Quest’anno il Festival di Berlino, una delle più prestigiose rassegne cinematografiche di sempre festeggia sessant’anni, nel lontano 1951, in un periodo storico/politico in continua evoluzione e decisamente tumultuoso, apriva i battenti quello che sarebbe diventato un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti della settima arte.
Come di consueto ci occuperemo quotidianamente del festival con una sbirciatina nel programma giornaliero e negli eventi speciali che connoteranno questa intensa 11 giorni davvero imperdibile, ma iniziamo dando un’occhiata alla presenza italiana alla Berlinale di quest’anno, che anche se non presenta nessun film in concorso, non mancherà di far sentire la sua presenza.
Intanto dietro le quinte la regista Francesca Comencini farà parte della prestigiosa giuria internazionale, poi nelle varie sezioni collaterali troveremo Io sono l’amore di Luca guadagnino nella sezione Culinary Cinema, la rivelazione del Torino Film Festival Pietro Marcello con La bocca del lupo nella sezione Forum, e come anteprime ci saranno anche gli ultimi lavori di Soldini Cosa voglio di più, e Ozpetek, con la sua saga familiare Mine vaganti, e immancabile nella sezione Generation Kplus La pivellina di Tizza Covi e Rainer Frimmel.
Ed ora vedimao cosa ci aspetta nella giornata inaugurale, ad aprire la rassegna l’anteprima mondiale del film in concorso Tuan Yuan/Apart together del regista cinese Wang Quan’an, un reduce della guerra civile cinese (1927/1949) torna a Shangai dopo molti anni, qui ritrova la propria amata abbandonata anni prima senza spiegazioni, cercherà di riallaciare i rapporti, ma lei nel frattempo si è costruita una vita.
Concludiamo con la consueta segnalazione quotidiana che oggi riguarda Veselchaki/Jolly Fellows, del regista russo Felix Mikailhov, colorata comedy en travestì che ci racconta vita e vicissitudini di cinque drag queen moscovite, dal punto di vista di un giornalista interessato a renderle protagoniste di un servizio per un magazine.