta la storia di una tredicenne figlia di alcolisti, costretta a cavarsela con ogni espediente per procurarsi del cibo e sopravvivere, prima di partire per Las Vegas e subire ogni sorta di trauma. L’attrice sarà Glenda, una ragazza di strada che si prende cura di Luli.

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Angela Bassett in This Means War, Ian McKellen conferma The Hobbit, Mary J. Blige in Rock of Ages?

Angela Bassett parteciperà a This Means War, la commedia della Fox, scritta da Timothy Dowling, diretta da McG, con Chris Pine Tom Hardy e Reese Witherspoon. Il film racconta la storia di due grandi amici che si innamorano della stessa donna e per questo motivo rompono ogni legame tra loro e si danno battaglia per conquistarla e distruggere l’altro.

Ian McKellen ha confermato, aggiornando il proprio sito web, che tornerà ad interpretare Gandalf nei due film di The Hobbit, diretto da Peter Jackson. Ora si aspetta l’annuncio ufficiale.

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Oscar 2011 condotti da Anne Hathaway e James Franco

Anne Hathaway e James Franco condurranno il 27 febbraio 2011, dal palco del Kodak Theatre, la cerimonia degli Oscar 2011.

Ad annunciare i nomi dei due attori sono stati Bruce Cohen e Don Mischer:

James Franco ed Anne Hathaway rappresentano alla perfezione la nuova generazione di icone di Hollywood – fresca, eccitante e talentuosa. Ci auguriamo di creare una cerimonia in cui entrambi possano mostrare il proprio incredibile talento ed intrattenere il mondo intero il 27 febbraio . Non vediamo l’ora che James e Anne uniscano le forze con il nostro team creativo.

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Shelter, immagini del thriller-horror con Julianne Moore

Protagonista della nostra gallery quotidiana l’affascinante Julianne Moore fresca di un prestigioso premio alla carriera ritirato all’ultima edizione del Festival di Roma e protagonista di Shelter, un imminente thriller-horror di cui vi presentiamo una ricca serie di immagini.

Shelter diretto a quattro mani dai cineasti svedesi Mans Marlind e Bjorn Stein ci racconta di una psichiatra interpretata dalla Moore che scopre che tutte le personalità multiple che affligono  un suo paziente sono tutte vittime di omicidi, cercando di scoprire cosa sta accadendo la donna metterà in pericolo la sua vita e quella della figlia.

Nel cast oltre alla Moore co-protagonista Jonathan Rhys-Meyers, già spalla di John Travolta nell’action From Paris with love e memorabile Enrico VIII nel serial The Tudors. Data di uscita statunitense prevista per il 25 febbraio 2011. (foto Filmofilia)

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Torino Film Festival 2010, le cifre del primo weekend, Dario Argento e il ricordo di Monicelli

La notizia di ieri sera della morte di Mario Monicelli ha scosso il Torino Film Festival intento a concludere la sua quarta giornata, archiviando un primo weekend che registra cifre da record con un incremento del 19% di spettatori con 7700 biglietti venduti per un incasso di 105.000€, cifre che Amelio commenta così:

Non si era mai partiti così bene…le sale sono tutte piene, c’è tanta voglia di buon cinema.

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I corti J-Horror del regista di The Grudge

Oggi per lo spazio cortometraggi vi vogliamo proporre due clip tratte dal progetto Gakko no Kaidan G di Takashi Shimitzu, il regista di The grudge e Ju-on ripropone le tipiche atmosfere da J-Horror in due corti che si ricollegano proprio alla fortunata saga di Ju-on Rancore.

La longeva serie che ha da poco celebrato i dieci anni è composta da due direct-to-video made in Japan, due lungometraggi per il grande schermo prodotti sempre in Giappone, un remake americano e due sequel sempre statunitensi, a cui si aggiungono i due  lungometraggi girati nel 2009 per celebrare in patria il decennale della saga e i due cortometraggi Katasumi e 444-444-4444 entrambi precedenti al debutto ufficiale della serie che fungono da vero e proprio prequel.

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Jackass 3D, colonna sonora

Il prossimo 3 dicembre sbarca nelle sale italiane Jackass 3D (la nostra recensione in anteprima QUI), terzo film dedicato alla fortunata serie tv statunitense che vede un gruppo di folli stuntman impegnati in prove fisiche e scherzi che vanno oltre l’umana comprensione.

L’attore Johnny Knoxville anche in questo nuovo film sfida la sua cricca di masochisti cronici a farsi del male nei modi più fantasiosi e soprattutto dolorosi, così tra api imbufalite, bevute da voltastomaco, candid camera e spettacolari sequenze 3D la serie, che negli States si è trasformata in un fenomeno, festeggia dieci anni di messa in onda.

Dopo il salto vi proponiamo due clip musicali e la compilation uscita in concomitanza con il film, che come al solito contiene un’orecchiabile serie di movimentatissime hit scelte ad hoc per musicare le imprese degli stuntman più strambi e fuori di testa del piccolo schermo. Buon ascolto.

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E’ morto Mario Monicelli, suicida in ospedale

Mario Monicelli è morto: il regista, che aveva compiuto 95 anni lo scorso 15 maggio, si è tolto la vita lanciandosi dal quinto piano dell’ospedale San Giovanni di Roma, dov’era ricoverato nel reparto di urologia per una grave malattia (un tumore alla prostata). Lo hanno reso noto fonti sanitarie.

Monicelli, regista, sceneggiatore, attore e produttore, nasce a Viareggio nel 1915, si laurea in storia e filosofia, poi si dedica al mondo del cinema. Per il grande schermo gira sessantotto film e scrive oltre cento sceneggiature sceneggiature.

Tra i suoi più grandi successi ricordiamo: Guardie e ladri (due premi a Cannes nel 1951), I soliti ignoti (nominato agli Oscar), Padri e figli (miglior regia al Festival di Berlino del 1957), La grande Guerra (1959, vincitore del Leone d’Oro), L’armata Brancaleone (nominato alla Palma d’oro nel 1966),  Amici miei (1976, David di Donatello), Caro Michele (Miglior regista al Festival di Berlino del 1976), Un borghese piccolo piccolo (David di Donatello per la regia nel 1977, Nastro d’argento come migliore sceneggiatura lo stesso anno), Il marchese del Grillo (Miglior regia al Festival di Berlino 1982 e Nastro d’Argento lo stesso anno), Speriamo che sia femmina (1985 nastro d’argento come miglior regista e migliore sceneggiatura), Il male oscuro (1990, miglior regista al David di Donatello) Parenti serpenti (1993) e Le rose del deserto (2006). Da non dimenticare, inoltre le nomination agli Oscar del 1965 e del 1966 per le sceneggiature di Casanova ’70 e I compagni.

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