La bottega dei suicidi: revocato il divieto ai minori, il film uscirà regolarmente

Dopo l’annuncio della Videa di non voler far più uscire nelle sale il cartoon francese La bottega dei suicidi dopo il divieto ai minori di 18 anni assegnatogli dalla commissione censura, in queste ore la situazione ha avuto una svolta in positivo. Il divieto imposto è stato revocato e il debutto nell’animazione del regista francese Patrice Leconte (Il marito della parrucchiera) arriverà in sala come da programma il prossimo 28 dicembre.

A seguire trovate l’evoluzione degli eventi che hanno portato alla polemica e vi ricordiamo che oggi 21 dicembre ci sarà un’anteprima nazionale del film presso il cinema Fiamma di Roma.

Le motivazioni della censura al divieto ai 18:

Perchè il tema del suicidio è trattato con estrema leggerezza e facilità di esecuzione, come se fosse un atto ordinario o un servizio da vendere al dettaglio creando il pericolo concreto di atti emulativi da parte di un pubblico più giovane, quali gli adolescenti che attraversano un’età critica. Per di più la rappresentazione sottoforma di cartone animato costituisce un veicolo che agevola il pubblico più giovane la penetrazione di tale messaggio pericoloso.

La sorpresa di Leconte alla notizia:

Facendo il film ho pensato continuamente alla mia nipotina. Volevo far qualcosa che potesse vedere e apprezzare. Appena finito l’ho fatto vedere a lei e ai suoi compagni di scuola e tutti l’hanno adorato, identificandosi con il giovane e allegro Alan. I bambini, proprio come il nostro eroe, pensano che gli adulti siano fin troppo seri e tristi. Il messaggio del film è che la vita è bella, non era certo mia intenzione spingere la gente a suicidarsi. In Francia non è stato vietato, nemmeno in Belgio. In Spagna uscirà tra poco e poi è stato venduto in Svizzera, in Grecia, in Polonia, Giappone e Russia, da nessun’altra parte ci sono stati problemi. Questo divieto ridicolo è una beffa senza senso.

La reazione della Videa e la minaccia di non far uscire il film nelle sale:

Questo divieto è assurdo. Abbiamo fatto su questo film delizioso, di un autore affermato, un investimento notevole, a questo punto lo ritiro, è bestiale, lo faremo uscire in Svizzera e quando sarà il momento in home video. Mi è passata la voglia. In questo paese ho dovuto assistere ad un pomeriggio domenicale in tv con la D’Urso che intervistava una persona che spiegava come aveva strangolato la nipote, senza scandalo per nessuno pur essendo le 15, questo film invece ha il divieto ai 18.