Video parodia film sul ballo, Dance Flick

Senza dubbio il filone delle pellicole danzerecce alla Step Up ha ormai un suo pubblico consolidato, gli incassi non deludono e i sequel si moltiplicano, quindi poteva la famiglia Wayans maestra nella parodia trash, loro i primi due truci Scary Movie, non parodiare questo filone in piena ascesa?

Nasce così Dance Flick, spoof massacrato dalla critica americana e stranamente non particolarmente apprezzato dal pubblico d’oltreoceano, il film a coperto con un margine piuttosto risicato il budget investito, mentre da noi viste le premesse si è optato per un rilascio direct-to-video.

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10 film sul ballo

Oggi vi proponiamo una classifica ad hoc approfittando dell’uscita nelle sale di Step Up 3D, terzo capitolo di una fortunata serie che debuttò nel 2006 sotto la direzione della regista e coreografa Anne Fletcher e che lanciò l’attore Channing Tatum, visto di recente nel romance Dear John e nell’action G.I. Joe-La nascita dei Cobra e che nel 2009 ha sposato proprio la sua partner in Step Up Jenna Dewan.

Dopo il salto troverete una classifica che abbiamo stilato considerando pellicole con il ballo come elemento portante della narrazione che solitamente si accosta ad una storia d’amore o ad un sogno da realizzare in campo artistico, elemento quest’ultimo che contribuito a figliare tanti talent-show e reality di ultima generazione.

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Festival di Berlino 2010, i vincitori

Berlinale 2010

Traguardo raggiunto, ultima giornata del Festival di Berlino 2010 dedicata alla chiusura delle sezioni collaterali, ieri cerimonia di premiazione con proiezione fuori concorso di Otouto/About his brother del veterano Yoji Yamada che si aggiudica il premio speciale Berlinale Camera 2010.

Vediamo come è andata e chi ha vinto, perdono i reduci del Sundance, il cinema indipendente americano non ha convinto la giuria che assegna l’Orso d’Oro ad Honey/Bal del turco Semih Kaplanoglu, la storia di un bambino in cerca del padre apicoltore scomparso, sembra aver toccato le corde giuste,

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Festival di Berlino 2010, sesto giorno

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Inauguriamo la sesta giornata del Festival di Berlino 2010 segnalandovi l’entusiasmo e gli applausi riservati al cortometraggio Come si deve di Davide Minnella con Piera Degli Esposti e Diane Fleri, Minnella racconta della cucina di un carcere, e di una cuoca addetta all’ultimo pasto dei condannati a morte che passa le consegne ad una giovane ragazza. Il corto è stato presentato fuori concorso nella sezione speciale Culinary cinema.

Ora passiamo al concorso ufficiale, tre le pellicole di cui ci occupiamo oggi, iniziamo con Honey del regista turco Semih Kaplanoglu, Yusuf un ragazzino di sei anni, dopo la scomparsa di suo padre apicoltore sparito tra le montagne, intraprenderà un viaggio per ritrovarlo, e reduce dal Sundance la comedy di Nicole Holofcener Please Give con Catherine Keener e Oliver Platt, coppia decide di ampliare il proprio appartamento acquistando quello confinante, ancora abitato da una coriacea vecchietta.

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Honey, recensione

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Honey Daniels (Jessica Alba)  è una bella ragazza, molto dolce e con un innato istinto per la danza hip-hop, questo sua passione la porta a cimentarsi nel ruolo di coreografa e la sua avvenenza fa il resto. Così durante un sua  performance sulla pista da ballo di un locale dove la ragazza lavora, la talentuosa ragazza viene notata da un famoso regista di videoclip musicali, è la grande occasione che Honey aspettava e che decide di cogliere.

Questo suo nuovo impegno le ruberà del tempo prezioso, come quello dedicato ad un doposcuola in cui insegna hip-hop a dei ragazzini con l’intento di tenerli lontani dalle tentazioni della strada, e minerà inevitabilmente anche la sua vita sentimentale.

Come se non bastasse una volta in corsa Honey proverà sulla sua pelle il duro mondo dell’hip-hop visto dal di dentro, con le sue gelosie, i dissidi, l’ambizione sfrenata e i tanti, forse troppi, compromessi.

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Time for a dancing: il cinema a passo di danza

Oggi ci occupiamo dei film più belli che hanno come tema portante il ballo, naturalmente escludiamo i musical che fanno genere a sè, sono molti i film che hanno utilizzato la danza e la musica da ballo per raccontare piccole storie e grandi sogni, mostrandoci il lato più danzereccio e fascinoso di molti attori che si sono rivelati, controfigure a parte, provetti ballerini.

Senza andare troppo indietro nel tempo partiamo dagli anni ’70 con il classico La febbre del sabato sera, john Travolta ci racconta del re della disco Tony Manero, signor nessuno e commesso in una ferramenta di giorno e vera star della pista durante i fine settimana. Colonna sonora mitica e tanta nostalgia. Segnaliamo anche per l’intrigante colonna sonora e la regia muscolare di Sylvester Stallone anche il sequel Staying Alive, Manero esce dal ghetto e cerca la gloria, ma troverà ostacoli e complicazioni sentimentali.

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