Happy Feet, recensione

happy_feet []In Antartide i pinguini imperatore hanno un talento che li contraddistingue dalle altre razze, sono abilissimi cantanti, ogni cucciolo alla nascita possiede un talento vocale che una volta svezzato da preparati insegnanti si unirà al coro della colonia.

Una coppia di pinguini però incappa in una vera disgrazia, il nascituro che hanno rischiato di perdere durante la cova, il piccolo Mambo, nasce stonato come una campana, ma con uno strano tic che lo trasforma in un formidabile ballerino di tip-tap.

Diversa abilità che lo trasformerà ben presto in un reietto per la comunità canterina, che per bocca dell’Anziano Noah espellerà il piccolo allontanandolo dai suoi simili, costringendolo ad avventurarsi tra i ghiacci polari intraprendendo un’incredibile avventura che lo porterà non solo a conoscere altri pinguini affini alla sua abilità danzerina, ma lo costringerà a confrontarsi con orche assassine, tempeste di neve, per finire in un acquario di una grande città abitata dai famigerati alieni/umani.

Happy Feet è un gioiello di tecnica e contenuti che dietro ad un look studiato per attirare i più piccini nasconde uno script musical-avventuroso che intrigherà i più grandi con canzoni e coreografie davvero coinvolgenti.

George Miller, regista e produttore ,che aveva a suo tempo già visitato le suggestioni della fiaba animalista con i due lungometraggi dedicati al maialino Babe, investe molto su questo progetto e riesce a sfornare un film che contiene temi come l’ecologia e la discriminazione che sono tipici di molti prodotti analoghi, ma vi aggiunge la connotazione musical che fa di questa pellicola un oggetto anomalo, e proprio per questo molto interessante.

Basta notare la scelta di reinterpretare brani evergreen come Somebody to love dei Queen o My Way di Sinatra, non propriamente brani popolari tra i ragazzini, che palesano l’intenzione di rivolgersi ad una platea più vasta e variegata, naturalmente con tutti i rischi che ne derivano, ma riuscendo a sfornare comunque una pellicola che si differenzia per originalità dalla massa di prodotti analoghi.