Una teenager alla Casa Bianca: recensione

first_daughter_ver22La giovane e spigliata Samantha MacKenzie (Katie Holmes) ha intenzione di iscriversi al college, beh niente di strano, se non fosse che la futura studentessa è nientemeno che la figlia del presidente degli Stati Uniti d’America.

La sua decisione mette subbuglio in famiglia, ma Sam ha la ferma intenzione di vivere la propria vita nella normalità più assoluta, tra compagni di scuola, migliori amiche, feste e pallose lezioni.

Il padre sembra acconsentire alla sua richiesta, così Sam parte alla volta del college pronta a vivere una normalissima vita da matricola, ma così non sarà, il sogno si infrange sulle impressionanti misure di sicurezza ordinate dal padre per preservarne l’ incolumità.

La ragazza si ritrova sotto il continnuo sguardo di un severissima scorta dei servizi segreti che le imperdirà qualunque normale attività, e a complicare le cose anche una cotta per uno della squadra di sorveglianza, l’affascinante e intelligente James Lansome (Marc Blucas).

Immaginate la nostra sorpresa nel vedere alla regia di quello che sembra a tutti gli effetti un teen-movie, il premio Oscar e re del cinema impegnato e d’autore Forrest Whitaker, scelta che oltre che spiazzati ci ha anche piacevolmeente incuriositi.

Dopo Donne e Ricominciare a vivere questa è la terza regia cinematografica per l’attore/regista che si cimenta con una sorta di fiaba moderna fatta di amori difficili e principesse insoddisfatte.

Katie Holmes se la cava dignitosamente, il resto, Michael Keaton a parte, è una pletora di caratteristi e giovani attori in erba pronti a coadiuvare la  performance della protagonista.

Il film nonostante la blasonata regia non è superiore alla media dei film della categoria, leggero a tratti brillanti, prevedibile? si come ogni fiaba che si rispetti. Una teenager alla Casa Bianca è un film per tutti, molto easy, politicamente corretto e ideale per una tranquilla serata in famiglia davanti alla tv.