I bruttissimi, Subhuman-Disumano

get_image.aspx []Oggi per i bruttissimi vi segnaliamo Subhuman/Disumano pellicola low budget canadese che si merita una posizione di rilievo tra i direct-to-video da evitare, a meno che non si sia ultra-cultori dello splatter fatto in casa e che  prescinde da storia e contenuti.

In un mondo sotterraneo sconosciuto ai più, dove si muove una razza di vampiri simili ad insetti che simulano gli esseri umani in stile Mimic per avvicinarli e cibarsene, alcuni ammazzavampiri borderline  strafatti e sempre ubriachi si danno  alla macellazione sotto l’egida di una corporazione che riunisce le chiese di tutto il globo.

Il regista Mark Tuit si lancia in una spericolata rivisitazione del genere vampire, trasformando le letali e fascinose creature della notte di stokeriana memoria in  insetti/parassiti che si cibano di sangue, niente caccia, niente background mistico-sovrannaturale, solo sangue, catena alimentare e sopravvivenza della specie.

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I bruttissimi, Sotto il vestito niente

locandina []Oggi per I bruttissimi dedichiamo spazio all’ennesima chicca firmata Vanzina che lascia i sicuri lidi della commedia per esplorare il mondo della moda miscelandolo con il thriller, adattando un romanzo scritto sotto pseudonimo da Paolo Pietroni, e sfornando una patinatissima e davvero imbarazzante pellicola infarcita di bellissime top model, marchi griffati e…nulla più.

Bob, ranger del Wyoming percepisce che la sorella gemella potrebbe trovarsi in grave pericolo, un sogno in cui la sorella viene brutalmente assassinata lo porterà in Italia ad investigare nel mondo della moda milanese alla ricerca di indizi sulla ragazza misteriosamemte scomparsa nel nulla.

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I bruttissimi, 2061-Un anno eccezionale

2061-un-anno-eccezionale []Abbiamo ripescato in questi giorni un film dalla tavagliata distribuzione e dalla sorprendente sfortuna ai botteghini, parliamo di soprendente perchè i fratelli Vanzina difficilmente prendono granchi, almeno a livello commerciale.

Si tratta di 2061-Un anno eccezionale, praticamente  L’armata Brancaleone rivista e aggiornata, solo il toccare un classico del genere fa venire la pelle d’oca, se poi a farlo sono i re del cinepanettone ecco che la l’operazione diventa discutibile e questo reboot all’amatriciana scala prepotentemente la nostra classifica dei Bruttissimi guadagnandosi il podio d’onore.

In un futuro da disaster-movie alquanto posticcio tra echi alla Mad Max e suggestioni monicelliane, un gruppo di rivoluzionari e patrioti si muove lungo uno stivale diviso da regionalismi e politica, inseguendo l’utopia di un’ideale riunificazione di mazziniana memoria.

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I bruttissimi, Svitati

29muc9dNel 1999, due anni dopo la sua trasferta americana con Il silenzio dei prosciutti, Ezio Greggio prosegue la collaborazione con il geniale Mel Brooks dimostrando ulteriormente la sua approsimazione come regista.

In Svitati, film tv davvero da dimenticare, Greggio interpreta Bernardo Puccini figlio di un magnate dell’industria, quest’ultimo dopo essere scampato ad un attacco cardiaco costringe il figlio a rintracciare un ex-soldato americano, interpretato da Brooks, che durante la seconda guerra mondiale gli salvò la vita.

Il problema è che l’ex-soldato in questione ora è un paziente di un istituto psichiatrico statunitense, così dopo averlo raggiunto e fatto evadere dalla clinica in cui era ricoverato, i due tenteranno una rocambolesca fuga verso l’Italia con una zelante e determinata psichiatra alle costole.

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I bruttissimi, Spontaneous Combustion-I figli del fuoco

03-1143267474TIl regista Tobe Hooper ci ha regalato dei veri gioielli per quanto riguarda l’horror low-budget, suo il disturbante e memorabile cult Non aprite quella porta, ma anche dei picchi in negativo da far gridare allo scandaloso, tra queste seconde incursioni nell’inguardabile, spicca l’horror sci-fi Spontaneous combustion-I figli del fuoco.

Hooper prende la leggenda metropolitana delle autocombustioni spontanee e ci imbastisce un fumettone fantascientifico con qualche sparuta incursione nell’horror, con esperimenti genetici, il solito esercito cospiratore, e una pericolosa  arma non convenzionale fuori controllo.

L’arma in questione è un sovraeccitato Brad Dourif, figlio di un esperimento del governo americano, che provoca incendi e falò umani con la sola forza del pensiero, imitando malamente gli Scanners di Cronenberg, potere che naturalmente il nostro amico non sa controllare, diventando ben presto una minaccia per se e per gli altri.

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I bruttissimi, Primal Park-Lo zoo del terrore

primalparklozoodelterroyo9 []Se volete vedere la peggior CGI mai realizzata, una trama che saccheggia malamente e senza vergogna Jurassic Park ridando vita ad una specie estinta di tigri dai denti a sciabola, in Primal Park (conosciuto anche come Wild 2-la caccia è aperta), orripilante direct-to-.video del 2005, troverete pane per i vostri denti.

Su un’isola delle Fiji un miliardario ha allestito una sorta di zoo/laboratorio dove ha clonato nientemeno che delle feroci, e sino a quel momento estinte, tigri dai denti a sciabola. Bei soldoni in vista, se non fosse che durante una presentazione a cui partecipano un gruppo di potenziali finanziatori un guardiano non ne liberi accidentalmente alcune con conseguente massacro degli inermi visitatori.

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I bruttissimi, Caccia mortale

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Oggi vi segnaliamo per la rubrica I bruttissimi, l’action del 1993 Caccia mortale con il roccioso Dolph Lundgren che dopo l’Ivan Drago di Rocky 4, tenta invano di intraprendere una carriera da eroe action, ma finisce solo nel limbo dei vorrei ma non posso, sfornando qualche simpatica pellicola come Resa dei conti a Little Tokio, mediocri trasposizioni come Il Vendicatore e I dominatori dell’universo, e tutta una serie di filmetti direct-to-video non proprio memorabili.

In questo caso parliamo di un action che è transitato nelle sale americane con scarso successo, Lundgren veste i panni di una abile e prezzolato ladro di vetture di lusso che imbrocca il lavoro sbagliato e finisce in carcere. Tutto qui? certo che no, Ludgren evade prende in ostaggio una bella poliziotta, la seduce e la trasforma in una preziosa alleata, il tutto tra inseguimenti nel deserto, sparatorie e scintillanti fuoriserie sportive.

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I bruttissimi,The Enemy

theenemy []Oggi vi vogliamo parlare di un action coreano che usa come specchietto per le allodole, il re dell’action direct-to-video Steven Seagal, che per il mercato orientale dell’home-video rappresenta una vera miniera d’oro.

l’ingannevole copertina del dvd ci mostra il vero protagonista del film, l’atleta/maestro/attore coreano Jun Lee e in secondo piano, ma ben visibile anche il faccione di Steven Seagal, il che farebbe dedurre che i due reciteranno fianco a fianco per far del male ad un pò di cattivoni, invece l’unico che vedremo per l’intero film è il volenteroso Jun Lee che si cimenta in solitaria con un script trito e una messinscena soporifera.

Stavolta vista la provenienza coreana della pellicola l’arte marziale regina è il Taekwondo, arte marziale in cui il protagonista Jun Lee è campione olimpico e maestro.

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I bruttissimi, Gargoyles

gargoylePer I bruttissimi oggi ci occupiamo di un direct-to-video che vede protagonista un veterano del low-budget, ed attore particolarmente attivo negli anni ’80, stiamo parlando di Michael Parè che qualcuno ricorderà nel remake Il villaggio dei dannati e nel discreto horror a base di licantropi Bad Moon.

Il film pasticcia con i generi, infatti il regista Jim WYrnoski sembra alquanto impacciato nel dirigere questo fumettone fantasy-horror-action girato in Romania, e che vede una coppia di agenti della CIA indagare su alcune misteriose  sparizioni, per poi scoprire accidentalmente che un Gargoyles, leggendaria e mostruosa creatura alata, si è risvegliato dal suo secolare giaciglio di pietra.

Decisamente insapore questo mix di generi, diffidate da chi lo etichetta come un horror puro, qui siamo nel campo dell’action-fantasy, l’horror latita, la storia langue e gli effetti speciali puntano al cartoon.

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I bruttissimi, Spettri

imdirect.php []Ricorreva l’anno 1987 e un bel pomeriggio non sapendo come buttare i miei soldi mi accingevo ad assistere ad uno dei film più irritanti  della storia dell’horror made in Italy, Spettri di Marcello Avallone,

Purtroppo la mia inesperienza e la passione per l’horror mi hanno tratto in inganno e mi sono ritrovato a guardare un soporifero horror sui generis ambientato in uno scavo della metropolitana di Roma, nel quale da una catacomba indebitamente profanata da alcuni  archeologi, fuoriesce una malvagia ed antica entità, che inizia un lento, anzi lentissimo, massacro.

Avallone invece che fare quello che avrebbero fatto tutti con un budget miserrimo e attori mediocri, cioè sfruttare al meglio il talento di Sergio Stivaletti  e riempire il film di mostruosità e interiora svolazzanti, comincia ad imitare maldestramente Dario Argento, gioca a nascondino con la macchina da presa e ci propina una serie irritante di riprese in soggettiva, il tutto condito da imbarazzanti dialoghi e comicità involontaria.

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I bruttissimi, Il bosco 1

ilboscoSe pensavate che al trash ci fosse un limite, se credevate che la Troma avesse il primato per la demenzialità, oggi vi vogliamo stupire con effetti ben poco speciali ed un film di serie Z,  che secondo me potrebbe aspirare a qualcosa di meno, ma l’alfabeto lo salva in calcio d’angolo, stiamo parlando del memorabile Il Bosco 1.

Questo film fu una delle mie fregature di cinefilo in erba, consumato spettatore di horror, ero nel periodo di massimo consumo di filmacci in videocassetta, il mio videoregistratore dava chiari d segni di cedimento, quando in un piovoso pomeriggio invernale notai nella mia videoteca di fiducia questo film, e per nulla intimorito dalla scritta su retro di copertina che descriveva  il regista come l’erede di Frankenstein e Dario Argento (se non ci credete date un’occhiata alla foto dopo il salto), lo noleggiai, benedetta gioventu!

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I bruttissimi, Shark: rosso nell’oceano

imdirect.phpOggi ci occupiamo di uno trashone d’annata datato 1984, trattasi di Shark: rosso nell’oceano di John Old Jr. alias Lamberto Bava, il regista si cela dietro un nome d’arte per sfornare una brutta copia de Lo squalo, senza però un minimo di effetti speciali, un mostro degno di questo nome e un copione minimamente decente.

La trama è quella classica da B-movie, anche se stavolta la B sta per bruttissimo, un gigantesco e zannuto antenato dell’odierno squalo con l’optional dei tentacoli si aggira in mare aperto divorando bagnanti  e pescatori, un terzetto di esperti gli darà al caccia scoprendo che si tratta di un esperimento genetico finito male.

Molte volte abbiamo appurato che ad una trama scontata non sempre ne segue un film pessimo, è il complesso e fantastico mondo dei cosiddetti film di serie B, ma stavolta abbiamo l’eccezione che fa la regola e a una trama scontata segue un film noioso e prevedibile.

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I bruttissimi, Travolti dal destino

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Era il 1974, e la geniale Lina Wetrmuller famosa per i suoi chilometrici titoli sfornava un classico della commedia italiana, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, dove un istrionico e incontenibile Giancarlo Giannini e una sempre piu brava Mariangela Melato, giocavano con gli stereotipi sessuali e regionali, le classi sociali e il romance all’italiana regalandoci un vero cult.

Nel 2001 a qualcuno viene la malaugurata idea di provare a farne un remake, e non certo un italiano visto che il film rimane un classico inarrivabile, ci pensa allora il regista Guy Ritchie che abbandonate le atmosfere cool del gangster-movie recluta il figlio di Giannini, Adriano e al posto della  Melato, ci piazza nientemeno che la moglie Madonna.

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I bruttissimi, La Tomba

829142fc57a4a4ea9-latomba1Se qualcuno volesse in qualche modo trovare un epigono nostrano dell’Ed Wood americano, dovrebbe dare un’occhiata ai lavori del nostro Bruno Mattei (1931-2007) conosciuto anche come Vincent Dawn, David Hunt, Stephan Oblowsky, Pierre Le Blanc e ben altri quindici pseudonimi con cui il nostro Mattei firmava delle pellicole che in molti casi sfioravano il ridicolo e in alcuni casi il vero e proprio plagio.

Una di queste opere è La Tomba, un horror direct-to-video che definire a basso costo è un eufemismo. Dopo un prologo ambientato in un lontano passato in cui si vede un Imothep dei poveri lanciare una maledizione all’interno di un tempio Maya degno di Gardaland, si passa al presente, dove  il solito gruppo di sprovveduti esploratori della domenica si ritrova a lottare contro la rediviva divinità in versione mummificata.

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