Nothing but the truth: esce nelle sale americane il thriller politico con Kate Beckinsale

Dai tempi della fonte più famosa della storia del giornalismo, quel Gola profonda che collaborò all’esplosione dello scandalo Watergate, deontologia vuole, che ogni giornalista, anche a costo di beccarsi salate pene pecuniarie o peggio, finire dietro le sbarre, debba proteggere le proprie fonti, e in Nothing but the truth si vedono le conseguenze di questa coraggiosa linea di condotta.

Rachel Armstrong, giornalista politica, vive e lavora nella città di Washington, in seguito ad un suo articolo, un agente della CIA sotto copertura viene inquisito. Quando gli viene chiesto di rivelare il nome della sua fonte, Rachel rifiuta, innescando un meccanismo ben noto al mondo del giornalismo, scegliere tra il proprio credo lavorativo e professionale e un sistema giudiziario che punisce e si scontra con regole che da anni vengono applicate dai giornalisti a prescindere dalle leggi applicate nei tribunali americani.

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The puzzle: frammenti di un thriller

Interno, notte, un telefono squilla, una donna risponde urlando qualcosa all’interlocutore dall’altra parte dell’apparecchio, sembra essere il figlio con l’ennesima richiesta di soldi, lei stizzita riaggancia, di nuovo uno squillo. due…..la donna ignora il telefono e si siede in sala da pranzo intenta a terminare un puzzle iniziato ore prima, sembra tornata la tranquillità, ma la notte riserva ancora delle sorprese……..

Non fatevi ingannare dall’incipit in lingua inglese, The puzzle è un corto italiano, il regista è Davide Melini, giovane ma con alle spalle una lunga lista di collaborazioni ed esperienze sul campo, l’ultima con Dario Argento in cui ha ricoperto il ruolo di aiuto-regista ne La terza madre, appassionato di horror, in questo corto, di appena cinque minuti esplora tecniche e meccanismi del thriller, con una regia da manuale inanella una serie di inquadrature, che giocano con il genere aiutate da un’ottima colonna sonora e da una fotografia dalle notevoli suggestioni cromatiche.

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Le avventure del topino Despereaux: esce in Inghilterra e America il cartoon di natale

Dopo Stuart Little, il Topolino sotto sfratto di Verbinski e Ratatouille il ratto chef della Disney , ecco Despereaux un nuovo compagno d’avventure per i più piccoli, ma che strizza l’occhio anche ai papà e alle mamme che giocoforza dovranno accontentare la prole e tornare per un paio d’ore un pò bambini.

Despereaux è un grazioso topolino dotato di una spiccata intelligenza, che però invece che aiutarlo lo fa finire spesso e volentieri nei guai. Queste sue innate capacità intellettive vanno purtroppo, di pari passo con una certa audacia e spericolatezza che lo portano a vivere molte avventure/disavventure, una di queste lo porterà al cospetto nientemeno che di una principessa. La sfrontatezza del topino nel rivolgere la parola alla regal pulzella lo farà spedire in prigione e tra le grinfie di alcuni ratti poco raccomandabili, e il piccolino dovrà usare tutta la sua furbizia per sopravvivere e riguadagnare al libertà.

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Recensione: Come un uragano

Adienne Willis (Diane Lane), separata da Jack (Christopher Meloni), il marito traditore, che vuole a tutti i costi tornare con lei, anche a costo di descrivere ai figli, Amanda (Mae Whitman) e Danny (Charlie Tahan), la madre come una donna cattiva, che non è capace di perdonare, decide di prendersi un attimo di pausa dalla routine quotidiana, andando in soccorso della sua amica Jean (Viola Davis), che ha bisogno di qualcuno che gestisca il suo piccolo albergo di Rodanthe (North Carolina) mentre è via.

Qui Adrienne conosce Paul Flanner (Richard Gere), un medico, che ha deciso di alloggiare nell’edificio in alta stagione, solo per avere l’opportunità di incontrare il marito di una donna, che è morta per mano sua durante un intervento.

I due cinquantenni approfitteranno del tempo trascorso insieme, per ascoltare e comprendere l’uno le difficoltà dell’altro (lei indecisa se riaccettare il marito nella sua vita, lui certo di dover incontrare proprio figlio,c on cui non parla dal giorno della tragedia) e finiranno per innamorarsi, proprio mentre un uragano si sta per abbattere sull’abitazione e il destino ha pensato di regalare nuove gioie e dolori.

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Da Cruise a Miller, da Verbinski a New Moon: registi, attori e film, ancora novità per tutti i palati

Vi abbiamo un po’ lasciato a bocca asciutta in questi giorni, riguardo alle tantissime novità in arrivo da Hollywood. Rimediamo oggi, cominciando subito: Frank Miller prossimamente si dedicherà alla versione cinematografica di Burk Rogers, un classico fantascientifico nato alla fine degli anni ’20.

Mentre Buz Luhrmann, girerà Il grande Gatsby, il film tratto dall’omonimo romanzo del 1925 di Francis Scott Fitzgerald, Adam Shankman ha firmato con la sony per dirigere Simbad e con la Disney, per Bob the Musical, la storia di un uomo che sente le canzoni interiori del cuore della gente, mentre Stephen Chow ha appena rinunciato di girare The Green Hornet a causa di continui dissidi creativi con la produzione, di cui sarà pur sempre interprete.

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Weekend al cinema: Natale a Rio, Madagascar 2, Il cosmo sul comò, Ember, Come un uragano, Il bambino con il piagiama a righe, Baby Love

Anche quest’anno il Natale comincia qualche giorno prima grazie all’ormai classico cinepanettone interpretato da Carlo Vanzina. Natale a Rio, interpretato da Christian De Sica e Massimo Ghini, dovrà vedersela con il film d’animazione Madagascar 2 e il nuovo lavoro di Aldo, Giovanni e Giacomo, Il cosmo sul comò.

Il quadro dei film viene completato dal fantastico Ember, il film rivelazione in America, Il bambino con il pigiama a righe, il nuovo romantico film con Richard Gere, Come un uragano e il francese Baby Love. Tutti questi, però, hanno poche possibilità di reggere l’urto dei tre titoli principali.

Vediamo insieme, nel dettaglio, il cast e le trame delle nuove uscite del weekend:

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Cinema Italiano 2008: non solo Gomorra

Insomma insomma, che anno difficile questo 2008! E quanto cinema ci siamo visti, a volte nostro malgrado, devo dire; mi è accaduto spesso, infatti, il venerdi sera, di andare al cinema ed essere imbarazzato nel constatare che niente suscita realmente quella spinta motivazionale alimentata sicuramente da una rosa sempre variopinta di scelte possibili!

Col cinema italiano, poi, si deve andare particolarmente cauti; non che abbia alcunchè in meno rispetto al cinema d’oltralpe, semplicemente si tratta secondo me di un genere a sè, per lo meno è come lo vivo io, anche se una simile affermazione banalizza il mio pensiero.

Ad ogni modo, iniziamo ricordando Amore Bugie e Calcetto di Luca Lucini, e Caos Calmo, di Antonello Grimaldi, con Nanni Moretti; entrambi hanno fatto parlare di sè per motivi assolutamente diversi.

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Diane Lane: La diva della porta accanto

Diane Lane è un’attrice di talento e una bellissima donna dal fascino discreto, non una bellezza aggressiva alla Angelina Jolie, ma un fascino rassicurante, una bellezza che incanta ma non intimorisce, come lo stesso Richard Gere, suo compagno di lavoro nel recente Come un uragano ama definirla.

Diane lane nasce a New York city il 22 Gennaio 1965, visto che il sangue non è acqua, ci pensa la bellissima mamma, ex-playmate Collen Farrington a donargli grazia e bei lineamenti, mentre per l’inclinazione al palcoscenico ci pensa papà Burt, insegnante di recitazione, Già sul palcoscenico alla tenera età di sei anni, si conquista nel 1979 la copertina di Time magazine grazie al romantico Una piccola storia d’amore accanto alla leggenda Laurence Olivier.

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Angela Finocchiaro: l’irresistibile leggerezza dell’essere

Angela finocchiaro rappresenta con la sua ironia mista a fragilità la combattività dell’animo femminile, l’attrice si cala in ogni suo personaggio donandogli una leggerezza e al contempo uno spessore che stupiscono. Tra tv, teatro e cinema riesce a spaziare nei generi, attraversando questi tre mondi così diversi e donandoci personaggi ed emozioni ogni volta diversi e ogni volta sorprendenti.

Angela Finocchiaro nasce a Milano il  20 Novembre 1955, durante gli anni ’70 il teatro assorbe e catalizza il suo talento, grazie alla compagnia Quelli di Grock, fondata con Maurizio Nichetti (Ladri di saponette), l’attrice mette a punto una serie di personaggi stralunati dalla forte connotazione comica e dall’impronta surreale. Quando Nichetti farà il salto dal palcoscenico al grande schermo, lei lo seguirà diventando coprotagonista di Ratataplan (1979) e Ho fatto splash (1980)

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Yes Man: in arrivo dagli States il nuovo film di Jim Carrey

Nelle sale americane esce Yes Man, l’esilarante commedia ci mostra Carl Allen (Jim Carrey) alle prese con uno dei nuovi guru americani, quelli che scrivono collane di libri e organizzano riunioni di training autogeno, di esaltazione dell’Io, quelli che oggi amano definirsi Coach life, allenatori per la palestra della vita.

Carl viene convinto a cambiare il suo modo di approcciare il prossimo, ma l’idea di cambiare il proprio stile di vita e dire sempre si a tutto e a tutti, si rivelerà pessima per lui, ma esilarante per noi spettatori, Carrey ci offrirà una serie di gag ben rodate che ormai fanno parte del suo repetorio, ma che hanno una fisicità tale che non ridere sarà impresa impossibile.

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Sag Awards 2009, le nomination cinematografiche: cinque candidature per il dubbio, tre per Milk. C’è ancora Heath Ledger

Arrivano ulteriori indicazioni per pronosticare i possibili vincitori degli Academy Awards, grazie alla lista dei nominati ai SAG 2009, i premi annuali dello Screen Actors Guild. Il sindacato degli attori ha rafforzato, dando ben cinque candidature, le possibilità di vittoria de Il dubbio. Bene anche Milk, Il curioso caso di Benjamin Button, entrambi con 3 nomination, Il cavaliere oscuro e The Millionaire, con due.

Visto, che i riconoscimenti riguardano gli attori, si può dire che le nomination sono abbastanza significative per capire che aria tira negli States in vista degli Oscar: sembra sempre più probabile una sfida tra Sean Penn e Frank Langella per la statuetta del miglior protagonista (Brad Pitt e Mickey Rourke in seconda fila), una sfida aperta per la migliore attrice protagonista, con Meryl Streep e Kate Winslet leggermente in vantaggio sulle rivali, un ampio vantaggio per Heath Ledger come miglior attore non protagonista e per Penelope Cruz nella corrispettiva categoria femminile.

Prima di vedere tutti i nominati, vi invito a guardare su Cinetivu la lista completa delle candidature ai SAG 2009 per le serie tv.

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L’uomo perfetto avrà un remake americano

La commedia italiana L’uomo perfetto, diretta da Luca Lucini e interpretata da Riccardo Scamarcio, Francesca Inaudi, Gabriella Pession e Giampaolo Morelli, avrà un remake americano: ad annunciarlo è la Film Department, che ha confermato di voler riproporre in inglese la storia.

A dirigere la storia, che narra di una ragazza che, pur di prendersi il ragazzo della sua migliore amica, ingaggia un attore per trasformarlo nell’uomo perfetto per la sua amica è stato chiamato il regista di Shall We Dance?, Peter Chelsom.

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Racconti Incantati, Gran Torino, The Horseman, Eden Log, trailer e video

Anche oggi continuiamo a proporvi nuovi video e trailer di film molto attesi: in questo post prendiamo in considerazione nuovamente Racconti Incantati – Bedtime Stories, di cui sono arrivate 4 nuove clip, Grande Torino, di cui vi mostriamo due video e, infine, The Horsemen ed Eden Log di cui vi mettiamo a disposizione i nuovi trailer.

Cominciamo con il nuovo film della Disney, Bedtime Stories, con Adam Sandler: la pellicola, che uscirà in America il 20 marzo annovera nel cast anche Keri Russell, Guy Pearce e Courteney Cox.

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Da Tobe Hooper a Xavier Gens: famiglie da horror

Famiglia, nucleo, simbolo di unione e di legame indissolubile, con l’avvicinarsi delle festività e del Natale, la famiglia come concetto si amplifica, diventa icona da rivalutare, valore da riscoprire e intorno a milioni di tavole imbandite si celebrerà quel rito propiziatorio di ritorno alle origini attraverso il binomio cibo e famiglia.

Binomio che trasmette serenità, profumi familiari e sensazioni di benessere, ma immaginiamo un’altro mondo, con valori simili ma distorti, sempre il pranzo come rito associato alla famiglia, ma la deformità come normalità, l’orrore e la follia come mostruose forme d’affetto e infine voi…come portata principale.

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