Incassi al botteghino: Avatar imbattibile negli States, Io, loro e Lara boom in Italia!

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Mentre negli States continua l’inarrestabile corsa di Avatar (ora secondo miglior incasso di tutti i tempi), in Italia stravince Io, loro e Lara con un risultato netto, oltre 4.6 milioni di euro nel weekend (8,2 milioni di euro totali dal 5 gennaio!). Alle spalle del film di Verdone, re degli incassi di inizio anno, si conferma l’inamovibile Sherlock Holmes con altri 1,99 milioni di euro (16,2 totali). In terza posizione risorge in Italia Il mondo dei replicanti con ben 996mila euro. Quarto, ancora una volta, Hachiko, che con 937mila uero arriva a superare i 4 milioni totali. Bene anche Il riccio, quinto con 669mila euro (1,1 totali) e Soul Kitchen, decimo con 362mila euro, ma la media per sala molto alta (4.533 euro, terza della settimana). Delude Rec 2, con soli 327mila euro. Scivolano i cinepanettoni: ottavo Io & Marilyn, con 475mila euro (12,9 milioni totali) e nono Natale a Beverly Hills con 414mila euro (20,7 milioni totali).

Negli States come abbiamo detto Avatar, per la quarta settimana consecutiva è in testa ai box office con 48,5 milioni di euro (maggior incasso di sempre per un film al quarto weekend e maggior incasso di sempre per un film in un weekend di gennaio). Con questa cifra il film arriva in patria a quota 429 milioni. Fuori dai propri confini ha superato i 906 milioni di dollari (totale nel mondo 1,334 miliardi di dollari a 500 milioni da Titanic!).

Il resto della classifica. Al secondo posto si piazza Sherlock Holmes con 16,6 milioni di dollari (165,1 totali), al terzo Alvin Superstar 2 con 16,3 milioni (178,1 totali), al quarto la novità Daybreakers con 15 milioni tondi tondi, mentre al quinto si trova E’ complicato con 11 milioni (76,3 totali). Le altre novità: Leap Year è sesto con 9,1 milioni di dollari, mentre Youth in Revolt è solo nono con 7 milioni.

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Avatar, colonna sonora

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Sicuramente non ci poteva essere scelta più azzeccata del compositore James Horner per trasporre in note le meraviglie di Avatar e del pianeta Pandora, ricordiamo che il compositore aveva già collaborato con il regista James Cameron ai tempi di Aliens-scontro finale, nonchè dato corpo e vigore epico anche al Braveheart di Mel Gibson e al Troy di Wolfgang Petersen.

In questo caso Horner da il meglio di sè sfornando quattordici immersive e memorabili tracce, che grazie a sonorità d’ampio respiro e suggestioni etniche riescono ad accompagnare lo spettatore nella vastità dei paesaggi del pianeta dei Na’vi e a raccontarci il loro vivere in simbiosi con una natura che è parte del loro essere, senza dimenticare l’intercalare di voci e cori ad impreziosire il tutto.

Una colonna sonora di grande impatto che ci ripropone intatte le emozioni provate in sala, da segnalare il coinvolgente brano I see you composto da Horner e interpretato da Leona Lewis, e la memorabile traccia numero 5 Becoming One Of  “The People” Becoming One With Neytiri. Dopo il salto compilatione e video musicale.

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Soul Kitchen, recensione

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Zinos (Adam Bousdoukos) è un ragazzo di origine greca che gestisce con scarso successo un ristorante in quel di Amburgo, oltre ai problemi economici in cui sguazza si aggiungono anche quelli sentimentali, perchè la sua fidanzata è in procinto di partire per un lungo viaggio che la terrà lontana per molto tempo, e quindi la ragazza chiede a Zinos di lasciare tutto per seguirla.

E se questo non bastasse c’è anche il fratello Illias (Moritz Bleibtreu) complicare le cose, visto che arrestato per furto, è ora in libertà vigilata e lavora nel locale, il che crea qualche tensione e un bel surplus di ansia allo già stressato Zinos, aggiungiamoci controlli sanitari e relative minacce di chiusura, nonchè un infortunio alla schiena che sembrerà proprio il K.O. definitivo.

Il destino comunque non gli volterà del tutto le spalle, anzi dopo averlo messo alla prova gli regalerà un’inaspettato Jolly rappresentato da un geniale e bisbetico chef, che si rivelerà una piacevole sorpresa dando con la sua cucina nuovo vigore al ristorante che finalmente comincerà a dare i suoi frutti, e non solo, perchè al nuovo cuoco si unirà la musica del fratello Illias che si riciclerà DJ, ma proprio quando tutto sembrerà girare per il verso giusto…

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La grande fuga, recensione

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Durante la seconda guerra mondiale il comando tedesco decide di riunire in un unico campo di prigionia sito in Germania, tutti quei piloti alleati che si sono rivelati degli esperti in evasioni, tra questi quello che diventerà il leader del nuovo gruppo, il caposquadriglia Roger Bartlett (Richard Attenborough).

Come naturale che fosse il gruppo di specialisti deciderà di tentare il colpo grosso, organizzando un’evasione di massa che prevede la fuga di oltre duecento detenuti attraverso tre tunnel realizzati sotto la supervisione del tenente Danny Velinski (Charles Bronson) soprannominato il re dei tunnel.

Alla pianificazione della grande fuga, naturalmente approvata dall’ufficiale più alto in grado del campo, il maggiore Ramsey (James Donald), si uniranno un esperto scassinatore, un falsario, un falegname ed altre figure chiave che dovranno occuparsi della logistica e del dopo-fuga con documenti falsi, divise e tutto l’occorrente affinchè la trasferta oltreconfine vada a buon fine.

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The Bourne Supremacy, recensione

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Jason Bourne (Matt Damon) spietato ex-agente CIA senza alcun ricordo della sua vita da killer si è trasferito nella lontana India in cerca di un pò di pace insieme alla  sua compagna Marie (Franka Potente), che cerca di aiutarlo a ricomporre giorno dopo giorno flash, reminiscenze, incubi che tornano a galla alla rinfusa senza avere ami un senso logico o perlomeno illuminante.

Purtroppo anche se Bourne è riuscito a scampare alla caccia all’uomo di cui era diventato oggetto, ed aver momentaneamente fatto perdere le proprie tracce, l’Agenzia non molla certo l’osso, Bourne è pericoloso e fuori controllo, e perciò va eliminato, perchè fonte d’imbarazzo e letale mina vagante.

Così L’ex agente si ritrova in men che non si dica ancora braccato, a rintracciarlo un killer che pare avere legami con la mafia russa, Marie perderà la vita durante un forsennato inseguimento per seminare il nuovo predatore, la morte della donna farà scattare in Bourne la consapevolezza di dover utilizzare le sue doti e la sua preparazione per colpire al cuore l’Agenzia, all’interno della quale nel frattempo  si sta organizzando un bel complotto che lo vede come capro espiatorio di una missione miseramente fallita.

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Blake Lively in Green Lantern, Gina Carano nel cast di Knockout, due nuovi sceneggiatori per il sequel di G.I. Joe

Blake Lively

Blake Lively sarà la protagonista femminile di Green Lantern, il film di Marin Campbell, ispirato al personaggio dei fumetti. A quanto pare: l’attrice di Gossip Girl ha battuto la concorrenza e sarà l’interesse amoroso del protagonista Ryan Reynolds.

Il seguito di G.I. Joe la nascita dei Cobra si dovrebbe fare, tant’è vero che sono stati ingaggiati due nuovi sceneggiatori per scrivere la storia: loro sono Rhett Reese e Paul Wernick, gli stessi di Deadpool.

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Piero De Bernardi è morto: ci ha lasciati uno dei padri della commedia italiana

Piero De Bernardi

Piero De Bernardi, sceneggiatore di molte commedie italiane, tra cui tutti i Fantozzi e la trilogia di Amici Miei, è morto, dopo un periodo di mallatia, ieri sera a Milano all’età di 84 anni.

De Bernardi, nato a Prato nel 1926, debuttò alla sceneggiatura nel 1954 adattando Le ragazze di San Drediano, di Vasco Pratolini. Con Leo Benvenuti scrisse oltre 200 film, tra cui Matrimonio all’italiana (1964), Incompreso (1966), Serafino (1968), Alfredo Alfredo (1972), Lo chiameremo Andrea e alcuni della serie Peppone e Don Camillo.

Lo sceneggiatore, che ha anche lavorato, tra gli altri, con Ugo Tognazzi (“La stanza del vescovo”), Alberto Sordi (“Il marchese del Grillo”) e Carlo Verdone (“Bianco, Rosso e Verdone” e “Un sacco bello”), ha vinto tre David di Donatello: nel 1977 con La stanza del vescovo, nel 1986 con Speriamo che sia femmina e nel 1988 con Io e mia sorella.

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Piranha 3D, bootleg trailer

E’ disponibile, seppur in versione bootleg (quindi in qualità non eccelsa), il primo trailer di Piranha 3D, horror di Alexandre Aja, con Richard Dreyfuss, Ving …

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B-cult, Hard Boiled

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Oggi pei i B-cult vi proponiamo Hard Boiled un bell’action made in Hong Kong che ci propone ancora una volta l’accoppiata John Woo/Cho Yun Fat al massimo della forma e con tutta una serie di iperdinamiche e coreografiche sparatorie che faranno la felicità delgi amanti dell’action pura, e ci mostreranno il John Woo più estroso e fracassone, quello che ha incantato Tarantino e non ancora addomesticato dal cinema mainstream.

Specificato tanto per non creare equivoci che amiamo Woo anche nella sua fase americana, questa pellicola datata 1992 ha tutti i pregi, ma anche i difetti delle produzioni del regista cinese cresciuto a pane e western, su tutti una serie di ingenuità in fase di scrittura e alcuni eccessi tipici di prodotti analoghi, come una recitazione non sempre all’altezza e un doppiaggio davvero poco memorabile.

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Action figures, speciale supercar

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Oggi accontentiamo tutti gli appassionati collezionisti di modellini di autovetture, naturalmente la nostra attenzione sarà puntata su delle automobili molto particolari e che sono diventate negli anni dei must per i patiti di cinema e tv.

Chi non ricorda la splendida e letale Christine, una plymouth rosso fiammante che nell’omonimo film di Carpenter, tratto da un racconto di Stephen King, possiede letteralmente il suo proprietario, o l’inossidabile batmobile dalle origini televisive e il suo originale design anni ’60, sino al recente e letale carroarmato guidato dal cavaliere oscuro?

Vetture che sono entrate con forza e grande impatto nell’immaginario di molti spettatori e cultori di cinema, molti dei quali  magari aspirano, da buoni collezionisti a possederne una dettagliata riproduzione in scala da ammirare e sfoggiare nel proprio salotto. Dopo il salto una galleria fotografica ad hoc, con i classici appena descritti ed altre repliche delle più famose automobili del piccolo e grande schermo.

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Pirati dei Caraibi-Ai confini del mondo, recensione

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Avevamo lasciato Will Turner (Orlando Bloom) ed Elizabeth Swann (Keira Knightley) mentre stringevano un patto con Capitan Barbossa (Geoffrey Rush), onde raggiungere i famigerati confini del mondo e riportare indietro Jack Sparrow (Johnny Depp), trascinato nelle profondità oceaniche dal mostruoso Kraken.

Nel frattempo la Compagnia inglese delle Indie Orientali con alla testa Lord Cutler Beckett (Tom Hollander) tiene in scacco Davy Jones (Bill Nighy) costringendolo ad una forzosa alleanza che intende estirpare definitivamente dai mari la piaga della pirateria.

Dopo che Will ed Elizabeth in quel di Singapore tentano senza successo di rubare le mappe dei confini del mondo in mano al pirata Sao Feng (Chow Yun-Fat), cambiano strategia e provano a coinvolgerlo in un alleanza contro Jones e gli inglesi, Feng dal principio restio finirà per cedere ad un ulteriore patto, stavolta stretto con il solo Will Turner che sul piatto metterà Jack Sparrow e la Perla nera in cambio della libertà del padre.

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Sindrome cinese, recensione

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La giornalista televisiva Kimberly Wells (Jane Fonda) in compagnia del suo cameraman è intenta a realizzare un servizio in una centrale nucleare, accompagnata in un giro esplorativo da un responsabile delle relazioni esterne  assiste fortuitamente ad un incidente, l’operatore di Kimberly a cui era stato chiesto di spegnere la telecamera per motivi di sicurezza non lo fa e riprende tutto.

L’emergenza dopo qualche istante di panico sembra rientrata, ma quando Kimberly montato e visonato il servizio tenterà di mandarlo in onda, i boss della rete la fermeranno adducendo scuse inconsistenti e non facendo altro che sobillare ulteriormente la curiosità  della giornalista.

Kimberly sapendo di avere un grosso servizio per le mani non si darà per vinta e prima intervisterà un tecnico della centrale, Jack Godell (Jack Lemmon), il quale nonostante le rassicurazioni mostrerà una palese preoccupazione per l’avvenuto, poi farà anche visionare il filmato ad un esperto che profilerà un imminente disastro nucleare dalle devastanti conseguenze.

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Ghost Rider 2, James Bond 23, Spider-Man 4: novità

Ghost Rider

Spider-Man 4 è stato rinviato. A quanto pare la Sony e Sam Raimi stanno discutendo per decidere quale villian inserire nel film: il regista vuole Vulture, mentre la soni preferirebbe Black Cat, più un altro. Il risultato, una sceneggiatura che prova ad accontentare entrambi, non è piaciuta a Raimi, che non vuole iniziare le riprese fino a quando la sceneggiatura non verrà completata.

James Bond 23 non dovrebbe essere più in bilico: inizialmente il nuovo film su 007 era stato sospeso, poi è stato riconfermato e addirittura si è fatto il nome di Sam Mendes come prossimo regista. La produzione, a questo punto, dovrebbe iniziare già a metà del 2010.

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