Da Killer Elite a Leon: 10 assassini di professione al cinema

Lo scorso venerdì è uscito nelle sale Killer Elite (la nostra recensione del film), action-thriller che racconta di un killer ritiratosi dal mercato (Jason Statham), che si trova costretto a tornare in campo quando il suo mentore (Robert De Niro) rischia la vita per un lavoro non portato a termine. Proprio di killer prezzolati e assassini professionisti ci occupiamo quest’oggi con una delle nostre classifiche speciali, che includono ben tre film del regista, sceneggiatore e produttore francese Luc Besson che per il filone sembra avere proprio un debole. Dopo il salto trovate la nostra top 10 di letali macchine addestrate per uccidere.

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I fratelli Coen girano Inside Llewyn Davis

Variey ci aggiorna sul prossimo progetto dei fratelli Joel ed Ethan Coen che ricordiamo sarà un biopic molto sui generis liberamente ispirata ad uno dei nomi più prestigiosi della scena folk della Greenwich Valley del 1960: Dave Van Ronk. Variety riporta che il film si intitolerà Inside Llewyn Davis e sarà incentrato sulle vicissitudini di Llewyn Davis musicista folk a New York nel 1960, periodo di massimo splendore per il genere.

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Berlinale 2011, apre True Grit dei Coen remake de Il Grinta

Comunicato in queste ore il film che aprirà l’edizione 2011 della Berlinale che si svolgerà dal 10 al 20 febbraio e che vedrà inaugurare la prestigiosa rassegna True Grit, remake del classico western con John Wayne il Grinta che all’epoca della sua uscita, si parla del 1970, valse a Wayne l’unico Oscar della sua carriera.

I fratelli Joel ed Ethan Coen tornano a suggestioni western dopo Non è un paese per vecchi, ripescando un classico del genere che oltre a due sequel di cui uno televisivo con Lee Montgomery diventerà l’occasione per la coppia di cineasti di tornare a Berlino, dopo la presentazione nel ’98 della black-comedy Il grande Lebowski con protagonista Jeff Bridges, che ritroveremo in True Grit nel ruolo che fu di John Wayne.

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La miglior fotografia del decennio 1998-2008 è de Il favoloso mondo di Amélie

Il favoloso mondo di Amelie

L’American Cinnematographer ha stilato insieme ai propri abbonati la classifica dei 50 film con la miglior fotografia del decennio 1998-2008. Alla votazione hanno preso parte oltre 17.000 lettori che hanno decretato vincitore Il favoloso mondo di Amélie, la cui fotografia è stata realizzata da Bruno Delbonnel. Il film francese ha battuto I figli degli uomini, secondo e Salvate il soldato Ryan, terzo.

Di seguito trovate la classifica completa.

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Action Figures, Jonah Hex

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Mentre attendiamo il rilascio di una data di uscita italiana Per il cinecomic Jonah Hex, negli States è uscito lo scorso 18 giugno, cominciamo a mostrarvi la prima serie di action figures dedicate all’antieroe in salsa western creato da John Albano e Tony DeZuniga per la DC Comics.

Jonah Hex appare per la prima volta nel 1972 sulla rivista di fumetti All Star Western, Hex non è certo un classico supereroe, cacciatore di taglie tormentato e sfigurato con alle spalle un’infanzia traumatica. Sul grande schermo ad interpretarlo ci sarà Josh Brolin, attore di razza già visto in Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen e nelle biopic W. e Milk.

Dopo il salto troverete l’action figure deluxe ispirata alle fattezze di Brolin, scala 1:6 e in edizione limitata da 1.000 pezzi, e un set di figures snodabili con dettagli d’alto profilo con la prima figure dedicata all’attrice Megan Fox. Nel set Jonah Hex (Josh Brolin), Leila (Megan Fox) e Quentin Turnbull (John Malkovich). Buon proseguimento.

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Magica Hollywood, come ti riciclo gli oggetti di scena

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Oggi vogliamo segnalarvi una curiosità riportata dal quoridiano Il corriere della sera che fa notare in un divertente articolo come sia abitudine degli studios americani riciclare oggetti scena e riproporli in film e serial televisivi con una certa nochalance,  tanto che alcuni blogger americani si sono divertiti a raccogliere una serie di immagini in cui compare nell’arco di cinquant’anni lo stesso quotidiano, naturalmente fittizio, passato di set  in set e da attore in attore, lo si può trovare in svariati serial come Mad Men e Desperate Housewives, ma anche far capolino in recenti produzioni da grande schermo come Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen.

E’ stato il magazine on-line Slate a segnalare questo cuurioso primato, il quotidiano in questione stampato negli anni’60 e che pare abbia cominciato a farsi notare nel 1991 nel serial Dallas, fa parte di quegli oggetti di scena che in alcuni casi si trasformano in ogetti da collezione in gergo chiamati prop replicas protagonisti di un florido mercato on-line.

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I dieci momenti indimenticabili del cinema del 2000-2009: secondo Moviefone vince la performance di Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro

Quali sono i dieci momenti indimenticabili della cinematografia dell’ultimo decennio (2000-2009)? L’arduo compito di rispondere a questa domanda se l’è preso il sito canadese Moviefone, che ne ha selezionati venticinque. Il migliore? La performance di Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro.

Noi ci accontentiamo di riportarvi le prime dieci posizioni, subito dopo il salto.

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I 50 migliori film del decennio secondo AV Club

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Dopo la classifica dei peggiori 19 film del 2009, AVClub alza il tiro e ci propone i 50 più belli del decennio, se la prima classifica era ardita questa diventa un’avventura, visto che si parla di una moltitudine di pellicole ed è difficile non rischiare di lasciare fuori qualche pezzo grosso, magari per inserire qualche scelta molto personale e un tantinello discutibile, non quanto per qualità, quanto nel volergli affibbiare l’etichetta di memorabile.

Così visionata la lista promossi sicuramente The Dark Knight, La 25° Ora, La città incantata, Kill Bill vol.1, Wall-E, Il signore degli anelli-Le due torri e Il labirinto del fauno, qualche perplessità su Audition, A.I.  intelligenza artificiale, United 93 e pollice verso invece per American psicho, Zodiac, A History of violence, Almost Famous e I figli degli uomini, questi ultimi film notevoli, ma da qui ad eleggerli tra i migliori del decennio.

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Torino Film Festival: 21 novembre. Il punto

Si è aperta all’insegna della mondanità la 26ma edizione del Torino Film Festival, che per la prima volta viene inaugurata nell’imponente teatro lirico del capoluogo piemontese, denominato Teatro Regio, commissionato da Carlo Emanuele III a Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri ed inaugurato nel 1740.

Una veste prestigiosa per accogliere due grandi firme del cinema internazionale come Roman Polanski, al quale l’edizione festivaliera dedica una delle tre retrospettive, e Oliver Stone, per l’anteprima italiana del chiaccheratissimo W., che troverete recensito sul nostro blog. Protagonista del ritratto è il presidente americano uscente Gorge W. Bush, interpretato da Josh Broslin.

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Recensione: Burn after reading

 

 

L’apertura è di quelle con il botto, che riescono a catturare l’attenzione di stampa e televisioni di tutto il mondo. Apre la 65° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la spy story politica e demenziale degli errori e degli orrori della CIA e i (dis)Servizi Segreti: Burn After Reading. Film fuori concorso di Joel ed Ethan Coen formato da un cast stellare contemporaneo: Brad Pitt e George Clooney.

 

Nei quartieri generali della CIA ad Arlington Va. arriva l’analista Osborne Cox (John Malkovich) per un incontro top secret. Sfortunatamente per Cox il segreto è presto svelato: è stato espulso. Cox non prende la notizia particolarmente bene e ritorna a casa, a Georgetown, per dedicarsi alle sue memorie e all’alcool, non necessariamente in quest’ordine.

Abbattuta, ma non particolarmente sorpresa, è sua moglie Katie (Tilda Swinton) che sta pensando di lasciarlo per il suo amante Harry Pfarrer (George Clooney), un maresciallo federale a sua volta già sposato..

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