Skunk di Annie Silverstein vince il premio della Cinéfondation di Cannes

La giuria presieduta dal regista iraniano Abbas Kiarostami ha assegnato il premio della Cinéfondation del Festival di Cannes al film “Skunk” di Annie Silverstein.

Ricordiamo che questo premio è dedicato ai migliori cortometraggi degli studenti che quest’anno erano 16, scelti tra 1.631 proposte provenienti da 457 scuole.

Il film racconta di una 14enne che vive in una zona rurale del Texas che perde la sua innocenza dopo che il suo amato pit-bull viene rubato per i combattimenti tra cani.

Annie Silverstein ha ricevuto una sovvenzione di 15.000 euro, come parte del suo premio e verrà invitata di nuovo a Cannes con il suo primo lungometraggio.

Il secondo premio è stato assegnato a “Oh Lucy!”, diretto dallo studente giapponese Atsuko Hirayanagi.

Il terzo premio è andato all’italiano “Lievito Madre” di Fulvio Risuleo, studente del Centro Sperimentale di Cinematografia, condiviso con “The bigger picture” di Daisy Jacobs.

A proposito del suo film, Risuleo ha detto:

È la storia di una coppia, o meglio, della loro relazione messa a dura prova dall’arrivo di un terzo incomodo. Lui (Emiliano Campagnola) interpreta un artigiano che nell’aggiustare un vecchio pianoforte trova una pallina di lievito madre e decide di adottarlo. Lei (Virginia Quaranta), viene lentamente messa da parte, perché il lievito ha bisogno di continue attenzioni e reagisce anche agli stimoli (in questo caso è stato decisivo l’aiuto dell’effettista Luigi D’Andrea). La situazione tra i due comincia a farsi complicata e questo porta all’epilogo, che però preferisco non svelare.