Shattered-Gioco mortale: recensione

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Neal Randall (Gerard Butler) e sua moglie Abby (Maria Bello) sembrano un coppia felice, rappresentano il sogno americano e una stabilità raggiunta negli anni e consolidata con la nascita di una figlia, ma quando quest’ultima viene rapita tutto il loro mondo crolla inesorabilmente sotto i colpi della foliia di uno psicopatico pronto a tutto per avere la loro attenzione.

Tom Ryan (Pierce Brosnan), il rapitore assume le vesti di folle burattinaio e costringe i due terrorizzati genitori a seguire le sue indicazioni, indicazioni che non concernono alcun riscatto in denaro, ma atte a distruggere minuziosamente e implacabilmente la vita della coppia.

Comincia così una sequela di prove psicologicamente devastanti, Ryan spinge i coniugi randall oltre il limite, minacciando di uccidere la loro figla se non eseguiranno alla lettera i suoi ordini, di qui umilianti tentativi di vessare il marito davanti alla moglie, bruciare denaro, tutto all’insegna di un folle e calcolato piano il cui scopo ultimo man mano, prova dopo prova,diventerà sempre più chiaro.

Shattered per la confezione e l’impegno degli attori va sicuramente lodato, Brosnan dopo James Bond si cimenta in un ruolo da villain molto caricato, a volte troppo, il re Leonida di 300, Gerard Butler fa doverosamnte il suo lavoro di padre e marito in balia degli eventi e l’efficiente Maria Bello sfoggia bellezza ed un intrigante misto di disperazione e determinazione che ne denota un piglio attoriale forse un pò sottovalutato.

Quindi Shuttered funziona? purtroppo no, questa volta i pur volenterosi attori sono in balia non solo del sociopatico di turno, ma anche di una sceneggiatura che gioca troppo col genere e con i spettatori sottovalutando entrambi.

Una serie di situazioni al limite del grottesco, una sequele di forzature narrative che lasciano alquanto interdetti, ed un finale che lascia lo spettatore disorienato per una palese e malcelata inverosimiglianza degli eventi.

Un peccato perchè il cast era più che dignitoso, e l’idea di un Brosnan cattivo a tutto tondo non ci dispiaceva, ma una scenggiatura raffazzonata ed un regista con poco personalità rendono tutta la pellicola molto poco convincente.