Faccia a faccia, recensione

faccia a faccia

Russ Duntz (Bruce Willis) all’apparenza sembra un vincente dalla scorza estremamente dura, consulente d’immagine di successo, affascinante, con tutta una serie di accessori deluxe che la sua vita facoltosa gli consente, come una bella casa, soldi e tutto ciò che un uomo alla soglia dei quarant’anni può desiderare.

In realtà Russ non ha avuto una bella infanzia e questo ne ha segnato il carattere, grassotello, imbranato e con tutta una serie di disagi che andavano dalle ragazze al pessimo rapporto con i coetanei, insomma un periodo della sua vita che Russ cerca di lasciarsi alle spalle e di cui non ama parlare.

Il suo cinismo e il carattere indurito dalle esperienze non sempre memorabili lo hanno reso arrogante e profondamente solo, quindi ci vorrà Rusty (Spencer Breslin),un ragazzino spuntato dal nulla che sembra la sua fotocopia ad otto anni, per coinvolgere Russ in un istruttivo viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca di quel bambino perduto.

La Disney produce e il veterano Jon Turteltaub (Un amore tutto suo, Il mistero dei templari) dirige, ne vien fuori una comedy leggera leggera, forse anche troppo, ma non indigesta e contenuta negli eccessi di zucchero.Willis risulta efficace nella sua veste di Scrooge di ultima generazione, la sua performance risulta credibile e sempre all’altezza di uno script che viaggia sul politically correct, smussando ad hoc il carattere del burbero protagonista evitando accuratamente di trasfomarlo in un orco.

Efficace anche il piccolo co-protagonista Spencer Breslin, all’epoca al suo debutto sul grande schermo dopo un pò di tv, prima di recitare con Willis Breslin compare nel tv-movie firmato Stephen King La tempesta del secolo.

Faccia a faccia resta un comedy assolutante non noiosa, ma senza l’adeguata verve che richiederebbe una tematica di questo genere, mettendo in mostra alcune palesi limitazioni di Willis, ma regalando anche una serie di godibili duetti tra i due protagonisti.

Se cercate un family-movie al di sopra dello standard, con l’inconfondile impronta  produttiva Disney, ed un Bruce Willis alternativo, lontano dai granitici ruoli action, questa è l’occasione giusta per vederlo alla prese con un ruolo che ne svela vizi, ma anche inedite virtù