Una botta di vita, recensione

Due pensionati, Elvio Battistini (Alberto Sordi) e Giuseppe Mondardini (Bernard Blier), stanchi di passare l’ennesimo afoso ferragosto a fissar mosche e abbandonati dalle rispettive famiglie, decidono di concedersi una fuga in automobile diretti in quel di Bordighera per trovare un amico. I due improvvisati compagni di viaggio provengono da mondi piuttosto diversi, colto ed elegante Giuseppe, genuino e piuttosto terra terra Elvio che però può vantare un eroico gesto durante la guerra che gli è costato una gamba.

Purtroppo la tappa a Bordighera non avrà l’esito sperato perchè l’amico da incontrare è morto, ma fatte le condoglianze di rito alla vedova e ripreso il viaggio, la coppia di allegri vegliardi incrocerà una bella ragazza che scroccando un passaggio porterà i due a sconfinare in Francia dove il riluttante Elvio, che ha qualche conto in sospeso con gli abitanti d’oltralpe, verrà convinto dall’amico viveur a cogliere l’attimo e tra grigliate sulla spiaggia e presunte nottate di sesso sfrenato, tra i due ben presto i nodi verranno al pettine e la resa dei conti, oltre che esilarante sarà alquanto rivelatoria.

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5 scene natalizie da cinepanettone

Vista l”uscita in questi giorni della consueta commedia natalizia Natale in Sudafrica, con Christian De Sica che festeggia il suo ventisettesimo cinepanettone, cogliamo l’occasione per fare un viaggio a ritroso nel tempo dando un’occhiata a qualche cinepanettone d’annata iniziando dal classico di sempre Vacanze di Natale datato 1985.

Dopo il salto trovate cinque scene che abbiamo selezionato da altrettanti cinepanettoni, pescando in oltre un ventennio di film che nel bene e nel male hanno segnato un appuntamento fisso per milioni di spettatori decretando di anno in anno un successo che se da una parte è difficile spiegare, dall’altra è innegabile.

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10 cinepanettoni fuori stagione: il meglio dei fratelli Vanzina

Visto che a forza di indigesti cinepanettoni, imbarazzanti thriller all’amatriciana e pruriginose biopic, i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina ci hanno dato tanto gustoso materiale per la nostra rubrica I bruttissimi, ci sembrava giusto dedicare spazio a quei film diretti dalla coppia di cineasti romani che andrebbero rivalutati o che comunque contengono un appeal che va oltre il nazionalpopolare e il trivio sbanca-botteghino.

Intendiamoci siamo lontani anni luce dai capolavori della commedia all’italiana che fu, quella di Monicelli, Risi e Comencini tanto per intenderci, la cui eredità i reucci da cinepanettone hanno contribuito in questi ultimi anni a dilapidare, creando come effetto collaterale la riscoperta e rivalutazione della commedia italiana anni’80 snobbata dalla critica e quest’anno sdoganata nientemeno che nella prestigiosa cornice della Mostra del cinema di Venezia, con tanto di festivaliera retrospettiva.

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B-cult, Vacanze di Natale

Oggi speciale B-cult in occasione della retrospettiva La situazione comica che quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia omaggerà la comicità made in italy per troppi anni considerata di serie B, con attori che hanno portato al cinema milioni di spettatori e dei cui frutti ancora oggi godono molti degli odierni cinepanettoni, sempre piu scadenti e poco rispettosi di un passato prossimo ricco di caratteristi e gag formato famiglia.

Quindi oggi ci occupiamo di uno dei film in cartellone al Lido, quel Vacanze di Natale che nel 1983 sulla scia del successo dei due Sapore di mare, portò i fratelli Vanzina a traslocare il formato vacanziero tra le nevi dell’esclusiva Cortina mantenendo intatto il racconto corale, abbandonando però le nostalgie da ombrellone per raccontare l’Italia dei nuovi ricchi.

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Cinepanettoni parte I: le origini

Il cinepanettone non è un’opinione, ma un fenomeno di costume. Il fenomeno, che è culminato con il conio di un termine apposito per la sua stessa definizione, nasce nel lontano 1983. Cosa si intende per cinepanettone?

Trattasi fondamentalmente dei film natalizi che la coppia Boldi-De Sica ci regala da tempo immemore; il loro connubio, consacrato da anni di collaborazione e recentemente sciolto, scioglimento che ha causato il cordoglio di molti e l’indifferenza dei più, ha dato vita a questo nuovo genere, nato con l’ancestrale Vacanze di Natale del 1983.

Il termine, nato più tardi, indica più che un genere, una formula estremamente ripetitiva di trama, accompagnata dall‘onnipresenza dei protagonisti e da incassi importanti al botteghino nelle sale di tutta Italia.

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