La televisione e la politica italiana sono irrimediabilmente guasti? E’ in corso un rincoglionimento massmediatico dell’italiano medio ormai irrimediabilmante schiavo della tv? E cosa più importante, deve ricordarcelo un documentario svedese che l’anomalia Italia nel mondo rischia di minare la nostra credibilità e che la televisione è ormai da anni alla deriva e il trash regna sovrano?
Videocracy cavalca l’onda politica del momento e sbarca a Venezia accolto da ovazioni, ci mostra un velino che afferma di essere un incrocio tra Van Damme e Ricky Martin e fa solo tanta tristezza, e poi un compiaciuto Lele Mora con suoneria fascistoide e un Corona che si definisce un eroe dei nostri tempi, e tutta la rivoluzione culturale innescata, secondo il regista italo-svedese Erik Gandini, dalla televisione commerciale de Il Presidente.
Diciamocela tutta Videocracy è tecnicamente lontano anni luce dai migliori prodotti del genere e anche dalla nostra migliore televisione di qualità che per quanto i nostri cugini svedesi possano pensare, ancora è capace di regalarci dell’ottimo intrattenimento.