Il volto dell’assenza: uno sguardo dentro se stessi

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Una voce fuori campo ci ricorda il dolore nel perdere se stessi e la difficoltà nel ritrovarsi, di non riconoscersi in uno specchio o cercare la soluzione in atti  e pensieri estremi, dandoci comunque un delicato e poetico messaggio di speranza.

Il volto dell’assenza della regista Irene Panusa è un notevole esercizio di stile inesorabilmente minato da una recitazione troppo enfatica e una narrazione troppo ridondante che se all’inizio cattura lo spettatore, col passar dei minuti perde il suo fascino sconfinando inesorabilmente nella retorica.

Questo non vuol dire che non vi sia talento, inquadrature, montaggio e tecnica sono come già detto notevoli e rivelano una preparazione di tutto rispetto, purtroppo la poesia in immagini è una scelta rischiosa, e se non si hanno interpreti e narratori dotati di un certo stile si rischia molto, come è successo in questo particolare caso.