Biutiful, recensione in anteprima

Uxbal (Javier Bardem) ha due figli da tirare su e che gli sono stati affidati dopo che la moglie Marambra da cui è separato ha subito un crollo nervoso che non gli permette di accudirli, ma i problemi dell’uomo non finiscono certo qui visto che un cancro inoperabile gli sta lentamente divorando la vita, ma Uxbal è un padre devoto che non intende lasciare i figli in balia del destino.

Uxbal vive una doppia vita, quella di padre e quella sommersa che lo porta a contatto con il sottobosco della manodopera clandestina delle comunità di immigrati cinesi e africani che popolano i ghetti di una Barcellona nascosta, crepuscolare che vive e muore ad ogni tramonto.

Seguiremo l’evoluzione della malattia di Uxbal e il suo peregrinare tra angusti vicoli, scantinati e appartamenti dove i clandestini vivono stipati a decine, scopriremo l’altro volto di un padre che mentre pensa al futuro dei suoi figli si sporca le mani consapevole di dover un giorno pagarne il prezzo, ma la famiglia è tutto e Uxbal ha quasi esaurito il tempo.

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Torino Film Festival 2010, Winter’s Bone entusiasma la rassegna piemontese

Reazioni entusiaste per l’opera seconda della regista Debra Granik che approda alla ventottesima edizione del Torino Film Festival conquistando pubblico e critica, niente di così inaspettato vista la sequela di premi rastrellati in patria.

Winter’s Bone arriva in Italia dopo essersi aggiudicato un premio speciale al Sundance e i prestigiosi Gotham Independent Film Awards lasciando sul campo concorrenti agguerriti come Black swan ed il remake Let me in, per poi piazzarsi in pole position ai prossimi Independent Spirit Awards con ben sette nomination.

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Oscar 2011, Biutiful di Inarritu è il candidato messicano

Torniamo a parlare degli Oscar 2011 e della corsa alle nomination per il miglior film straniero, stavolta è il Messico a comunicare ufficialmente il suo candidato all’ambita cinquina.

La scelta è caduta sull’intenso Biutiful di Alejandro Gonzalez Inarritu, pellicola che racconta attraverso il confronto tra due amici d’infanzia, ora su barricate opposte la piaga del traffico di esseri umani.

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Venezia 2010: in giuria anche Salvatores e Guadagnino

Dopo aver annunciato i film d’apertura e di chiusura del Festival di Venezia 2010, la direzione ha reso noto i nomi che comporranno la giuria internazionale della manifestazione e che l’11 settembre, dopo aver visto tutti i film in concorso, assegneranno i premi ufficiali.

Ad affiancare il presidente di giuria Quentin Tarantino ci saranno anche due italiani: il regista premio Oscar Gabriele Salvatores e il regista e sceneggiatore Luca Guadagnino, già presente al Lido lo scorso anno nella sezione Orizzonti con Io sono l’amore.

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NIFF 2009: Newport International Film Festival

immagine1Dal 3 al 7 Giugno 2009 nello stato americano del Rhode Island, la cittadina di Newport ospiterà la dodicesima edizione del Newport International Film Festival 2009, cinque giorni e cinque notti dedicate al cinema in cui verranno proiettate oltre 90 opere tra lungometraggi, corti e documentari.

La manifestazione si prefige di dare la giusta visibilità ad un cinema indipendente e nazionale snobbato dalle grandi produzioni ed in undici anni questo prestigioso evento ha attirato più di diecimila presenze tra filmaker, produttori, critici e semplici appassionati.

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Guillermo Arriaga, reale ed immaginario

Venerdì 7 novembre debutta nelle sale italiane: The Burning Plain presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, per la regia di Guillermo Arriaga, e per voi prontamente visionato e recensito dal sottoscritto.

Nato dall’idea di un dramma umano che ruota intorno ai quattro elementi: terra, fuoco, acqua e aria, originariamente, doveva semplicemente intitolarsi The Four Elements. Poi, però, la storia ha preso un’altra direzione e Arriaga ha potuto mettere insieme un cast di giovani attori di talento, dominato dal fascino e dal talento di due attrici premio Oscar, come Charlize Theron e Kim Basinger.

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Gomorra e Into the Wild, migliori film d’essai 2008

Sono Into the wild di Sean Penn e Gomorra di Matteo Garrone, i vincitori del referendum Migliori film d’essai 2008, promosso dalla rivista ‘Vivilcinema’ e dalla Fice, federazione italiana cinema d’essai, in collaborazione con il Fac, comitato film arte e cultura.

La premiazione si svolgerà in occasione dell’ottava edizione degli Incontri del Cinema d’essai, in programma ad Asti dal 7 al 9 ottobre; I tributi saranno assegnati nella serata di mercoledì 8 ottobre.

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Recensione: The Burning Plain

The Burning Plain, che inizialmente doveva chiamarsi I Quattro Elementi, è il nuovo acclamato lavoro in concorso alla 65 Mostra del Cinema di Venezia del maestro Guillermo Arriaga, premio Oscar per Babel.

Opera drammatica che analizza il legame misterioso che unisce diversi personaggi separati nello spazio e nel tempo: Marianna (Jennifer Lawrence), una sedicenne che cerca disperatamente di rimettere assieme i cocci delle vite dei genitori in una città di confine in Messico; Sylvia (Charlize Theron), una donna di Portland che deve affrontare un’odissea emotiva per cancellare un peccato dal suo passato; Gina (Kim Basinger) e Nick (Joaquim de Almeida), una coppia alle prese con un’intensa relazione clandestina e Maria (Tessa Ia), una giovane ragazza che aiuta i genitori a trovare la redenzione, il perdono e l’amore.

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65ma Mostra del Cinema: tutti pazzi per Charlize

Come definirla? Bella, incantevole, splendida ma anche dolce, disponibile, affatto presuntuosa, insomma in una sola parola diva! Charlize Theron, ha calamitato nella giornata appena trascorsa l’attenzione dei media alla Mostra del Cinema di Venezia e della folla che la attesa a lungo e con pazienza ieri sera in occasione della premiere del film in concorso che la vede come protagonista assieme a Kim Basinger assente al Lido, The Burning Plain.

Dopo lo spumeggiante esordio della kermesse cinematografica con due grandi e belli primi della classe, quali sono Brad Pitt e George Clooney, gioia del pubblico femminile, anche quello maschile ha potuto deliziarsi della vista di Charlize Theron, presente nel duplice ruolo di attrice-produttrice esecutiva dopo l’esperienza di Monster. Alla conferenza stampa c’era anche il regista del film Guillermo Arriaga, premio Oscar per la sceneggiatura di Babel, meritevole di menzione per almeno un altro lavoro: 21 grammi, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa.

The Burning Plain è una storia complessa dove 5 storie vissute tra gli Stati Uniti e il Messico si intersecano tra di loro nell’intento manifesto da parte del regista di rappresentare i quattro elementi aria, acqua, terra, fuoco. Obiettivo raggiunto a giudicare dalla reazione del pubblico.

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65ma Mostra del Cinema: spiccano Kitano e Pontecorvo

Dopo la cascata di immagini da quel della Cina, grazie all’evento olimpico anche la 65ma Mostra del Cinema di Venezia, si permea di fascino orientale, questa volta giapponese, grazie alla nuova pellicola in concorso Akires to kame (Achille e la tartaruga), del regista-attore di Hana-bi, Takeshi Kitano. Il film fa parte di una miniserie di tre inaugurata proprio dalla Mostra nel 2005 con Takeshis per poi proseguire l’anno scorso con Kantoku Banzai!.

Protagonista il mondo dell’arte e in particolare un pittore tal Machisu (Kitano stesso), la cui unica vera soddisfazione è riuscire a fare ciò che più gli piace, sebbene il destino non gli permetta di raggiungere il successo tanto agognato da artisti come lui, col passare del tempo e l’avvicinarsi della vecchiaia, i reiterati tentativi di vedere riconosciute le proprie opere lo porteranno a superare ogni limite. Kitano, pittore lui stesso, si diverte a commentare in maniera giocosa e dissacrante il campo artistico-pittorico, dando vita a un opera sicuramente degna di nota, non priva di risvolti drammatici.

“Volevo descrivere il mio conflitto come regista e personaggio televisivo, e stavolta volevo farlo tramite l’arte – commenta Kitano in conferenza stampa a Venezia – “Metto in scena il lavoro dell’artista e quello che lui esprime. Ho trattato il lato oscuro dell’arte, volevamo descrivere una storia davvero crudele, l’arte vista come una droga”.

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