Venezia 70: Via Castellana Bandiera non convince

Dopo la grande partenza con il film fuori concorso “Gravity”, complice la presenza dei protagonisti George Clooney e Sandra Bullock, Venezia era attesa ad un altro importante banco di prova: il primo giorno di concorso della Mostra. La programmazione intelligente, gli ospiti e la presenza di un film italiano in gara hanno fatto si che la prova potesse essere superata.
'Via Castellana Bandiera' Premiere - The 70th Venice International Film Festival

Il film italiano in gara era “Via Castellana Bandiera”, opera prima della straordinaria attrice di teatro Emma Dante. Un film coraggioso, per certi versi in grado di riscrivere alcune ‘norme’ del cinema, collegandolo al teatro. Per altri versi un film che cozza con l’era moderna. In ogni caso, l’effetto creato è da tenere in considerazione: “Via Castellana Bandiera” vuole rendere il palcoscenico teatrale un mezzo di comunicazione contemporanea nonché espressione d’arte sperimentale e nuova.Arrivata a Venezia con un film uscito grazie all’aiuto di validissimi produttori cinematografici, “Via Castellana Bandiera” vuole dire la sua anche all’estero in Francia e Svizzera. 'Via Castellana Bandiera' Premiere - The 70th Venice International Film FestivalCon Emma Dante, non solo regista, a coprire i ruoli di protagoniste del film c’è Alba Rohrwacher. Un ottimo ensemble, sulla carta, per creare un prodotto convincente. Forse, però, non è andata così. “Via Castellana Bandiera” si sofferma troppo sul ricalcare i tratti somatici delle periferie del meridione, espediente già abbondantemente utilizzato in “Gomorra” o più di recente da Daniele Ciprì in “E’ stato il figlio”. Ecco perché, “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante (autrice tra le migliori in circolazione e attrice alla quale basta poco per emozionare) non convince pienamente.