La fortunata congiuntura internazionale oltre ad importanti interventi governativi, hanno permesso in questi ultimi mesi al cinema brasiliano, di risollevarsi da un lungo periodo di crisi. Il successo oltre confine di film come Tropa de Elite, di José Padilha, che ha ottenuto l’Orso d’Oro per il miglior film alla Berlinale del febbraio scorso e il premio come migliore attrice a Cannes di Sandra Corveloni, protagonista di Linha de Passe, di Walter Salles e Daniela Thomas, hanno di fatto permesso al grande pubblico di apprezzare le pellicole del Paese sudamericano.
Un gradimento indiscusso a cui va ad aggiungersi il favore conseguito da altre pellicole come A casa de Alice, di Chico Teixeira che ha conquistato il Premio per il miglior film ai festival di Fribourg, Guadalajara e La Habana del 2007 e Estomago, di Marcos Jorge, una coproduzione italo-brasiliana che ha ottenuto il Premio per il miglior film al Festival di Montevideo del 2008.
In questi ultimi mesi le pellicole brasiliane hanno cominciato a fare timidamente capolino anche sul mercato nostrano: oltre al già citato Tropa de Elite, ricordiamo O ano em que meus pais sairam de férias, di Cao Hamburger, già candidato lo scorso febbraio all’Oscar per il miglior film straniero e Cidade Baixa, di Sérgio Machado, presentato al Festival di Cannes del 2005.
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