The Librarian 2: Ritorno alle miniere di Re Salomone: recensione

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Larry Flynn (Noah Wyle) sembra aver acquistato una certa padronanza di sè e della propria vita, il timido, impacciato e genialoide eterno studente sembra aver trovato una certa consapevolezza del proprio ruolo, ma questo non lo toglie da imbarazzanti situazioni che ogni tanto riaffiorano ricordandogli quanto ancora c’è da apprendere e sia importante il suo ruolo di custode del sapere.

Un appartamento nuovo simbolo d’indipendenza, una madre orgogliosa, un padre ricordato da un amuleto e da ricordi di coinvolgenti e avventurose fiabe della buonanotte, ma l’irruenza del giovane Flynn lo porta spesso a scontrarsi con Judson, suo mentore e nuova figura paterna.

Ben presto dal lontano e misterioso Egitto arriverà l’indizio per trovare le leggendarie Miniere di Re Salomone ed un libro dagli straordinari poteri, sarà l’ennesima prova del fuoco per il nostro bibliotecario molto speciale.

Seconda puntata per il tv-movie The Librarian, dopo il discreto Alla ricerca della Lancia Perduta ecco Ritorno alle miniere di  Re Salomone, il budget acquista consistenza grazie al successo della prima puntata, la storia guadagna in spessore, dietro la macchina da presa  l’attore/regista Jonathan Frakes, braccio destro del capitano Jean Luc-Picard nella serie tv Star Trek-The next generation e regista dell’esordio cinematografico di quest’ultimo in Star Trek: Primo contatto.

The Librarian 2 non racconta nulla di nuovo, ammicca alla solita sequela di avventurosi prototipi e vi aggiunge la simpatia di un protagonista che abbiamo imparato ad apprezzare grazie alla serie E.R. Medici in prima linea, il regista collabora con una certa esperienza accumulata con le regie televisive di molti spin-off di Star Trek e un discreto humour che non guasta mai.

The Librarian 2 continua come nel primo capitolo a non prendersi troppo sul serio nonostante il buon esordio e l’aumentare del budget, anzi spinge l’acceleratore sul fantastico e si presenta ai giovani e meno giovani telespettatori come una sorta di divertente e  fumettosa parodia di Indiana Jones.