Addio, Bigas Luna

Juan Josè Bigas Luna, il grande e controverso regista spagnolo, si è spento ieri nella sua casa di Tarragona dopo una lunga malattia. Ne hanno dato notizia i suoi famigliari in queste ore.

Aveva 67 anni e per sua volontà non saranno celebrati funerali né omaggi pubblici. Bigas Luna, nonostante la malattia, stava lavorando ad un altro film, l’adattamento cinematografico de Mecanoscrito del segundo origen, romanzo di Manuel de Pedrolo.

Tanta commozione per la notizia della morte di Bigas Luna. Un regista che sarà sempre ricordato per la sua maniera particolare di interpretare la realtà e di fissarla sulla pellicola e per essere stato lo scopritore di talenti del cinema mondiale del calibro di Penélope Cruz e di Javier Bardem.

Il suo più grande capolavoro, forse, è proprio quello per il quale scelse Francesca Neri come protagonista, Le età di Lulù.

La sua carriera nel mondo del cinema inizia sotto l’influenza della sua altra passione, quella per il design e per l’arte concettuale, con film come El llit. La taula, Taulas Cadires. Tutte brevi pellicole girate in Super 8, a cui seguono undici cortometraggi di argomento erotico, questa volta girati in 16 mm, poi vennero raccolti in un unico video con il titolo Historias impúdicas.

Era già in germinazione, in questa raccolta, la cifra stilistica che poi lo caratterizzerà per tutta  la sua carriera: qualche tempo dopo, infatti, debutta nel lungometraggio con la pellicola Tatuaje (1976) pellicola controversa e difficile nella quale Bigas Luna affronta il tema dell’incesto. Solo due anni dopo arriva Consol Tura e poi La chiamavano Bilbao, film che lo porta fino al red carpet di Cannes.

Ormai certo del suo genio, Bigas Luna si spinge ancora oltre e fa dell’erotismo, anche esasperato, la nota delle sue pellicole: i tempi sono maturi e arriva Lola, la sua versione di Lolita, a cui fa seguito Le età di Lulù (1990) e Prosciutto, prosciutto (1992) con Anna Galiena, Penelope Cruz e Stefania Sandrelli, che gli vale il premio per la miglior regia alla Mostra di Venezia.

Le sue scelte spesso sono ricadute su attori italiani. Oltre alle già citate Francesca Neri, Anna Galiena e Stefania Sandrelli, Luna ha voluto Alessandro Gassman in Uova d’oro e Valeria Marini in Bambola, film che hanno attirato tanti consensi quante critiche.

Il film al quale Bigas Luna stava lavorando sarà portato comunque a termine e il regista ha voluto che fosse dedicato a suo nipote.