B-cult, Vacanze di Natale

Oggi speciale B-cult in occasione della retrospettiva La situazione comica che quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia omaggerà la comicità made in italy per troppi anni considerata di serie B, con attori che hanno portato al cinema milioni di spettatori e dei cui frutti ancora oggi godono molti degli odierni cinepanettoni, sempre piu scadenti e poco rispettosi di un passato prossimo ricco di caratteristi e gag formato famiglia.

Quindi oggi ci occupiamo di uno dei film in cartellone al Lido, quel Vacanze di Natale che nel 1983 sulla scia del successo dei due Sapore di mare, portò i fratelli Vanzina a traslocare il formato vacanziero tra le nevi dell’esclusiva Cortina mantenendo intatto il racconto corale, abbandonando però le nostalgie da ombrellone per raccontare l’Italia dei nuovi ricchi.

Un cast di giovanissimi ha permesso ai Vanzina di sfruttare l’effetto genuinità già applicato con successo in Sapore di mare, così ritroviamo lo sciupafemmine Jerry Calà, il figlio di papà Christian De Sica e l’inglesina Karina Huff, con l’aggiunta di un Claudio Amendola alla sua prima prova sul grande schermo.

Ad affiancare queste promettenti nuove leve una serie di caratteristi che danno forma e sostegno alla messinscena già ammicante al formato televisivo, ma ancora lontana dal furbo e ripetitivo franchise Natale a…, infatti ci vorranno ben sette anni e un piccolo gioiello come Vacanze in America nel mezzo per arrivare al primo vero cinepanettone con la coppia Boldi/De sica, quel Vacanze di Natale ’90 diretto da Enrico Oldoini, padre putativo del mostro da botteghino che nel giro di un ventennio trasformerà la formula cinevacanziera in una vera miniera d’oro.

Naturalmente come non parlare della memorabile colonna sonora anni ’80 di cui ricordiamo tra le molte hit I Like Chopin di Gazebo e la suggestiva Moonlight Shadow, indimenticabile brano dell’inglese Mike Oldfield.