B-cult, Shaolin Soccer

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Oggi ci occupiamo di una pellicola che si pone a mezzavia tra il B-movie e la parodia, stiamo parlando di Shaolin Soccer diretto e interpretato dal comico e produttore cinese Stephen Chow, all’attivo lo spassoso Kung Fusion e in veste di produttore il film live-action Dragonball Evolution.

La trama ruota attorno alla figura di un ex-calciatore ormai disoccupato e ombra di se stesso, che scopre per puro caso un ragazzo con una capacità incredibile di coniugare le arti marziali con il calcio, un connubio che potrebbe riportare in auge la carriera di Fung che insieme al giovane talento allestisce una squadra, il Real Shaolin.

Irresistibile la regia di Chow che utilizza con abilità massicce dosi di fumettosa CGI, citando il cinema di arti marziali di sempre, i B-movies made in Hong Kong e tutta una serie di personaggi brillantemente cartoonizzati che sembrano usciti  da un folle manga live-action.

Unico neo dell’operazione è stato, come spesso capita, un cattivo uso del doppiaggio, invece di limitarsi all’adattamento dei dialoghi in cui i nostri doppiatori sono davvero dei maestri, si è voluto strafare accentuando l’effetto demenziale utilizzando dialetti italiani, un escamotage poco felice che funziona a corrente alternata, ulteriormente peggiorato dalle voci di alcuni calciatori professionisti che si sono prestati al gioco, ma che hanno dato alle sequenze un fastidioso effetto parodia amatoriale formato You Tube.

Detto ciò il film è un gioiello di comicità demenziale che conquisterà anche i nostalgici delle serie animate made in Japan anni ’80, che la funambolica partita finale riporta alla mente ammiccando visivamente a classici come Capitan Tsubasa (Holly e Benji), mentre il film potrebbe essere stato a sua volta fonte d’ispirazione per una serie animata francese di recente produzione, Kung Foot: La squadra delle meraviglie.

Da rivalutare perchè: spassoso spoof-movie sportivo unico nel suo genere.