Arma Letale 3, recensione

In un incipit all’insegna dell’esplosivo i due detective della polizia di Los Angeles, Martin Riggs (Mel Gibson) e Roger Murtaugh (Danny Glover), cercano di disinnescare un’ordigno, in realtà è solo Riggs a volerlo fare, causando una deflagrazione che raderà al suolo un intero edificio prima dell’arrivo degli artificieri, danno che costerà ai due poliziotti la retrocessione ad agenti semplici, costringendoli ad indossare nuovamente le loro vecchie divise tornando di pattuglia a far multe e a monitorare il traffico. Murtaugh, a cui manca solo una settimana alla sospirata pensione, cerca in tutti i modi di evitare guai, ma mentre è di pattuglia con l’esagitato partner entrambi si ritrovano nel bel mezzo di una furiosa sparatoria, sventata la quale Riggs e Murtaugh riguadagneranno i loro distintivi da detective e si troveranno a collaborare con il sergente Lorna Cole (Rene Russo) che sta indagando sui traffici di Jack Travis (Stuart Wilson), un ex-poliziotto che a quanto pare tolta la divisa si è dato al traffico d’armi.

Il terzo capitolo di Arma Letale vede riuniti il produttore Joel Silver e il regista Richard Donner per portare il fortunato franchise action-poliziesco negli anni ’90, accentuandone l’elemento comedy, inserendo una storia d’amore per Riggs/Gibson che evolverà nel quarto e almeno per il momento conclusivo capitolo e mantenendo al centro della narrazione l’elemento che ha decretato il successo internazionale della serie, quello della buddy-comedy con digressione poliziesca in seguito molte volte imitata, ma mai eguagliata.

L’appeal di questo Arma letale 3 risulta un po’ appanato, ma nel complesso il film resta godibile, senza dubbio il notevole spazio dedicato allo spassoso Leo Getz di Joe Pesci e le schermaglie amorose tra Gibson e la Russo ammorbidiscono i toni, puntando a pescare in un bacino d’utenza sempre più vasto, ma la sintonia tra i due protagonisti, quell’aria familiare che si prova durante la visione come nell’incontrare dei vecchi amici che non si sentivano da tempo, unita alla furba confezione made in Hollywood fanno di Arma Letale 3 un bel guardare, a patto che si accettino senza condizioni i mutamenti innegabili che lo differenziano dal dittico anni’ 80.

Note di produzione: le musiche anche stavolta sono della coppia Michael Kamen/Eric Clapton, il direttore della fotografia Jan de Bont debutterà alla regia due anni dopo con il campione d’incassi Speed. In origine il personaggio di Leo Getz non era contemplato nella prima stesura della sceneggiatura, Il film costato 35 milioni di dollari ne ha incassati worldwide 320.