Ruslan, recensione

Ruslan Drachev (Steven Seagal) è un ex-membro della mafia russa a riposo che vive in California, una telefonata della sua ex-moglie gli comunica le imminenti nozze della loro figlia.

Il problema è che il fututo sposo della figlia sembra essere imparentato con il boss per il quale Ruslan ha lavorato quando ancora era in arrività, quindi questo inevitabilmente avrà ben presto delle conseguenze.

Le conseguenze si materializzeranno in un’aggressione in casa, proprio il giorno delle nozze ai danni della figlia di Ruslan e della sua ex-moglie, la prima ridotta in fin di vita la seconda uccisa a sangue freddo.

Ruslan utilizzerà tutte le sue conoscenze e la sua sete di vendetta per andare fino in fondo alla storia, tornando a frequentare il sottobosco criminale che lo ha visto criminale in erba per scovare ed eliminare il mandante dell’aggressione.

Ennesima pellicola direct-to-video per l’immarcescibile Steven Seagal reuccio incontrastato dell’action da home-video, che in  questi anni ha sfornato una sequela imbarazzante di thriller-action fotocopia messi in scena da registi di serie Z che non hanno saputo sfruttare l’indubbio carisma, appannato ma di certo non svanito, di uno degli attori action più amati degli anni ’90.

Stavolta sembra che Seagal abbia azzeccato il regista, perchè chiaramente il copione resta il medesimo da qualche anno a questa parte con qualche rara eccezione orientaleggiante (Belly of the beast) e un’incursione horror (Attack force-La morte negli occhi).

Il regista in questione è lo sconosciuto Jeff King che sembra aver dato un’occhiata a Giustizia a tutti i costi, uno dei migliori film di Seagal firmato nel 1991 dal veterano John Flynn, perchè riesce a far tornare a galla qualche reminiscenza del Seagal che fu allestendo un discreto action-thriller.

Un’infarinatura di poliziesco, un esercito di tatuatissimi brutti ceffi da mafia russa e qualche scazzottata per rinverdire i bei tempi, Ruslan è senza dubbio il migliore direct-to-video sfornato sinora da mr. Seagal, un buon film di cassetta per una serata scacciapensieri all’insegna del revenge-movie.

Note di produzione: il film è conosciuto anche con il titolo di Driven to Kill.