Pirati dei Caraibi-La maledizione della prima luna, recensione

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La piccola Elizabeth Swann (Keira Knightley) figlia del governatore di Port Royal durante un viaggio in mare incontra Will Turner (Orland Bloom) ragazzino trovato in fin di vita tra i relitti di una nave affondata dai pirati, lo salverà dall’accusa di far parte di un equipaggio di pirati sottraendogli un medaglione che il ragazzo porta cal collo con inciso un teschio, medaglione  che la ragazzina conserverà gelosamente.

Otto anni sono passati da quel giorno, Elizabeth è diventata una bellissima donna piena di vigore e un pò ribelle, mentre Will innamorato di lei da sempre lavora come fabbro ed è diventato un esperto di armi, anche Elizabeth prova qualcosa per lui, ma il padre l’ha promessa in sposa al più titolato commodoro Norrington (Jack Davenport).

Frattanto Port Royal viene scossa da sue avvenimenti che ne mineranno la stabilità e l’apparente quiete, l’arrivo in città dello strambo capitan Jack Sparrow (Johnny Depp) che dopo aver avuto un vivace scambio di idee con Will, verrà accusato di pirateria e imprigionato dal promesso sposo di Elizabeth, e l’assalto nottetempo di un veliero pirata alla cittadina, assalto capeggiatto da capitan Barbossa (Geoffrey Rush) e i suoi pirati fantasma, anime dannate colpite da una maledizione che rapiranno Elizabeth in cerca del medaglione da lei custodito.

Così mentre Elizabeth a bordo deòlla Perla nera cercherà di temporeggiare con Barbossa e scoprirà la terrificante natura della maledizione che affligge quest’ultimo e la sua ciurma, Will libererà Jack Sparrow e lo coinvolgerà in una missione di recupero che come si potrà intuire si rivelerà alquanto insidiosa.

E’ il 2001 e la Disney mette in cantiere due progetti che dovrebbero sfruttare il brand di due attrazioni di grande successo dei suoi parchi a tema, La casa dei fantasmi con Eddie Murphy che si rivelerà un flop, ed una sorpresa che andrà ben oltre le aspettative, Pirati dei Caraibi-La maledizione della prima luna che dopo aver sbancato i botteghini figlierà due sequel che si piazzeranno nelle classifica dei miglior incassi di sempre, e rilancerano la moda dei pirati, mai così travolgente dai tempi de I Goonies perla dell’accoppiata Donner/Spielberg.

Alla regia di questo blockbuster ricco di sbalorditivi effetti speciali il Gore Verbinski di Un topolino sotto sfratto e del remake made in USA del J-horror The ring. Verbiski non solo si trova perfettamente a proprio agio nel maneggiare un budget stratosferico, ma riesce a implementare in un unioo film un’impressionate sequela di omaggi, citazioni e suggestioni provenienti da cinema, letteratura, fumetti e videogames.

Divertente, ammiccante coinvolgente e sfacciatamente furbo, proprio come il Jack Sparrow di Johnny Depp, il film di Verbinski sobilla il piccolo pirata che è in tutti noi, e da trappole come queste amici miei difficmente v’è scampo.