I bruttissimi, Shark: rosso nell’oceano

imdirect.phpOggi ci occupiamo di uno trashone d’annata datato 1984, trattasi di Shark: rosso nell’oceano di John Old Jr. alias Lamberto Bava, il regista si cela dietro un nome d’arte per sfornare una brutta copia de Lo squalo, senza però un minimo di effetti speciali, un mostro degno di questo nome e un copione minimamente decente.

La trama è quella classica da B-movie, anche se stavolta la B sta per bruttissimo, un gigantesco e zannuto antenato dell’odierno squalo con l’optional dei tentacoli si aggira in mare aperto divorando bagnanti  e pescatori, un terzetto di esperti gli darà al caccia scoprendo che si tratta di un esperimento genetico finito male.

Molte volte abbiamo appurato che ad una trama scontata non sempre ne segue un film pessimo, è il complesso e fantastico mondo dei cosiddetti film di serie B, ma stavolta abbiamo l’eccezione che fa la regola e a una trama scontata segue un film noioso e prevedibile.

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Bava vuole fare il verso a Spielberg infilandoci anche un pò di fantascienza, ma una regia senza verve e un copione che fa del prevedibile materia prima, trasformano tutta l’operazione in pessimo investimento di tempo e denaro per gli spettatori..

Chiudiamo con un paio di curiosità, il film è stato distribuito all’estero con il titolo Monster Shark e sembra che nella pellicola ci sia anche lo zampino di Sergio Martino, che ha provvidenzialmente evitato di finire nei crediti, inoltre il film vanta un onorevole ottantaduesimo posto nella classifica IMDb dei cento peggiori film di sempre.

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