Transformers, recensione

transformers_ver13 []La Terra è in grave pericolo, due fazioni robotizzate, gli Autobot ed i Decepticon una volta parte dello stesso popolo si daranno battaglia per conquistare il Santo Graal galattico, il leggendario e potentissimo All Spark origine di tutti i conflitti  e fonte di inesauribile energia.

Il primo attacco terrestre è ad una base militare nel Qatar, l’esercito americano farà la conaoscenza dei Decepticon e delle loro letali abilità mutaforma, un elicottero mutante raderà al suolo il posto e cercherà di sottrarre dati classificati, nel frattempo un manipolo di marines sopravvissuti all’assalto se la vedrà in pieno deserto con un’altro Decepticon, stavolta in versione scorpione.

Il segreto dell’ubicazione dell’All Spark è nelle mani di un giovane terrestre, Sam Witìwicky (Shia LaBeouf), un suo trisavolo localizzò e mappò l’ubicazione del cubo alieno, ora queste informazioni sono in possesso del giovane Sam, questo lo sanno gli Autobot che formeranno una squadra per proteggerlo e i Decepticon, che tenteranno in ogni modo di farlo prigioniero e carpirgli le preziose coordinate che saranno decisive per la guerra in corso.

Il regista Michael Bay prende in mano un progetto in cantiere da tempo, e con la supervisione produttiva di Steven Spielberg porta sullo schermo gli amatissimi Transformers, linea di giocattoli diventata in seguito una serie animata dal successo planetario.

Il film a tratti risulta molto carico, forse troppo, la regia ipercinetica di Bay a volte rende i combattimenti un pò confusionari e la storia dopo un inizio intrigante subisce, a metà pellicola, una fastidiosa accelerazione per approdare ad una sequenza finale all’insegna dell’action/disaster-movie che non riesce a convincere.

Michael Bay comunque, e per fortuna aggiungiamo noi, smorza alcuni eccessi con più di qualche siparietto divertente, e grazie ad uno Shia LaBeouf mattatore riesce a divertire e a portare a casa un risultato per nulla scontato, vedi il recente G.I. Joe-La nascita dei Cobra, considerando il delicato materiale con cui aveva a che fare, materia prima dei sogni infantili di milioni di spettatori.

Transformers alla fine dei conti, pur essendo a tratti troppo concitato, cupo e oltremodo fracassone, risulta una dignitosa trasposizione su schermo dei mitici giocattoloni made in Hasbro, e basterebbero solo gli strabilianti effetti speciali a valere il prezzo del biglietto.

Scontato un sequel, Transformers-La vendetta del Caduto, Bay cambia registro, abbandona i toni cupi dell’originale, spinge sull’ironia e confeziona un perfetto popcorn-movie adatto a tutta la famiglia.