Trieste Film Festival 2010, il cinema europeo in vetrina

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Apre i battenti stasera, con una proiezione speciale al teatro Miela di Trieste dedicata all’ultima fatica di Goran Paskaljievic Honeymoons, la ventunesima edizione del Trieste Film Festival (21/28 gennaio), che da oltre un ventennio si occupa di dare spazio  e fornire una prestigiosa vetrina internazionale al cinema est-europeo, dando cosi un ulteriore visibilità a pellicole che non troverebbero altrimenti distribuzione nel nostro paese.

Anche quest’anno oltre alla canonica competizione, tre le sezioni principali,  lungometraggi, corti e documentari, le retrospettive che come ogni anno si aggiungeranno alle pellicole in concorso, quest’anno la cinematografia ellenica sarà il tema portante della retrospettiva Cinema greco, passione e utopia, con pellicole che spazieranno dagli anni’60 agli anni ’80.

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Per le sezioni collaterali segnaliamoWalls of sound dedicata alla musica con pellicole selezionate ad hoc per l’occasione e la canonica sezione riservata ai lavori dei cineasti emergenti del Friuli Venezia Giulia, che in Zone di cinema potranno presentare le loro opere inedite.

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Concludiamo in bellezza con gli eventi speciali che quest’anno vedranno il debutto  alla regia dell’attrice Fanny Ardant con il suo Ceneri e sangue e l’omaggio al recentemente scomparso Tullio Kezich critico, autore cinematografico e triestino doc, a lui saranno dedicate tre proiezioni, il classico di Fellini La dolce vita, una serie di videointerviste e il recente documentario di Dario Mingozzi Noi che abbiamo fatto la dolce vita.