A volte ci si ritrova ad essere spiazzati dalla nostra stessa immagine, quando ci guarda, inacciosa, dallo specchio. Forse proprio perchè si ha l’impressione che oltre alla nostra immagine possa riflettere anche la nostra rabbia, le nostre paure, i nostri sbagli.
Ben Carson non ha mai smesso di avere paura, neanche quando l’alcol lo riempiva fino agli occhi; si tratta del tipo di paura che ha la persistenza e l’intonazione dell’eco del Big Bang, una paura che in molte persone non viene mai risvegliata, ma che schizza fuori come da un’arteria recisa, magari grazie a un colpo di pistola, magari se siamo noi a infliggerlo e non a riceverlo.
La paura di diventare ciò che non si crede di essere ci rende cinici, e frustra le nostre speranze. Non ci sono parole per raccontare cosa c’è oltre lo specchio; Alice ce lo racconta in un modo tutto suo, a si tratta di un passaggio tutt’altro che fiabesco.