Obelix è al servizio di sua Maestà, Depardieu alla corte di Putin

Dopo aver conquistato le prime pagine dei giornali di tutto il pianeta, domani finalmente l’uomo del momento sarà sui nostri schermi. Il francese che sta spaccando in due l’opinione pubblica mondiale, Gerard Depardieu, reduce dalla sua crociata contro il fisco della Francia, da un chicchieratissimo cambio di residenza in Belgio e dall’ottenimento della cittadinanza russa, vestirà come al solito i panni di Obelix.

Vedere il suo faccione comparire in costume tra tutte le foto dei personaggi di Asterix e Obelix al servizio di sua Maestà, quarto capitolo della saga, è sempre un piacere.

Di Depardieu si può dire tutto e il contrario di tutto, ma non che non sia una persona vera.

I suoi eccessi, le sue dimenticanze (nell’andare via dalla Francia solo con un biglietto di andata non si è presentato in tribunale per rispondere all’accusa di guida in stato d’ebbrezza), il suo charme (che si nota anche in occasioni atipiche, quali ad esempio la sua presenza alla consegna del Pallone d’Oro a Zurigo) sono parte integrante del suo essere uomo.

Interessanti le sue dichiarazioni sul film, avvenute in giorni di grandi cambiamenti.

Depardieu medita di accettare la proposta di vivere a Saransk e intanto parla del suo nuovo Obelix:

“Adoro questo personaggio. Obelix ha un cervello pieno di margheritine. Non ha nessun cattivo pensiero. E se, per disgrazia, ce ne è uno che attraversa la sua mente, diventa tristissimo.

Il contrario di Depardieu, insomma:

“Come lui, posso sentirmi umiliato. Non invidio comunque la sua forza. Invidio la sua positività”.

Invece in comune cos’hanno Depardieu e Obelix?

“L’amore per il cinghiale e per la gastronomia”.