Festival di Berlino 2010, sesto giorno

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Inauguriamo la sesta giornata del Festival di Berlino 2010 segnalandovi l’entusiasmo e gli applausi riservati al cortometraggio Come si deve di Davide Minnella con Piera Degli Esposti e Diane Fleri, Minnella racconta della cucina di un carcere, e di una cuoca addetta all’ultimo pasto dei condannati a morte che passa le consegne ad una giovane ragazza. Il corto è stato presentato fuori concorso nella sezione speciale Culinary cinema.

Ora passiamo al concorso ufficiale, tre le pellicole di cui ci occupiamo oggi, iniziamo con Honey del regista turco Semih Kaplanoglu, Yusuf un ragazzino di sei anni, dopo la scomparsa di suo padre apicoltore sparito tra le montagne, intraprenderà un viaggio per ritrovarlo, e reduce dal Sundance la comedy di Nicole Holofcener Please Give con Catherine Keener e Oliver Platt, coppia decide di ampliare il proprio appartamento acquistando quello confinante, ancora abitato da una coriacea vecchietta.

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Concludiamo lo spazio dedicato alla Selezione ufficiale con l’iraniano The Hunter di Rafi Pitts, ex-detenuto che mantiene moglie e figlia lavornado come guardiano notturno, al ritorno da un turno di lavoro scoprirà che entrambe sono scomparse, la prima è stata uccisa durante una manifestazione, dell’altra si scoprirà il corpo poco più tardi. Disperato e in preda al rancore l’uomo ucciderà due poliziotti e si darà alla macchia braccato dalle autorità, inizierà cosi una caccia all’uomo tra i boschi, dove ben presto non si capirà piu chi è preda e chi cacciatore.

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Concludiamo segnalandovi un’altra pellicola che via Sundance approda a Berlino nella sezione speciale Generation, trattasi di Boy del regista neozelandese Taika Waititi che ci racconta le peripezie di un ragazzino Maori di undici anni, alle prese con il ritorno del padre latitante, che scoprirà non essere l’eroe da lui idealizzato per anni, ma solo un furfantello di mezza tacca in cerca di un tesoro sepolto.