The Neighbor di Aaron Harvey – Recensione

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The Neighbor di Aaron Harvey è un film in cui domina il silenzio. Dalle prime scene entriamo nella vita di Mike, che nella pacatezza della sua mezza età vive giornate tutte uguali tra un lavoro in remoto e una moglie affascinante e troppo impegnata nel suo mestiere di insegnante. Arriverà qualcosa, qualcuno, che romperà la routine quotidiana creando un percorso apparentemente a senso unico.

La trama

Mike ha lo sguardo profondo, la postura rigida, è appassionato di giardinaggio e lavora come informatore farmaceutico scrivendo bugiardini dal suo computer. Sua moglie, Lisa, è un’insegnante dallo sguardo giudicante che sfoggia sorrisi passivo-aggressivi che fanno contrasto con l’espressione piatta del suo Mike. Insieme vivono una routine soffocante. Un giorno arrivano i nuovi vicini: Scott e Jenna sono giovanissimi e bellissimi. Ammiccano tra loro, si scambiano effusioni e sorrisi e si presentano come la coppia felice e appagata.

Lui, Scott, vende macchine sportive e irrompe nella vita di Mike cercando di vendergli uno dei suoi modelli. Mike distingue subito l’animo gentile di Jenna da quello petulante di Scott. Mike spia la coppia dalla finestra del suo studio, fino ad accorgersi che Scott è un uomo violento.

Il graduale avvicinamento a Jenna lo condurrà in un percorso senza via d’uscita.

La sensazione di aver sbagliato tutto

Ciò che accade a chiunque guardi il film è empatizzare con Mike. Nel suo sguardo scopriamo quelle sensazioni contrastanti che oscillano tra la voglia di riscatto e il senso di colpa. Ci imbarazziamo per lui e nel suo biascicare le parole troviamo le nostre insicurezze. Eppure quegli occhi benevoli danno sicurezza, e proprio per questo Jenna non fa che ringraziarlo per le sue premure.

Ci innervosiamo con Scott, che non perde occasioni per pavoneggiarsi e cercare di smerciare le sue macchine anche a persone appena conosciute. Vorremmo farlo a pezzi, Scott, proprio come vorrebbe fare Mike. La storia prende una strada in salita e diventa sempre più difficile restare indifferenti: Mike vive la sua solitudine come se fosse la sua zona di comfort, ma Jenna gli fa scoprire la bellezza della libertà emotiva.

Cosa non va?

A tratti The Neighbor di Aaron Harvey è troppo lento per sopportare la tensione. Una storia qualunque può essere normalizzata un po’ meno, ma il regista ha dimostrato, tuttavia, una grande abilità nel gestire i ruoli e nell’offrire un classico come la crisi coniugale e la violenza domestica in modo elegante e commovente.