Underdog-Storia di un vero supereroe, recensione

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Il beagle Shoeshine, dopo un periodo da dimenticare al servizio della polizia cinofila, il suo pessimo olfatto gli farà collezionare una bella serie di figuracce, finisce tra le grinfie del Dr. Sinister (Peter Dinklage) una sorta di scienziato pazzo con l’hobby della manipolazione genetica intento a sperimentare frullati genetici su povere cavie inermi.

Proprio quando sarà il turno dello sfortunato Beagle, quest’ultimo tenterà una repentina fuga che causerà la distruzione del laboratorio e il ferimento dello scienziato, nonchè un imprevisto effetto collaterale, Shoeshine verrà investito dal contenuto di alcune fiale, che assorbite dal cagnolino ne modificheranno il DNA donandogli tutta una serie di superpoteri, naturlamente in versione canina.

Shoeshine non ancora consapevole del suo cambiamento, in fuga da tre balordi a quattro zampe, finirà investito senza conseguenze dalla guardia di sicurezza Dan Unger (James Belushi) che deciderà di portarlo a casa con se, con l’intenzione di regalarlo all’irrequieto figlio adolescente Jack (Alex Neuberger).

Jack sarà il primo a scoprire che Shoeshine non è un cane come gli altri, e a comunicarglielo sarà proprio Shoeshine stesso, che nel frattempo ha scoperto di avera una forza sovracanina, un latrato devastante e appunto il dono della parola.

Dopo un momento di comprensibile spiazzamento, Jack penserà bene di sfruttare a fin di bene i poteri di Shoeshine alla stregua di un vero e proprio supereroe, il cagnolino sa persino volare, nascerà così il supercanide Underdog, sentinella della città che come ogni supereroe che si rispetti avrà anche la sua nemesi, lo scienziato pazzo Dr. Sinister che cerca vendetta per il laboratorio distrutto e rivuole a tutti i costi il suo super-DNA.

Davvero godibile questo family-movie targato Disney ispirato all’omonima serie animata andata in onda negli States dal 1964 al 1973 e di qui questo Underdog e una sorta di remake -reboot, che unisce con sorprendente equilibrio la comedy-animalista che piace tanto ai più piccini, contenuti tipici del family-movie e un gusto citazionista per le saghe supereroistiche e il fumetto, il tutto filtrato da effetti speciali d’alto profilo ed un linguaggio a misura di bambino.

Il regista Frederik Du Chau, all’attivo come animatore il lungometraggio Tom & Jerry : The movie, utilizza molti degli elementi che ritroveremo nel successivo cartoon Disney Bolt-un eroe a quattro zampe e nel cast sfoggia un volto familiare come quello di James Belushi, ormai un veterano del genere family grazie alla sit-com La vita seconda Jim e alla trilogia Un poliziotto a 4 zampe.