Obsessed, recensione

la-locandina-italiana-di-obsessed-122722Derek Charles (Idris Elba) sembra proprio il ritratto dell’uomo ideale, un vero vincente, grandi soddisfazioni sul lavoro, un bella famiglia, un’affascinante e amorevole moglie, la bella Sharon (Beyoncè Knowles), gelosa ma non troppo, insomma quanto basta, visto che Derek sembra dargli ben pochi motivi per esserlo.

Questo sua dedizione alla famiglia viene mostrata ancor piu palesemente quando una bella stagista di nome Lisa (Ali Larter), decisamente aggressiva e dotata di una notevole faccia tosta, fa di tutto per attirare l’attenzione del nostro Derek, che respinge ogni suo avance da vero gentiluomo.

Così Lisa invece di mollare l’osso sembra ancor più galvanizzata da suo inarrivabile oggetto del desiderio e tira fuori un lato ossessivo-maniacale da manuale di pesichiatria moderna, applicando con fervore quello che oggi si definirebbe legalmente un forsennato Stalking, atto a minare la stabilità familiare di Derek, ma la bella Lisa non ha fatto i conti con la combattiva Sharon che tirerà fuori le unghie e difenderà da vera leonessa il focolare domestico.

Il regista Steve Hill sforna il classico thriller estivo da consumarsi in fretta e furia e destinato altrettanto velocemente a finire nel dimenticatoio, tutto è di routine, sembra quasi che gli sceneggiatori avessero come unico intento quello di sfornare un Attrazione fatale in salsa multietnica senza perder troppo tempo a delineare personaggi e situazioni, e limitandosi ad una serie di escamotage tensivi da manuale.

Cosa rimane dopo i titoli di coda? Ben poco, Beyoncè Knowles fa il suo dovere, ma la preferiamo in altri ambiti, così come il prestante protagonista, l’attore Idris elba che nel curriculum sfoggia la biopic-crime American Gangster di Ridley Scott, e alla fine dei conti, come nel citato thriller anni’80 Attrazione fatale, chi lascia veramente il segno è la psicopatica e infatuata antagonista di turno, che in questo caso ha le avvenenti fattezze di Ali Larter, la bionda  Jeckill/Hide del televisivo Heroes che già in quell’occasione aveva mostrato tutto il suo efficace repertorio espressivo di angelo e demone.